Sono bastati due tori stampati sull’etichetta di una bottiglia per scatenare su una nascente cantina di Mamoiada l’”ira funesta” di uno dei colossi mondiali delle bibite in lattina.

Red Bull ha inviato una pec in cui diffida la Cantina di vini Muggittu Boeli a utilizzare quel logo.

Il principio di questa battaglia legale tra la multinazionale austriaca e la piccola azienda barbaricina è stata raccontata dai due principali quotidiani sardi, L’Unione Sarda e la Nuova Sardegna.

La cantina ha depositato all’Ufficio brevetti il logo, due buoi in opposizione con un aratro rosso sopra di loro e i cerchi della stele di Boeli (menhir mamoiadino del Neolitico) in alto. Secondo Red Bull l’etichetta è “confondibile” con il marchio della bibita energetica.

Per nulla d’accordo la famiglia Muggittu che ritiene la propria grafica un’omaggio alla tradizione di Mamoiada. “Si sono rivolti a noi subito dopo l’arrivo della diffida da parte della Red Bull – ha spiegato all’Ansa Alessandro Serra, direttore di Coldiretti Nuoro-Ogliastra -. Stiamo valutando come muoverci grazie all’esperienza dello staff legale della confederazione nazionale Coldiretti che ci permette di stare al fianco del giovane imprenditore e assisterlo nel migliore dei modi in questa enorme sfida”.

L’articolo “Quel logo è confondibile con il nostro”: Red Bull diffida una piccola cantina sarda proviene da ogliastra.vistanet.it.


Fonte: Ogliastra News Mario Marcis

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