Per secoli la foca monaca ha popolato il Mediterraneo e la costa orientale della Sardegna in particolare.

Il mammifero marino nuotava libero nelle acque del Golfo di Orosei trovando rifugio nelle grotte e alimentandosi con il ricco pescato del mare.

La convivenza con l’uomo però è stata deleteria per questo animale che dagli anni ’80 circa è scomparso dall’Isola. Sopravvivono nel Mediterraneo circa 700 esemplari.

In questo servizio della Rai del 1969 una troupe racconta la vita dell’ultimo nucleo stabile della zona di Cala Gonone, circa 15 foche. Alla fine del video le riprese di due esemplari che nuotano in mare.

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Fonte: Ogliastra News Roberto Anedda

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Nei canaloni, nei campi baciati dal sole, lì dove ci sono rovi, acqua e terreni bruciati. È il regno degli asparagi selvatici (Asparagus officinalis) piante suffruticose sempre verdi dalle foglie aghiformi diffusi nell’Europa centro-meridionale fin dall’antichità. Gli asparagi, specie quelli selvatici sono ricchi di sostanze energetiche e vengono da sempre ritenuti dei potenti afrodisiaci.

Questi ortaggi sono davvero poco calorici – circa 25 calorie per 100 grammi – mentre hanno molta fibra, vitamina C (in un etto ce ne sono 25 mg, il che equivale a circa un terzo del fabbisogno di una persona adulta), carotenoidi (i precursori della vitamina A, che ha un’azione antiossidante e protettiva della pelle e delle mucose e stimola l’azione del fegato), vitamina B e sali minerali, tra i quali calcio, fosforo e potassio: mangiando 100 grammi di asparagi si assume circa il 75% della quantità quotidiana necessaria di acido folico, sostanza molto importante per la moltiplicazione delle cellule dell’organismo e per la sintesi di nuove proteine. Gli asparagi sono molto depurativi e diuretici, se non ci sono controindicazioni vale la pena di approfittarne per aiutare e eliminare il ristagno di liquidi nei tessuti e quindi ridurre la cellulite. In generale migliorano le funzioni renali accelerando la diuresi e rimuovendo i sedimenti. Sei soggetto ad attacchi di malumore? Allora gli asparagi fanno al caso tuo: infatti, secondo alcuni studi questi ortaggi avrebbero una funzione antidepressiva, probabilmente legata alla loro azione disintossicante e diuretica. Mangiane con parsimonia solo se tendi a soffrire di disturbi renali, di cistiti e di calcoli renali, perché contengono acido urico che può incrementare l’infezione già in atto.

Una ricetta semplice? Sbollentati e poi saltati in padella con olio extravergine d’oliva e parmigiano grattugiato. Oppure sbollentati e poi sistemati per 15 minuti in un cartoccio di carta stagnola con olio, aglio, pomodoro fresco e pomodoro secco. Nel forno per 15 minuti e la prelibatezza è servita.

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Fonte: Ogliastra News Roberto Anedda

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Cicloni atlantici in arrivo sulla Penisola, che porteranno anche la nostra Sardegna ad essere interessata dalle piogge.

Già da domani, domenica 9 ottobre, il maltempo sferzerà tutta la Regione. La prima zona ad essere interessata dalle piogge sarà il cagliaritano. A seguire Ogliastra e Nuorese. Sulla Gallura, invece, sono previsti temporali molto più decisi.

Stesso copione, secondo il sito specializzato Il Meteo.it per la giornata di lunedì 10 ottobre: piogge, anche sostenute, su tutte le zone dell’Isola.

 

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Fonte: Ogliastra News Michela Girardi

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Un motociclista di 57 anni ha riportato un trauma cranico e un trauma toracico dopo uno scontro con un’auto.

L’incidente è avvenuto questo pomeriggio a Urzulei, in Ogliastra.

Sul posto un’ambulanza del 118 e l’elisoccorso che ha portato il malcapitato al Brotzu di Cagliari.

 

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Fonte: Ogliastra News Michela Girardi

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Chi non conosce la terribile – inquietante è dir poco – leggenda di Maria Abbranca? Ma sì, sapete quale? Quella che terrorizzava i bambini, ma con uno scopo ben preciso: non farli sporgere oltre i pozzi. Che gli venisse detto, per scongiurare questo pericolo, che una spaventosa donna con le braccia lunghe li potesse afferrare per portarli giù, nelle torbide acque scure, con sé, è – diciamo – lugubre, ma in tempi passati alla psicologia degli infanti non si pensava poi tanto… bastava che non corressero rischi.

Ebbene, pare che Maria Abbranca, custode dei pozzi per eccellenza, vigilasse soprattutto sulla sorgente carsica de Su Gologone – verso Oliena. La donna spettrale era particolarmente attenta a scovare, per condurli con sé, i bambini monelli, quelli più vispi e poco inclini alle regole.

E pensare che, in passato, era stata una donna bellissima!

E chissà come si è passati da una splendida fanciulla, sacerdotessa rispettata, a una presenza dalle braccia lunghe e dall’indole maligna. L’acqua de Su Gologone sgorga da una gola che dà vita a un torrente forte, impetuoso: 300 litri di acqua al secondo, così avviene nel periodo invernale. Lì, nelle sue fauci, Oliver Isler penetrò fino a 108 metri negli anni Novanta, ma nemmeno lui seppe arrivare così a fondo per vedere i tantissimi bimbi monelli che riposano lì, a causa della temutissima Maria Abbranca.

(Fonte: Antonio Maccioni, Alla scoperta dei segreti perduti della Sardegna)

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Fonte: Ogliastra News Michela Girardi

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Entriamo nella cucina di Margherita Musella di Arbatax che ci regala la ricetta delle sue polpette di pesce, piccole esplosioni  di gusto amatissime dalla sua famiglia.

Insegnante, scrittrice per passione e creatrice del noto Caffè letterario di Arbatax, Margherita ha tre figlie e ben otto nipoti e vive con il marito Giorgio a Porto Frailis.

Ma dove trova il tempo per dedicarsi alla cucina? Come assicura Margherita ci vogliono tanto impegno, passione e buona volontà, ma i sorrisi della sua famiglia riunita intorno al tavolo della sua cucina annullano la fatica in un secondo!

Ecco il procedimento:

Bollire un chilo di pesce mostella o merluzzo e spinare.

polpette

Nella ciotola aggiungere 2 uova, 4 cucchiai di formaggio grattugiato, sale, uno spicchio d’aglio a pezzettini, mezzo cucchiaino di zenzero in polvere e una manciata di prezzemolo sbriciolato.

Impastare e aggiungere pane grattugiato per dare consistenza, ma con parsimonia perché l’impasto non deve essere troppo compatto.

Formare le polpette, passarle nel pane grattugiato e friggerle.

Quindi passarle in un sughetto semplice con un po’ di peperoncino e basilico abbondante.

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Fonte: Ogliastra News Mario Marcis

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Una notte di bagordi con alcuni amici, tanto alcol ed una vicenda delicata in centro abitato di Bitti.

Questo è quanto hanno rilevato i militari del presidio locale dell’Arma, al termine di attività investigativa.

Alcuni giorni fa, una donna del paese ha denunciato che in piena notte uno sconosciuto aveva bussato con insistenza al citofono della sua abitazione, in evidente stato d’ebbrezza.

Non ottenendo alcuna risposta, l’uomo ha iniziato a praticare atti osceni in strada, allontanandosi poi per le vie limitrofe.

Non aveva però considerato l’impianto di videosorveglianza dell’abitazione della vittima, le cui immagini registrate sono state analizzate fotogramma per fotogramma dai Carabinieri di Bitti che sono in tal modo riusciti ad identificare l’autore delle condotte, un uomo della zona con alcuni precedenti di polizia, e lo hanno deferito all’Autorità Giudiziaria contestandogli i reati di molestie ed atti osceni in luogo pubblico.

L’articolo Citofona a una donna in piena notte, poi la molesta compiendo atti osceni: denunciato un uomo proviene da ogliastra.vistanet.it.


Fonte: Ogliastra News Mario Marcis

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Ricordo di un bel gruppo di ilbonesi in gita comunitaria in un Santuario, con i Padri Montfortani.

Lo scatto, gentilmente concesso da Franco Piroddi, risale agli inizi degli anni Novanta.

Invia anche tu le foto del passato ogliastrino alla mail redazione@vistanet.it (indicando il nome del fotografo e del luogo immortalato).

Le più belle saranno pubblicate sul nostro giornale.

L’articolo Come eravamo. Un bel gruppo di ilbonesi in gita con i Padri Montfortani: destinazione Santuario proviene da ogliastra.vistanet.it.


Fonte: Ogliastra News Mario Marcis

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Oggi proponiamo tre proverbi antichi, da tenere a mente sempre utili nella vita quotidiana. “Dicius” pronunciati sempre meno nelle case e nelle strade dell’Isola, e per questo sempre più preziosi e da custodire. Potrebbero esserci piccole differenze dei detti da paese a paese.

“Cun macus e cun santus no si podet brullai”. Con i matti (sciocchi) e con i santi non si può scherzare.

Questo detto ha un preciso significato che supera il significato letterale. Deriva dall’esperienza del vissuto, sconsigliando di scherzare con le persone inadatte, facendo un esempio indicando i santi e i pazzi. Da considerare che in “Limba” la parola “macu” indica anche gli stolti. Se le figure dei santi meritano rispetto, la categoria dei pazzi e stolti invece impone attenzione e timore per le possibili reazioni allo scherzo, quindi come afferma il detto meglio evitare tale condotta.

“Menzus terra chene pane / che terra chene giustissia”.  Meglio una terra senza pane, che una terra senza giustizia.

Questo è uno dei proverbi sardi tra i più conosciuti tra le massime riguardanti la presenza della giustizia e la sua corretta applicazione. Il significato è eloquente in proposito: è più importante il bisogno della giustizia rispetto a quello primario del cibo. Quasi a far capire che è più sopportabile la fame in un popolo rispetto all’assenza di un ordinamento giuridico equo, stabile e funzionante.

Arbili, torrat lepuri a coili. In aprile ritorna la lepre nell’ovile.

Questo antico proverbio frutto della saggezza e dall’esperienza pastorale, ci ricorda di fare attenzione alle stranezze metereologiche. Il mese di aprile è noto soprattutto a chi lavora in campagna, per gli sbalzi delle temperature passando repentinamente dal primo caldo primaverile al freddo lungo e intenso. Il detto nelle varie zone dell’Isola conosce differenze, tra le quali riguardo l’animale preso ad esempio. Può capitare di sentirlo riportato in tal modo: “Arbili, torrat cani a coili”, oppure ancora più arcaico “Abrile torrat porcu a suile”. In quest’ultimo caso la parola “suile” di derivazione latina, indica l’antico ricovero per maiali nei boschi di querce preparato in inverno e dove l’animale trovava riìfugio nella cattiva stagione.

 

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Fonte: Ogliastra News Roberto Anedda

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Sono in arrivo anche in Sardegna i nuovi sistemi per il monitoraggio flash del glucosio (FGM). La Regione, attraverso l’Ares, ha infatti avviato le procedure per l’acquisto delle nuove tecnologie attraverso un avviso che scadrà il 6 ottobre.

“Come già previsto per i Freestyle, anche i Freestyle 2 – dichiara l’assessore regionale della Sanità, Mario Nieddu – saranno distribuiti gratuitamente dal sistema sanitario regionale alle persone con diabete secondo le indicazioni dei centri prescrittori dell’Isola. Inoltre, grazie al recente accordo siglato con Federfarma, i dispositivi potranno essere ritirati in tutte le farmacie della Sardegna e non più solo nelle farmacie territoriali delle Asl. Le prime forniture – precisa l’assessore – potranno arrivare già a novembre e la precedenza sarà data ai giovani pazienti in età pediatrica”.

“Proseguiamo sulla strada che abbiamo tracciato – dichiara l’assessore – grazie al fondamentale lavoro svolto con la Consulta regionale della diabetologia. Grazie allo stanziamento iniziale di 4 milioni di euro l’anno portato a 10 milioni con l’ultima Finanziaria regionale, siamo in grado di garantire la fornitura dei dispositivi per tutte le nuove prescrizioni che dovessero rendersi necessarie e abbiamo anche previsto l’adeguamento tecnologico per tutti i diabetici già in possesso dei dispositivi della precedente generazione. Un segnale di grande attenzione verso tutti i diabetici sardi e la conferma del forte impegno della Regione nei confronti chi soffre di una patologia che sul nostro territorio registra numeri molto elevati”, conclude l’esponente della Giunta Solinas.

 

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Fonte: Ogliastra News Roberto Anedda

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