Questa mattina, la città di Lanusei ha vissuto un momento di grande significato con l’inaugurazione di un’opera d’arte straordinaria, donata alla comunità dalla Leva 1973. L’evento, che ha visto la partecipazione del sindaco Davide Burchi e di numerosi cittadini, celebra un dono che fonde memoria storica, spiritualità e modernità, arricchendo il patrimonio artistico e culturale della comunità.
L’opera è stata progettata e realizzata dall’artista Viglino Gianleonardo, che si è ispirato a un importante bronzetto nuragico rinvenuto a Lanusei tanto tempo fa, nella località Funtana Padenti de Baccani. Questo antico reperto, oggi custodito presso il Museo Archeologico Nazionale di Cagliari, ha fornito la base concettuale per una reinterpretazione contemporanea carica di simbolismo.

L’opera progettata e realizzata dall’artista Viglino Gianleonardo
L’arte di Gianleonardo si distingue per la capacità di tradurre elementi della tradizione in un linguaggio moderno. La scultura, caratterizzata da forme geometriche e linee essenziali, rappresenta la figura di una sacerdotessa nell’atto di offrire l’acqua, elemento vitale che regola la vita comunitaria e i cicli naturali. Questa figura evocativa richiama il ruolo ancestrale della donna come custode dell’equilibrio tra uomo e natura, un concetto profondamente radicato nella cultura nuragica e ancora oggi attuale.
L’opera si impone con eleganza e forza espressiva: le forme astratte e i dettagli del corpo, dell’abito cerimoniale e degli attributi rituali si intrecciano armoniosamente, creando un effetto visivo di grande impatto. Il korten, materiale scelto per la realizzazione, richiama la tradizione artigianale dell’epoca nuragica, mentre la sua lavorazione conferisce alla scultura un aspetto moderno e dinamico.
L’inaugurazione di quest’opera rappresenta un gesto di profondo attaccamento alla propria terra da parte della Leva 1973, che ha voluto lasciare un segno tangibile del proprio legame con Lanusei e con la sua storia.
Con questa installazione, Lanusei si arricchisce di un nuovo punto di riferimento culturale, che invita cittadini e visitatori a riflettere sulla continuità tra passato e presente. La figura della sacerdotessa diventa un’icona di armonia e connessione con la natura, ricordando l’importanza della tradizione e della spiritualità nel tessuto della comunità.
Grazie alla sensibilità artistica di Viglino Gianleonardo e alla generosità della Leva 1973, Lanusei accoglie oggi un’opera che parla di radici, di riti antichi e di un futuro che si nutre della propria storia. Un dono prezioso, destinato a restare nel tempo.
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Fonte: Ogliastra News Michela Girardi
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