Un’impresa straordinaria quella di Matteo Gregorio, soccorritore marittimo nella Guardia Costiera di Arbatax.
Matteo ha realizzato il periplo intero della Sardegna in bici in soli 4 giorni, dall’11 al 15 giugno.
Ci racconta la sua avventura:
“Sono partito in bicicletta in solitario, da Maracalagonis (CA) sabato 11 giugno alle 6:30 e arrivato alle ore 12:00 del 15, per compiere 864 km e 8.617 metri di dislivello, il periplo dell’isola, in modalità “ultracycling”, ovvero nel più breve tempo possibile, ovvero in 42 ore di pedalata effettiva.
Da sottolineare che è stata una follia perché quest’anno avevo poco più di 500 km di allenamento nelle gambe e non avevo mai superato un allenamento da 100 km, tra l’altro sono partito al quinto giorno di antibiotico per via di una bronchite.
Arrivato ad Orosei alle ore 20:30, circa 15 ore, il tempo di mangiare qualcosa al ristorante montare la tendina in spiaggia e spararmi qualche ora di sonno, purtroppo non ci sono riuscito per via di una discoteca vicino alla spiaggia, ahimè notte in bianco.
Colazione alle 6:30 e ripartito in direzione Olbia, percorrendo, interamente da sud a nord, tutta la bellissima ss 125 “orientale sarda”, credo che quella sia stata la giornata più calda e più dura di tutto il giro, vento di grecale contrario, distrutto dalla notte insonne e per un problema di follicolite sul sedere non riuscivo più a stare seduto in sella, l’intenzione era arrivare almeno a Santa Teresa di Gallura, ma lo stop obbligatorio ad Olbia è stato obbligato, altrimenti avrei abbandonato l’impresa.
Ho acquistato un copri sella da decathlon e una pomata al cortisone in farmacia che mi hanno letteralmente salvato il sedere, stavolta ho deciso di riposare in B&B ad Olbia, vista l’esperienza negativa della nottata precedente. Sveglia alle 4:30 partenza alle 6 verso Santa Teresa, finalmente buone sensazioni in sella, come per miracolo i dolori erano molto più sopportabili, questo mi ha permesso di arrivare fino ad Alghero (ovviamente per non farmi mancare nulla, sempre con vento contro perché poi ha girato a NW maestrale), dove sono arrivato alle 19:00. Ho cenato, riposato e ricaricato le batterie per la grande tappa del giorno successivo.
Partito alle 6:00 da Alghero ho percorso tutta la costa nord/sud occidentale passando poi per Teulada e per arrivare a Maracalagonis CA alle ore 12:00, dopo 30 ore di pedalata NOSTOP, questa volta ho avuto una gioia, il vento maestrale ha tenuto per tutto il tempo è mi ha supportato. Ho riposato solo un oretta e mezza circa in una panchina in un distributore di benzina a San Giovanni Suergiu e un oretta e mezza in una panchina a Teulada. A Buggerru ho saltato il rifornimento borracce e la cena ricordando, purtroppo male che il prossimo paese, Nebida, fosse più vicino e invece non solo era lontano, ma anche nel bel mezzo delle ripide salite di quella zona. Ho pedalato per ore al buio con il telefono senza segnale e con meno di mezza borraccia d’acqua, per fortuna ho trovato un agriturismo in mezzo al nulla che mi ha ristorato con acqua e caffè.
È stata un’esperienza fantastica che mi ha permesso di ammirare le bellezze dell’isola, anche se solo con un colpo d’occhio mentre scendevo una discesa panoramica o mentre affrontavo salite faticose, ma soprattutto, mi ha permesso di farlo ad impatto ZERO sull’ambiente, non ha lasciato alcuna traccia del mio passaggio, a parte le gocce di sudore che cadevano sull’asfalto, ho usato il mio cuore e le mie gambe come motore e una fantastica bicicletta che è stata la mia unica compagna di questo meraviglioso viaggio per le strade della Sardegna”.
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Fonte: Ogliastra News Mario Marcis
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