Incendio in Ogliastra.

Un rogo è divampato nelle campagne intorno alla diga di Santa Lucia, tra i comuni di Villagrande Strisaili e Tortolì.

Sul posto sono arrivati i Vigili del Fuoco di Tortolì e uomini del Corpo Forestale di Tortolì e Villagrande Strisaili.

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Fonte: Ogliastra News Mario Marcis

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«La mia casa era sempre aperta a tutti, la porta non era mai chiusa a chiave. Mia madre era chiara su questo: chiunque era ben accetto. Ho fatto mia questa dimostrazione d’amore verso il prossimo.»

 

Inizia così il racconto di Gisella Casula, 55enne desulese d’origine ma baunese d’adozione. Un’empatia e uno spirito di accoglienza fuori dal comune e uno sguardo rivolto sempre agli altri, per tendere loro una mano nel momento del bisogno. Ed ecco perché quando, all’alba del 24 febbraio, Putin dà inizio all’operazione militare in Ucraina, il suo pensiero di fronte all’esodo dei cittadini che scappano dalla guerra è subito: “Devo fare qualcosa”.

«Durante un servizio alla tivù, sono rimasta traumatizzata da un’immagine in particolare» racconta. «C’era una donna giovane con due gemelle che potevano avere l’età delle mie figlie. Non ho potuto fare a meno di immedesimarmi: come avrei fatto, fossi stata in lei? Così, da sola, con due creature a cui badare e un solo zainetto in spalla a custodire i miei averi. Ho detto a mio marito che, se avessi avuto l’opportunità, l’avrei ospitata.»

A Gisella quelle immagini fanno male, le premono in petto. Sente crescere dentro di sé, sempre più forte e prorompente, la voglia di essere parte attiva negli aiuti alla popolazione ucraina, non solo una spettatrice di tristi e strazianti servizi del telegiornale.

Poi, l’occasione. «Su un gruppo WhatsApp è arrivato un link, si trattava di una richiesta di adesione proprio per ospitare le persone che scappavano dal conflitto. Ho subito dato il mio consenso e, dopo una prima richiesta andata a vuoto, ne è arrivata un’altra: una giovane donna cercava un posto sicuro.» La designer di abiti da cerimonia Alessia Rudenko, proveniente da Ukraïnka, fa così il suo ingresso a Baunei a casa di Gisella – supportata in pieno dal marito, Salvatore Incollu –, senza nessuna richiesta, in punta di piedi, con un unico cruccio: vuole lavorare, di certo non sarà un peso. Viene quindi assunta in un locale di zona.

«È affezionata alle bambine» dice Gisella, madre di due gemelle di sei anni. Quando le acque si saranno calmate, spiega la baunese, la 43enne si sposterà a Milano: potrà così trovare un lavoro nel suo campo. Per ora, rimane in Ogliastra, il cuore rivolto verso i parenti rimasti in diverse zone dell’Ucraina. E con la speranza che il posto amato che chiama casa possa presto tornare a essere luogo sicuro.

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Fonte: Ogliastra News Mario Marcis

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I Tenores di Bitti “Mialinu Pira” hanno improvvisato un’esibizione all’interno di un treno nella metropolitana di Londra.

I passeggeri sono rimasti affascinati, ascoltando con curiosità e attenzione gli interpreti dell’antico canto a tenore sardo proclamato dall’Unesco nei primi anni 2000 “Patrimonio dell’umanità”.

Le immagini pubblicate e diffuse sulla piattaforma TikTok sono diventate virali.

Ecco il video.

@nieddu4

#sardegna #sardegnatiktok #barbagia #baronia #foryoupage #perte #ogniemozionemeritaunritratto #tradizioni #bitti #tenores #tenore #sardegnaofficial #sardi #sardinia #nieddu4 #viralvideo #perteeee #londra

♬ suono originale – Tik toker sardo ❤️

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Fonte: Ogliastra News Roberto Anedda

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Continuano i disagi per i cittadini di Ussassai in materia sanitaria.

Dopo 16 giorni, è arrivato un medico in paese, e da quanto si apprende, ancora in tarda serata si registra una lunga fila nell’ambulatorio.

Lo specialista è arrivato intorno alle 16.30, dopo aver svolto il proprio turno dalla mattina in un altro centro vicino. “Sì, perché nella giornata odierna era programmato un vero tour de force per il dottore. Oltre a prestare la propria professione nel nostro paese, lo ha fatto dalla mattina a Seui, e ora dovrebbe recarsi a Taquisara”, spiega il sindaco di Ussassai, Chicco Usai.

“Ho avvisato il primo cittadino gairese – continua – di avvisare la popolazione della vicina frazione, in quanto è impensabile che il medico possa essere presente anche in un altro ambulatorio, vista l’ora e la stanchezza delle tante ore di lavoro”.

“Una vergogna, la popolazione è stanca e ha perso la pazienza nel vedere il diritto alla Salute calpestato e denigrato”, conclude Usai.

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Fonte: Ogliastra News Roberto Anedda

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Tragedia in Sardegna.

Un 46enne è deceduto mentre praticava kitesurf nello specchio d’acqua di Punta Trettu nel territorio di San Giovanni Suergiu – come riporta “L’Unione Sarda”-.

Sul posto era presente il personale del 118, l’elisoccorso, Vigili del fuoco di Carbonia e i Carabinieri della compagnia di Carbonia.

Da chiarire le cause della morte dell’uomo.

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Fonte: Ogliastra News Roberto Anedda

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“Forestas è una grande risorsa per la Sardegna, ma rischia di vedere vanificata la sua mission sociale e ambientale”, afferma in un comunicato il consigliere regionale del Pd Salvatore Corrias, che ha presentato un’interrogazione – insieme al suo gruppo consiliare e di cui è primo firmatario – per avere chiarimenti riguardo il Piano triennale delle assunzioni a Forestas.

“Ad oggi – continua Corrias -, dopo nove mesi dall’approvazione della legge finanziaria, questa Giunta immobile non ha partorito nulla di utile e di buono. Noi non abbiamo notizia di cosa si intenda fare per assumere nuovo personale, in quali tempi, in quali termini e sulla base di quali norme, se non quelle che il Consiglio ha scritto”.

“Nonostante la volontà unanime del Consiglio regionale – spiega l’esponente Pd – di coprire il turn over e garantire nuove assunzioni nei singoli territori, questa Giunta senza assessori, piuttosto che preoccuparsi delle attese dei sardi, è distratta dal valzer delle direzioni, da travagliate intese e da spicciole preoccupazioni, lontane anni luce dalla necessità di garantire un futuro di certezze a Forestas, ai comuni in scadenza di convenzione e ai giovani in attesa di occupazione, allettati da roboanti annunci di un prossimo reclutamento”.

“Dopo nove mesi dall’approvazione della legge finanziaria – attacca il consigliere -, questa Giunta immobile non ha partorito nulla di utile e di buono. Noi non abbiamo notizia di cosa si intenda fare per assumere nuovo personale, in quali tempi, in quali termini e sulla base di quali norme, se non quelle che il Consiglio ha scritto. Questo silenzio ci preoccupa, e non annuncia niente di buono”.

“Per questo, con nostra Interrogazione, chiediamo al Presidente della Giunta che dia risposte certe in merito alla sacrosanta necessità di garantire il turn over nei singoli territori, comune per comune, cantiere per cantiere, laddove si consuma, giorno per giorno, il dramma dello spopolamento”, conclude Corrias.

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Fonte: Ogliastra News Roberto Anedda

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Sardi di successo nel mondo: sono tantissimi e di molti nemmeno si conoscono le vicine o lontane origini isolane.

Uno di questi è il celebre difensore Azzurro Marco Materazzi, che nel 2006 trascinò l’Italia alla conquista dei Mondiali in Germania.

Entrambi i genitori del roccioso stopper nato a Lecce nel 1973, sono sardi. Lo era la madre, Anna Inzaina, nata a Tempio Pausania e purtroppo deceduta nel 1988, e lo è il padre, l’allenatore Beppe Materazzi, nato ad Arborea. Non a caso proprio il padre ha allenato la squadra più importante dell’Isola, il Cagliari. Da marzo a giugno del 2001 fece una breve apparizione sulla panchina rossoblù subentrando a Gianfranco Bellotto in Serie B.

Materazzi figlio torna spesso in Sardegna, a Tempio in particolare, dove è sepolta la mamma e dove vivono alcuni cugini.

 

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Fonte: Ogliastra News Roberto Anedda

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Lo sapevate? La Brigata Sassari, orgoglio sardo, si costituì durante la Prima Guerra mondiale.

Era il 1 marzo del 1915, quando venne ufficialmente sancita la nascita della Brigata Sassari (Tattaresa), brigata di fanteria meccanizzata dell’Esercito Italiano. Due i reparti che andarono a confluirvi: il 151° reggimento, di stanza a Sinnai, e il 152°, con sede a Sassari. Per la nazione si trattava di un reparto innovativo, unico reclutato su base regionale, e l’origine sarda dei suoi componenti – tanto dei soldati quanto degli ufficiali, seppure fossero questi in numero spesso insufficiente e per questo sostenuti dall’apporto di esterni – incise da subito in maniera evidente: ne plasmò i valori, le tecniche di combattimento, e pesò sulla forza del legame che ne univa gli uomini.

Fattore, quest’ultimo, che rese la neonata formazione diretta discendente del Terçio de Cerdena, di periodo aragonese-spagnolo, e del Reggimento di Sardegna, di età sabauda, milizie accomunate anch’esse dall’origine sarda dei componenti.

La tragica cornice storica, ossia il pieno della prima guerra mondiale – scoppiata nel luglio dell’anno precedente – ne permise l’immediato ed efficace impiego. Isonzo, Asiago, Caporetto: la Brigata combatté con onore in tutte le maggiori battaglie del terribile triennio di guerra, guadagnandone solenni riconoscimenti, che ripagarono però soltanto in parte le ingenti perdite umane. Fra le memorie più pregnanti di questa prima fase resta oggi “Un anno sull’Altipiano”, di Emilio Lussu, brillante resoconto letterario dell’impegno della Brigata sull’altopiano di Asiago, fase durante la quale Lussu stesso ricoprì il ruolo di ufficiale.

BRIGATA SASSARI - Cucina improvvisataNessun documento indica con certezza i motivi che spinsero alla creazione di un gruppo militare interamente formato da sardi. Pare plausibile ritenere sia stato un modo per meglio coinvolgere i giovani isolani nell’immane sforzo della guerra – sebbene già lo fossero, poiché arruolati in organizzazioni pre-esistenti, quali la Brigata Cagliari – o, ancora, potrebbe essersi trattato di un esperimento, uno strumento per valutare la validità di una milizia territorialmente coesa, formata in prevalenza da agricoltori e pastori, priva – o quasi – di fattori disgreganti al suo interno. Si racconta, però, che l’idea fosse nata in realtà da un singolo e cruciale episodio.

Agli inizi del 1915 un giovane sardo, tale Andrea Ostia, arruolato fra gli artiglieri di stanza a Genova, capeggiò una rivolta contro i commilitoni “continentali”. All’origine il comportamento discriminante di questi nei confronti dei sardi, meno numerosi, spintonati durante il rancio e ritenuti inferiori per nascita. Ostia, attendente del capitano, diede quindi il via a una terribile rissa, che gli costò sì l’arresto, ma fece emergere il fiero coraggio dei suoi corregionali. Si dice quindi che il generale fosse rimasto colpito dallo spirito del gruppo isolano, esiguo ma vittorioso, al punto da istituire per questo un intero reggimento formato esclusivamente da sardi. Tale riconoscimento emerse con prepotenza nel dicembre del 1915, quando un’ordinanza sancì che tutti i militari sardi andassero a confluire nella nascente Brigata: nasceva così il mito dei Dimonios.

La Brigata “Sassari” venne subito messa in servizio nella prima guerra mondiale, quando combatté sull’Isonzo e ottenne la citazione sul bollettino del Comando Supremo come migliore unità, per le sue azioni eroiche negli scontri di Bosco Cappuccio, Bosco Lancia e Bosco Triangolare.

Oggi la Brigata Sassari è una brigata di fanteria meccanizzata dell’Esercito Italiano, parte della Divisione “Acqui”. Il 151º reggimento fanteria “Sassari”, con sede a Cagliari in caserma Monfenera, e il 152º reggimento fanteria “Sassari” con sede a Sassari in caserma Gonzaga, insieme costituiscono il nucleo storico della brigata. È una delle unità italiane più presenti nei teatri operativi in operazioni di risoluzione delle crisi (CRO – Crisis Response Operations) ed è classificata dall’Esercito come “forza di proiezione”.

 

L’inno ufficiale della Brigata “Sassari” è “Dimònios” (“Dimonios”) (Diavoli), scritto nel 1994 in lingua sarda.

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Fonte: Ogliastra News Roberto Anedda

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Gravissimo incidente a Tortolì.

Un’insegnante di 51 anni, Beatrice Ubaldi, è morta nel pomeriggio dopo essere stata investita da un’auto in via Pirastu, all’altezza del bar.

La dinamica dell’incidente è ancora da ricostruire. La vittima del sinistro stava facendo una passeggiata in quella zona.

Le sue condizioni sono apparse subito gravissime. Sul posto è arrivato il personale del 118 per cercare di rianimarla, ma dopo più di un’ora di tentativi non c’è stato più nulla da fare.

Le indagini sono svolte dalla Polizia stradale.

Notizia in aggiornamento.

 

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Fonte: Ogliastra News Mario Marcis

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In questo scatto, gentilmente concessoci da Gianfranco Loi, la sua famiglia, genitori e figli.

Suo nonno, Giovanni Antonio Loi, con sua nonna, Giulia Cadeddu, sono agli angoli e al centro ci sono i figli: Maria, il padre di Gianfranco, Gigino Loi (sindaco della cittadina per due legislature), la sorella Virginia e Alberto.

La foto è del lontano 1923.

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Fonte: Ogliastra News Mario Marcis

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