Sono 330 i casi di positività al virus Covid-19 accertati in Sardegna dall’inizio dell’emergenza.

È quanto rilevato dall’Unità di crisi regionale nell’ultimo aggiornamento delle 18.30 di oggi 21 marzo 2020.

In totale nell’Isola sono stati eseguiti 2.297 test. I pazienti ricoverati in ospedale sono in tutto 81, di cui 16 in terapia intensiva, mentre 240 sono le persone in isolamento domiciliare. Il dato progressivo dei casi positivi comprende due pazienti guariti, più altri tre guariti clinicamente. Salgono a quattro i decessi.

Sul territorio, dei 330 casi positivi complessivamente accertati, 45 sono stati registrati nella Città Metropolitana di Cagliari (+2 rispetto all’ultimo aggiornamento) e 251 (+35) a Sassari. Invariati i numeri per il Sud Sardegna (8), Oristano (4) e Nuoro (22).

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Fonte: Ogliastra News La Redazione

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Il Presidente della Regione Christian Solinas ha presieduto due riunioni urgenti del Centro Operativo Regionale della Protezione Civile, la struttura che coordina tutte le attività che concorrono alla realizzazione ed alla attuazione del piano per affrontare l’emergenza CoViD-19 in Sardegna, per affrontare la questione della dichiarata assenza dei dispositivi di protezione individuale nelle strutture ospedaliere ed in particolare a Sassari e Nuoro, dove il diffondersi dei contagi tra il personale medico è stato collegato a tale presunta mancanza.

Alla presenza dei responsabili delle diverse aziende sanitarie, degli assessorati coinvolti e del Prefetto di Cagliari, in qualità di coordinatore degli UTG della Regione, è emerso un dato di segno chiaramente inverso, in quanto al 18 marzo è stata certificata la giacenza presso le Aziende di oltre 36.000 mascherine. In particolare, è stato smentito dall’Azienda Ospedaliera Universitaria di Sassari che il personale abbia mai operato in assenza di Dpi e questo è testimoniato anche da una presenza nei depositi della stessa AOU alla data del 18 marzo di ben 19.000 mascherine.

«La tutela e la protezione del nostro personale medico e sanitario è per noi una priorità inderogabile – ha affermato il Presidente Solinas – ed è mia ferma intenzione mettere in campo tutte le azioni necessarie in questo senso. Stiamo vivendo una grande emergenza mondiale. L’approvvigionamento di dispositivi e presidi è difficoltoso in tutto il Paese ma questo non deve diventare un terreno di polemica e di scontro ma semmai un motivo per richiamare tutti all’unità e serrare le fila. Ho dato disposizione di distribuire immediatamente anche le mascherine che in questi giorni abbiamo reperito con la Protezione Civile e proprio ieri sono stati consegnati altri 73.790 dispositivi. La Regione sta facendo la propria parte, sempre in prima linea per tutelare la salute dei cittadini e fronteggiando spesso le difficoltà di un sistema sanitario che ha subito per troppi anni il logorio di tagli indiscriminati e scelte improvvide che non sono certo imputabili a queste settimane. Lavoriamo, senza fare polemiche, non è il momento».

«Ho dato da tempo mandato agli uffici – ha proseguito il Presidente – di procedere al reperimento sul mercato di tutti i presidi sanitari necessari fino a concorrenza del fabbisogno dichiarato dalle strutture sanitarie. Dirigenti e funzionari sono impegnati senza sosta per dare risposte a queste esigenze. Fra mille difficoltà, non ultima la chiusura generalizzata delle frontiere in tutto il mondo. Nel frattempo, dobbiamo accontentarci anche delle mascherine “monovelo” inviateci dal Governo attraverso il Dipartimento Nazionale della Protezione Civile: sono 44.800 pezzi, che abbiamo già distribuito e che tante polemiche hanno alimentato in altre Regioni e tra molti operatori. Anche qui, però, è inaccettabile che qualcuno strumentalizzi questo fatto attribuendo responsabilità inesistenti all’amministrazione regionale».

«Accolgo per intero l’appello alla collaborazione del Segretario del PD sardo Emanuele Cani e ringrazio per la responsabilità che stanno dimostrando i suoi consiglieri regionali, diversamente da alcuni membri dell’opposizione – fortunatamente pochi – che continuano nelle strumentalizzazioni e nella ricerca esasperata di sensazionalismi e scandali inesistenti – ha concluso Solinas -. Noi vogliamo fare fronte comune per gestire una grave emergenza che non ha colore politico, ma se non ci sono posti a sufficienza nei reparti di terapia intensiva, se gli ospedali sono in condizioni inadeguate, se non c’è tutto il personale che ci vorrebbe non possiamo accettare il tentativo di dimenticare da dove nasca tutto questo o, peggio, di imputarlo al governo di questi mesi».

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Fonte: Ogliastra News La Redazione

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Ha deciso di metterci la faccia un medico ogliastrino, di Girasole, nel denunciare quella che ritiene una grave mancanza di dispositivi anti contagio che sarebbero stati messi a disposizione dalla sanità sarda.

Gian Basilio Balloi si dice consapevole delle conseguenze di pubblicare la foto delle mascherine che la Regione ha distribuito in alcune guardie mediche dell’Area vasta di Cagliari, ma ritiene doveroso che tutti vengano a conoscenza delle difficoltà vissute da medici, infermieri e operatori sanitari sardi in questa emergenza Coronavirus.

Ecco il post integrale pubblicato dal dottor Balloi:

«Condividete. Non sono qui a caccia di like, ma spero nella vostra collaborazione. Sapete cos’è questo? Questo per quanto possa sembrare un panno swiffer, è il più potente dispositivo anti contagio che la regione Sardegna ha inviato in molti punti guardia dell’Area vasta di Cagliari ai colleghi di guardia medica, di fatto tra coloro che per primi dovrebbero visitare i pazienti prima di decidere se mandarli in pronto soccorso. Ora io vi chiedo se questo non sia effettivamente un panno swiffer antipolvere e se non sia il caso che qualcuno paghi per gli scandalosi oltre che prima ancora preoccupanti dati epidemiologici che si stanno verificando nella nostra Isola. Siamo allo stremo e nessuno ci sta aiutando. Siamo costretti a lavorare senza mascherine che possano effettivamente impedire il contagio (ed allo stesso tempo impedire che noi stessi eventualmente portatori asintomatici del virus possiamo contagiarlo ai pazienti). In questo momento non abbiamo di certo il lusso di metterci in quarantena volontaria o in malattia (che non ci viene retribuita come forse scandalosamente non sapete) perché la nostra coscienza nonché il rispetto del giuramento che abbiamo fatto non ce lo permette. Siamo allo stremo delle forze e tutto tace. Abbiamo inoltre il “bavaglio” che l’assessore ci ha imposto come ai tempi della censura fascista e non possiamo, come medici diffondere notizie riguardo la nostra miserabile condizione che siamo costretti a patire. Con questo messaggio, consapevole che potrei essere licenziato da un giorno all’altro per diffusione di notizie come questa, vi prego tutti di aiutarci in ogni modo che pensiate possa essere utile. E non mi riferisco al solo fatto di stare a casa. Mi riferisco a diffondere questa notizia, che diventi più virale del nostro peggiore nemico perché qui stiamo morendo (300 casi, la metà sono colleghi medici e personale paramedico). Mi rivolgo agli avvocati ai professionisti, ai giornalisti, a tutti coloro che possano darci e darvi una mano per il bene e la vita di tutti. Spero che la censura non blocchi questo messaggio. Se perderò il lavoro me ne farò una ragione, consapevole che le mie dichiarazioni non sono false ma documentate ma forse a questo punto meglio perdere il lavoro che migliaia di ulteriori vite umane. Aiutatemi, aiutateci, aiutiamoci».

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Fonte: Ogliastra News Mario Marcis

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“L’ABBRACCIO DELL’OGLIASTRA GENEROSA: PICCOLI, GRANDI GESTI CHE UNISCONO IL NOSTRO TERRITORIO” si legge scritto sul profilo social del Comune di Lanusei.

Riportiamo integralmente il post:

“In questi giorni difficili è partita una MARATONA che sta coinvolgendo tutti: aziende, cittadini e associazioni si sono messi in moto e si stanno rimboccando le maniche, dando una mano all’ASSL di Lanusei nella gestione dell’emergenza sanitaria legata al Covid-19.

Per questo motivo A NOME DI TUTTA LA CITTÀ DI LANUSEI SI RINGRAZIANO:

  • Le associazioni (in modo particolare AVL e il comitato Madonna delle grazie 2020 di Ilbono) e i privati (quali gli odontoiatri) che hanno donato 1.600 mascherine chirurgiche, 40 mascherine con visiera, 3.000 guanti monouso e 40 camici monouso.
  • I tanti privati che hanno donato beni di prima necessità
  • Tutti coloro che hanno effettuato donazioni presso il conto corrente bancario dedicato

Questa è una MARATONA che il nostro territorio deve correre in maniera UNITA E COESA. Non smettiamo di aiutare chi è in prima linea. NON FERMIAMOCI E TORNEREMO PIÙ FORTI DI PRIMA, INSIEME.

PER DONAZIONI SUL CONTO CORRENTE DEDICATO:
– Conto Corrente: Azienda Tutela Salute Sardegna Via E.
Costa 57, 07100 Sassari
– IBAN: IT 88 B 01015 17203 000070727420
– Codice Fiscale: 92005870909
– P.IVA: 00935650903
– CAUSALE: ESCLUSIVAMENTE PER IL PRESIDIO OSPEDALIERO “Nostra Signora della Mercede”

PER DONAZIONI DI PRESIDI E DISPOSITIVI: centralino ospedaliero Nostra Signora della Mercede (0782 490211 – Sandra Aresu)”.

 

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Fonte: Ogliastra News La Redazione

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Lo annuncia il Presidente della Regione Christian Solinas: « Due ulteriori strutture ospedaliere saranno dedicate a covid-hospital della Sardegna: il Mater Olbia e il Policlinico Sassarese. Grazie allo straordinario impegno profuso in queste ore dall’intera macchina regionale -dice il Presidente- abbiamo individuato due valide strutture che saranno dedicate alla cura dei malati. I tempi per l’allestimento saranno rapidissimi, lavoreremo giorno e notte».

Si creano così oltre 120 posti letto aggiuntivi, di cui circa 40 in terapia intensiva, che potranno essere ulteriormente incrementati. «In questo modo – prosegue Solinas – diamo una risposta tempestiva alla situazione del Nord Sardegna con 12 nuovi posti dedicati di terapia intensiva a Sassari, 14 di semintensiva e 60 a differente intensità di cure. Potremo contare anche ad Olbia su un potenziale di posti letto aggiuntivi in grado di contrastare l’emergenza e della direzione scientifica di un infettivologo di chiara fama come il Professor Vella».

Il Presidente Solinas ha sottolineato ancora una volta al Premier Conte col quale ha parlato in videoconferenza, l’urgenza che la Protezione Civile nazionale invii immediatamente in Sardegna le scorte annunciate di dispositivi per la protezione personale del personale sanitario, nonché le attrezzature e i macchinari per il potenziamento dei posti letto di terapia intensiva e semintensiva. Nel frattempo, il Governatore ha dato mandato agli uffici regionali di procedere immediatamente al reperimento ed acquisizione di tali attrezzature e dispositivi sul mercato fino a concorrenza dei fabbisogni dichiarati dal sistema sanitario regionale per affrontare l’emergenza in atto.

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Fonte: Ogliastra News La Redazione

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Sono 293 i casi di positività al virus Covid-19 accertati in Sardegna dall’inizio dell’emergenza. È quanto rilevato dall’Unità di crisi regionale nell’ultimo aggiornamento. In totale nell’Isola sono stati eseguiti 1.912 test.

I pazienti ricoverati in ospedale sono in tutto 71, di cui 15 in terapia intensiva, mentre 217 sono le persone in isolamento domiciliare. Il dato progressivo dei casi positivi comprende il primo paziente guarito e altri due clinicamente guariti. Due i decessi nell’Isola dall’inizio dell’emergenza.

Sul territorio, dei 293 casi positivi complessivamente accertati, 43 sono stati registrati nella Città Metropolitana di Cagliari (+2 rispetto all’ultimo aggiornamento), 8 (+1) nel Sud Sardegna, 4 (+1) a Oristano, 22 (+1) a Nuoro e 216 (+82) a Sassari.

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Fonte: Ogliastra News La Redazione

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Sono 206 i casi di positività al virus Covid-19 accertati in Sardegna dall’inizio dell’emergenza.

È quanto rilevato dall’Unità di crisi regionale nell’ultimo aggiornamento. In totale nell’Isola sono stati eseguiti 1.334 test. I pazienti ricoverati in ospedale sono in tutto 52, di cui 9 in terapia intensiva, mentre 152 sono le persone in isolamento domiciliare.

Il dato dei casi positivi comprende le due morti finora registrate in Sardegna.

Sul territorio sono stati rilevati complessivamente 41 casi accertati nella Città Metropolitana di Cagliari (+9 rispetto all’ultimo aggiornamento), 7 (+2) nel Sud Sardegna, 3 a Oristano, 21 (+1) a Nuoro e 134 (+60) a Sassari.

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Fonte: Ogliastra News La Redazione

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Continua l’impegno dell’Esercito su tutto il territorio nazionale per concorrere al contenimento e al contrasto del Covid 19. La sfida più recente, una procedura straordinaria ai sensi dell’articolo 7 del Decreto Legge n.18 del 17 marzo 2020, per l’arruolamento per chiamata diretta di 120 ufficiali medici e di 200 sottufficiali infermieri.

Si tratta di una chiamata diretta nella Forza Armata, con una ferma eccezionale della durata di un anno, per 120 tenenti medici e 200 marescialli infermieri. Le candidature dovranno essere presentate entro il 25 marzo 2020. I cittadini italiani interessati non dovranno aver superato il 45° anno di età; dovranno possedere una laurea magistrale in medicina e chirurgia e relativa abilitazione all’esercizio della professione per i medici e una laurea in scienze infermieristiche con la relativa abilitazione professionale per gli infermieri; non essere permanentemente non idonei al servizio militare; non essere stati precedentemente dimessi d’autorità dalle Forze Armate; non essere stati condannati per delitti non colposi, ovvero non essere in atto imputati in procedimenti penali per delitti non colposi.

Le domande di arruolamento dovranno essere presentate in maniera telematica, previo accreditamento, esclusivamente tramite il “Portale dei concorsi on-line del Ministero della Difesa”, raggiungibile all’indirizzo https://concorsi.difesa.it ovvero tramite l’home-page del sito www.difesa.it . Nella domanda di arruolamento gli aspiranti dovranno indicare le eventuali specializzazioni conseguite, le eventuali pregresse esperienze professionali in campo clinico e allegare un curriculum vitae. A causa dell’urgenza imposta dalla situazione contingente, le convocazioni per l’accertamento dell’idoneità al servizio militare saranno disposte anche in più blocchi nel corso della finestra temporale di presentazione delle domande di partecipazione, secondo l’ordine di ricezione delle domande medesime, dando priorità al personale specializzato. Ulteriori informazioni sono disponibili sul sito http://www.esercito.difesa.it/concorsi-e-arruolamenti .

Un tassello in più nel segno del servizio alla comunità. La Forza Armata, infatti, sin dai primi giorni dell’emergenza, ha reso disponibili su tutto il territorio nazionale uomini, donne, mezzi e infrastrutture. Dal personale sanitario, alle infrastrutture in tutta la penisola, oltre a un Ospedale da Campo e 5 ambulanze, agli oltre 7.000 militari dell’Operazione Strade Sicure a disposizione delle autorità prefettizie per il controllo del territorio e il rispetto delle misure di prevenzione emanate dal Governo. Addirittura, un elicottero da trasporto è stato impiegato in Piemonte, mentre 60 soldati del reggimento Genio Ferrovieri dell’Esercito collaborano per garantire il traffico merci sulla rete ferroviaria. Un lavoro costante e prezioso di tutto il personale dell’Esercito che ancora una volta conferma di essere Forza Armata pronta ad affrontare qualsiasi sfida per la sicurezza interna ed esterna dell’Italia.

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Fonte: Ogliastra News La Redazione

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Si sarebbe dovuta tenere domani, 20 marzo, l’udienza preliminare sulla richiesta di rinvio a giudizio nei confronti di quattro pastori accusati – relativamente alla protesta di Lula del febbraio 2019 per il prezzo del latte – dei reati di blocco stradale e manifestazione non autorizzata.

Tutto è stato rinviato a causa dell’emergenza sanitaria in atto.

Come scrive La Nuova Sardegna, riprendendo Ansa, non è stata ancora definita la data.

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Fonte: Ogliastra News La Redazione

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L’amministrazione di Belvì corre ai ripari: un medico – che presta servizio anche ad Aritzo come medico di base – è risultato positiva al Covid-19: chiunque abbia avuto contatti, deve stare in quarantena, anche singolarmente, e avvisare l’amministrazione comunale ai seguenti numeri:

  • Sebastiano: 3939072062
  • Maurizio: 3297207311

Niente paura, si assicura, ma nonostante siano passati già dieci giorni da quando è venuto in contatto con le persone dei due paesi, occorre prudenza.

Il medico lavorava tra Tonara, Aritzo, Belvì e Gadoni.

L’articolo Medico in servizio a Belvì risultato positivo: «10 giorni dagli ultimi contatti, ma occorre prudenza» proviene da ogliastra.vistanet.it.


Fonte: Ogliastra News Federica Cabras

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