Implementare il Fondo unico per il finanziamento del sistema delle autonomie locali: ecco la richiesta dei Consiglieri regionali del Partito Democratico al Presidente Solinas.

“A causa dell’emergenza COVID-19 e del blocco delle attività produttive classificate come ‘non essenziali’, molte imprese stanno affrontando delle situazioni di precarietà in quanto si trovano a subire un danno economico la cui portata va aggravandosi settimana dopo settimana” scrivono.

“È dovere dei Comuni, in quanto soggetti istituzionali più prossimi al cittadino, venire incontro alle situazioni di emergenza, anche economica, che aziende e imprese stanno vivendo, a maggior ragione per il fatto che non si conosce il termine ultimo del blocco delle attività e della fine di questa pesante crisi economica, oltre che sanitaria. Sono numerosissime le micro, piccole e medie aziende che sono state colte impreparate da questa congiuntura sfavorevole; inoltre, alcune di esse sono delle realtà recenti, ancora in fase di avvio e non entrate neppure a regime.

La crisi che deriva dal blocco delle attività rischia di ripercuotersi in maniera disastrosa sulle famiglie, che vedranno ridotto al minimo il soddisfacimento delle proprie esigenze stringenti: si pensi alle categorie più deboli, agli anziani, alle persone con disabilità, a quale incidenza la loro cura ha sui nuclei familiari e a come una società moderna che basa le proprie politiche di intervento sul welfare e sul benessere sociale non possa e non debba lasciare da soli i propri contribuenti in difficoltà. I servizi essenziali non possono subire dei tagli: gli interventi comunali sull’assistenza alla persona, sul supporto alle famiglie, sulla scuola devono continuare ad essere erogati con la massima riduzione possibile o, noi auspichiamo, addirittura senza subire dei tagli di sorta.

Il bilancio comunale si basa in gran parte sul gettito derivante dai tributi locali raggruppati nella Imposta Comunale Unica, quindi sulla TASI, TARI e IMU, sui quali le amministrazioni locali hanno ampio margine di autonomia: ben vorrebbero i Comuni poterne ridurre l’entità o addirittura sospendere la riscossione in questa fase per venire incontro ai cittadini in difficoltà senza che questo debba avere una ricaduta sull’erogazione dei essenziali che tale introito va a finanziare.

La riduzione dei tributi locali è la risposta immediata che i Comuni possono dare ai contribuenti colpiti dalla crisi, perché sarebbe di immediata applicazione. Affinché ciò sia possibile, la Regione non deve lasciare da sole le Amministrazioni locali che toccano con mani il problema dei contribuenti: è necessario implementare il fondo unico in modo che, potendo gestire tali risorse in maniera autonoma, senza vincolo di destinazione e avendo riguardo alle proprie competenze, l’ente locale possa intervenire nelle situazioni di contingenza dei propri cittadini, contribuendo a rendere meno gravosa la crisi generalizzata.

È doveroso, oltre che d’obbligo istituzionale, che le Amministrazioni collaborino ai diversi livelli, non solo nella fase della programmazione e della prevenzione delle emergenze, ma ancor più in quella di contrasto alla crisi: implementare il fondo unico consentirebbe alla Regione Sardegna di demandare ai Comuni la risoluzione di problemi legati alla quotidianità dei cittadini in quanto per molti di essi, senza un intervento istituzionale, sarebbe impossibile corrispondere il dovuto per i tributi comunali e verrebbero, così, a trovarsi, per cause a loro non imputabili ma di forza maggiore, in una grave e ingiusta situazione debitoria” termina la missiva.

“L’emergenza COVID-19 sta mettendo a dura prova i Comuni e le comunità” aggiunge sui social il Consigliere regionale – e Sindaco di Baunei – Salvatore Corrias. “Noi chiediamo che venga implementato il Fondo unico, a garanzia e beneficio dei cittadini, delle famiglie e delle imprese. Tutto si tiene se c’è un welfare che funziona, tutto si tiene se le istituzioni collaborano. Tutto si tiene se tutti siamo più forti. Nessuno escluso”.

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Fonte: Ogliastra News Federica Cabras

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Va alla grande la raccolta fondi che i Fedales del 1970 di Lanusei hanno organizzato in sostegno alla comunità sanitaria in questo difficile momento di emergenza.

I ragazzi hanno già donato tute e occhiali all’AVL di Lanusei ma non è finita qui: proseguono infatti le attività di donazione.

«Siamo circa 60 e abbiamo pensato di tutelare al meglio il nostro caro personale sanitario» hanno dichiarato ieri. «Abbiamo ritenuto opportuno divulgare notizia del nostro gesto concreto perché anche la solidarietà è contagiosa. Facciamo il bene ma facciamolo bene, restando a casa, uniti ma distanti».

Per aiutare nella raccolta fondi clicca qui.

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Fonte: Ogliastra News Federica Cabras

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Questo pomeriggio l’Assessore regionale alla Sanità Mario Nieddu ha incontrato i sindaci della Sardegna in videoconferenza per fare il punto della situazione sull’emergenza. Particolare attenzione è dedicata alle case di riposo, per le quali soprattutto negli ultimi giorni è scoppiato un vero e proprio allarme. Bitti e solo ieri Sanluri hanno registrato decine di contagi. Poche ore fa si è parlato di una cinquantina di casi sospetti in una casa di riposo di Sassari.

Il problema per la verità è comune a molte regioni italiane e anche in altri stati, probabilmente la vulnerabilità degli ospiti contribuisce a una rapidissima diffusione dei contagi. «Non è l’assessorato alla Salute che si occupa delle case di riposo – ha spiegato Nieddu, pertanto abbiamo chiesto alle Politiche Sociali una ricognizione per sapere quanti sono gli ospiti delle strutture nell’Isola. In questo momento sono sicuramente le comunità più attenzionate».

Si tratta di diverse migliaia di persone anziane, per le quali però non è previsto uno screening di massa: «Stiamo parlando di persone che non escono per la maggior parte dalle strutture, quindi il contagio avviene perché qualcuno porta il virus dall’esterno. Uno screening a tappeto non è utile, oltre che difficoltoso visti i numeri. Ho dato indicazioni ai sindaci – ha concluso Nieddu – perché si presti la massima attenzione a chi entra nelle strutture. Deve essere controllata la temperatura a quelli che entrano, è necessario chiudere alle visite e utilizzare sempre tutti i dispositivi».

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Fonte: Ogliastra News La Redazione

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La mamma è stata trasportata d’urgenza a bordo di un elicottero all’ospedale Giovanni Paolo II di Olbia perchè il punto nascita di La Maddalena è chiuso.

La donna è stata sottoposta a parto cesareo d’urgenza ma per la neonata non c’è stato niente da fare.

La notizia della tragedia è stata riportata durante la conferenza stampa quotidiana con i giornalisti dall’Assessore Nieddu.

 

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Fonte: Ogliastra News La Redazione

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“#doniAMO per aiutare la struttura di Nostra Segnora de su Meraculu”: è l’appello lanciato dall’Amministrazione comunale, dalla parrocchia e da tutte le associazioni di Bitti per dare un sostegno finanziario alla Casa di riposo del paese, duramente colpita dal contagio del coronavirus tra gli ospiti e gli operatori che li assistono. All’interno della Casa di riposo, dall’insorgere dell’emergenza è attiva una vera e propria unità di crisi in costante collaborazione con la direzione sanitaria della ASSL di Nuoro, con il Servizio igiene e con l’Assistenza domiciliare integrata. Tutti gli ospiti di Nostra Segnora de su Meraculu, oltre agli operatori e al personale medico entrato in contatto con gli anziani, sono stati sottoposti al controllo sanitario. Oltre alla donna di 84 anni deceduta ieri all’ospedale San Francesco di Nuoro, 4 ospiti (di cui 3 positivi a Covid-19) sono ricoverati a Nuoro, altri 17 risultati positivi sono in Casa di riposo, mentre i tre ospiti negativi sono stati spostati in una struttura alberghiera del paese. Del personale della N.S. de su Meraculu, 5 sono positivi e in quarantena a casa e 9 negativi. Incoraggiante invece il risultato dei tamponi sui 9 sanitari (medici di base, guardie mediche, infermieri e operatori del 118) che sono risultati tutti negativi.

#doniAMO. Per dare manforte alla struttura di riposo è partita una campagna di sensibilizzazione e di raccolta fondi, ‘DoniAmo’, guidata da un coordinamento a cui parteciperanno il Comune, l’autorità ecclesiastica e due rappresentanti della società civile tra associazioni culturali, sportive e di volontariato, imprenditori, cittadini singoli od organizzati. I quattro componenti del coordinamento sono il sindaco, Giuseppe Ciccolini, il parroco di Bitti, don Totoni Cossu, e due cittadini molto attivi nell’associazionismo e nella quotidianità del paese: il comandante della locale stazione della Polizia stradale, Giuseppe Ruiu, e la nota commerciante, Rina Bandinu. La campagna #doniAmo è rivolta a tutti i bittesi, anche ai tanti emigrati che da anni non risiedono più in paese, e naturalmente a tutti i sardi. Un modo per sostenere la Casa di riposo in un momento assai difficile, soprattutto sul piano finanziario, con un aumento notevole delle spese dovute alla gestione dell’emergenza sanitaria. Nostra Segnora de su Meraculu è un centro nato grazie alla generosità di tutte le famiglie bittesi e, nonostante si tratti di una struttura privata, fa parte della vita della comunità.

La prima sottoscrizione è arrivata dalla Diocesi di Nuoro con 10mila euro dall’8 per mille. I fedeli nuoresi, come ha sottolineato il vescovo Monsignor Antonio Mura, sono più che mai vicini alla comunità bittese, agli ospiti della Casa di riposo e agli operatori, e questa donazione testimonia il loro grande cuore.

IL PARROCO DON COSSU. Per don Totoni Cossu, così come per il sindaco, il primo pensiero e le preghiere vanno all’anziana ospite della struttura scomparsa ieri e, per una pronta guarigione, ai compaesani contagiati e alle loro famiglie coinvolge nella gestione di tale emergenza. “La vita ci riserva sempre delle sfide importanti e quella che abbiamo di fronte oggi riguarda la sopravvivenza della nostra casa di riposo. Una prova che possiamo vincere unendo tutte le nostre forze e chiedendo l’aiuto del Signore e della Madonna del Miracolo”. Così il parroco che ha aggiunto: “Da quando la struttura ha aperto, nel 2005, è diventata un punto di riferimento per gli abitanti di Bitti e del circondario: ecco perché mi appello al buon cuore di noi tutti affinché la si aiuti in questo momento di enorme difficoltà”.

IL SINDACO CICCOLINI. “Gli anziani ospiti e gli operatori della nostra Casa di riposo, risultati positivi al tampone, vivono un momento di estrema difficoltà”, ha affermato il sindaco di Bitti, Giuseppe Ciccolini. “Nostra Segnora de su Meraculu è un punto di riferimento importante per i nostri concittadini e per l’intero territorio. Proprio adesso c’è urgente bisogno di supporto materiale. Non siamo in una grande città e dobbiamo impegnarci tutti per sostenerci, perché non abbiamo né le risorse né le attrezzature sufficienti per affrontare da soli la gestione della pandemia. Aiutare i medici, gli infermieri e chiunque operi nella struttura, significa aiutare gli ospiti e le loro famiglie a resistere e affrontare la quarantena nel miglior modo possibile. Siamo certi che il nostro appello non cadrà nel vuoto perché già altre volte, soprattutto nei momenti più difficili, la nostra comunità ha mostrato una grande coesione. Il pensiero mio e di tutta l’Amministrazione comunale va naturalmente ai malati ai quali auguriamo una pronta e rapida guarigione”. Il primo cittadino ha poi lanciato l’invito a condividere il più possibile la raccolta fondi: “Usiamo i nostri canali sui social e le tante chat di lavoro e tempo libero per far girare la campagna #doniAmo. Coinvolgiamo amici e parenti, vicini e lontani in questa straordinaria gara di solidarietà”.

COME DONARE. Il Coordinamento ha aperto un conto corrente per raccogliere le donazioni. L’IBAN: IT80M0101585250000070727796, intestato ad Associazione N.S. del Miracolo Casa alloggio per anziani, mentre la causale da inserire è ‘Raccolta fondi casa di riposo su Meraculu’. Le donazioni si possono inoltre fare contattando direttamente il parroco al numero 328-6470884 e i due rappresentanti laici del comitato di coordinamento della campagna: Rina Bandinu (340-9392768) e Giuseppe Ruiu (338-7579143).

Tutte le informazioni sono reperibili sul sito ufficiale del Comune di Bitti www.comune.bitti.nu.it e sulla pagina Facebook www.facebook.com/In-Bitti-2294734820569832/.

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Fonte: Ogliastra News La Redazione

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Oggi sono stati effettuati 573 controlli: 177 nell’area di Cagliari, 23 Iglesias, 46 Oristano, 85 Sassari, 72 Tempio, 80 Nuoro, 90 Lanusei. Sono state sanzionate 5 persone (2 a Tempio, 2 a Cagliari, 1 a Sassari), segnalate alla Magistratura.

L’inosservanza delle Ordinanze del Presidente della Regione comporta le conseguenze previste dall’articolo 650 del codice penale, con arresto fino a 3 mesi e sanzione.

Nonostante i ripetuti appelli e la vastissima diffusione dei controlli su tutta la Sardegna qualcuno continua a violare i divieti anche se il numero di denunce giornaliere diminuisce col passare del tempo, segno che la popolazione comincia ha capire l’importanza del rispetto delle misure per il contenimento dei contagi.

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Fonte: Ogliastra News La Redazione

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Presenti, alla conferenza socio-sanitaria di questo pomeriggio (avvenuta via Skype), Andrea Marras – Direttore Sanitario Assl 4 Lanusei –, Luigi Ferrai – direttore del nosocomio ogliastrino – e quasi tutti i primi cittadini d’Ogliastra.

Al centro dell’attenzione, l’emergenza sanitaria da Covid-19.

«Vari i punti trattati» spiega Davide Burchi, Sindaco di Lanusei «sia prettamente sanitari che relativi all’amministrazione».

Massima attenzione per il corretto uso dei dispositivi di protezione individuale, soprattutto – poiché costituisce un punto critico dell’Isola e dell’Italia intera – a livello ospedaliero, e per le procedure e i protocolli da seguire nel caso di casi positivi al virus.

«Noi Sindaci vorremmo avere» continua Burchi «a disposizione un numero tramite il quale avere, 24 ore su 24, comunicazioni relative all’emergenza che stiamo vivendo: è importante avere con tempestività le informazioni relative a eventuali controlli su individui, ad esempio, venuti in contatto con soggetti positivi».

Solo rassicurazioni, chiarisce Burchi, sia da Marras che da Ferrai.

Durante l’incontro, è emerso un dato importante: in ospedale tutti hanno i dispositivi di protezione individuale, altri arriveranno presto. Tutte le norme sono rispettate alla lettera, pochissimi entrano nel nosocomio ogliastrino e i controlli sono fatti in maniera certosina. A Tortolì è stato reso operativo un locale solo per i dializzati, considerati soggetti a rischio, fragili: in questo modo, si evitano i contatti, pericolosi, con le altre persone.

Si è parlato anche di sanificazione, chi deve occuparsene e come si deve fare.

«Altro punto discusso è quello relativo alla Protezione Civile: ci aspettiamo più presenza. È giusto che prendano in mano la situazione e che ci aiutino a gestire le criticità».

Focus, sul fronte amministrativo, sulle risorse per fronteggiare l’emergenza: «Ci aspettiamo che le risorse del REIS» conclude Burchi «vengano messe a disposizione dei Comuni in tempi rapidi. Il contraccolpo economico deve essere meno pesante possibile».

Tra i temi, anche lo smart work e la regolarizzazione mediante protocollo di Consigli Comunali.

 

L’articolo Focus sul Covid-19 alla conferenza socio-sanitaria ogliastrina: presenti quasi tutti i primi cittadini, Ferrai e Marras proviene da ogliastra.vistanet.it.


Fonte: Ogliastra News Federica Cabras

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Sono 559 i nuovi operatori sanitari che andranno a lavorare negli ospedali sardi. Sono, medici, una parte dei quali specializzandi, infermieri, oss, tecnici di laboratorio, biologi, e ostetriche. Ancora non è stato precisato a quali ospedali verranno assegnati.

In Sardegna il numero dei contagi avvenuto tra gli operatori sanitari negli ospedali risulta molto alto, tanto che la Procura ha aperto due inchieste relative ai contagi avvenuti a Sassari, una per epidemia colposa e l’altra per omicidio colposo.

Tuttavia nell’incotro serale con la stampa oggi l’Assessore Nieddu ha fornito i dati sui contagi fra i dipendenti degli ospedali e la percentuale risulta notevolmente inferiore rispetto ai dati forniti in precedenza. Secondo i dati forniti dalla Regione il 27 % delle persone che ha contratto il virus in Sardegna fa parte del personale sanitario. Di questa percentuale il 32% riguarda gli ospedali di Sassari, il 25 % Nuoro, il 19% il Sud Sardegna, 11 % Cagliari, e lo 0% Oristano.

In realtà inizialmente si era parlato di una percentuale che si aggirava intorno al 50%, ma l’Assessore alla Sanità ha affermato che questo dato non era attendibile in quanto fornito in una fase iniziale della difusione dell’epidemia che utilizzava sistemi di rilevazione e comunicazione non totalmente efficienti.

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Fonte: Ogliastra News La Redazione

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Un nuovo comitato, sulle orme dei precedenti di Ilbono e Villagrande, ha deciso di mettersi in prima linea in questa complicata situazione sanitaria.

Baunei, il comitato San Lussorio di Baunei 2017, composto dai ragazzi nati nel paese nel 1980, ha deciso di fare una piccola offerta in favore dell’Ospedale Nostra Signora della Mercede.

«Ci uniamo» dichiarano «così agli altri comitati ogliastrini in un simbolico abbraccio volto a supportare concretamente il lavoro svolto dal personale sanitario occupato nella gestione dell’emergenza in corso».

L’articolo Baunei, la donazione del comitato di San Lussorio al nosocomio ogliastrino: «Simbolico abbraccio» proviene da ogliastra.vistanet.it.


Fonte: Ogliastra News Federica Cabras

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“La vita continua anche ai tempi del Covid-19” scrive il primo cittadino di Nuoro, Andrea Soddu.

“Stamattina ho celebrato un matrimonio, in un contesto decisamente fuori dal canone, tutti rigorosamente con guanti e mascherine. Gli sposi di oggi rappresentano un importante segno di continuità della vita e di speranza.

Tanti auguri da parte della nostra amministrazione!”

L’articolo Il matrimonio ai tempi del Covid-19: a Nuoro “sì, lo voglio” con mascherine e guanti e a distanza di sicurezza proviene da ogliastra.vistanet.it.


Fonte: Ogliastra News Federica Cabras

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