Jerzu. Zia Maria Laconi, 101 anni compiuti nel marzo scorso, si fa la sua passeggiata a Sant’Antonio, una passeggiata che fino a due mesi fa era quotidiana.

A immortalarla in un video, di cui abbiamo ripreso un frame, è Gianfranco Loi che ha postato le immagini sui social.

L’arzilla nonnina ha augurato a tutti anni migliori e di vivere bene e in salute come lei.

“Ma guardate un po’ che sorpresa!” scrive Loi, lieto dell’incontro. “L’ho intervistata 3 mesi fa, una mente lucidissima. Sapete che faccio? Interrompo la mia corsetta, anche perché le gambe sono ancora piuttosto arrugginite e ne approfitto per rilassarle, mi fermo e scambio due chiacchiere (a distanza di 3m e con mascherina) con zia Maria che, infine, saluta tutti con un augurio”.

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Fonte: Ogliastra News Federica Cabras

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È disponibile il modello di autodichiarazione per gli spostamenti dal 4 maggio 2020. A pubblicarlo online è il Viminale.

Può essere ancora utilizzato il precedente modello barrando le voci non più attuali.

L’autodichiarazione è in possesso degli operatori di polizia e può essere compilata al momento del controllo.

 

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Fonte: Ogliastra News Maria Luisa Porcella Ciusa

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I surfisti sardi si rivolgono al presidente della Regione, Christian Solinas e all’Assessore regionale allo Sport, Andrea Biancareddu e lo fanno con una lettera in cui viene citato il rapporto del Politecnico di Torino in cui il surf viene indicato come sport a rischio 0. Ecco cosa chiedono gli sportivi:

“Il Rapporto “Lo sport riparte in sicurezza” redatto da Politecnico di Torino che il CONI ha presentato al Ministero per le Politiche Giovanili e lo Sport, include tutte le discipline sportive e i fattori di rischio, tra questi il Surf è uno dei pochi a rischio 0. Il surf è uno sport individuale la cui caratteristica principale è proprio la distanza interpersonale. Nell’ordinanza n.20 del Presidente della Regione, del 2.05.2020, che disciplina la ripresa delle attività sportive individuali a partire dal 4.05.2020, emergono precisazioni in merito alla pesca sportiva e subacquea ma non vi sono precisazioni su altri sport acquatici individuali quali il Surf, il WindSurf, il Kitesurf.

Tra le discipline della FISW (Federazione Italiana Sci Nautico Wakeboard e Surfing) è incluso il Surf, in quanto sport Olimpico, dove il rischio di contagio è pari a 0. Chiediamo dunque la possibilità di ottenere delucidazioni in merito alla facoltà di praticare il surf lungo le coste sarde, nel pieno rispetto delle norme e delle disposizioni per la tutela della salute.

Cogliamo l’occasione per ricordare l’importanza degli sport acquatici in Sardegna che creano un indotto economico e turistico: negli ultimi anni la disciplina del surf ha raggiunto alti e prestigiosi livelli, sia in ambito nazionale che internazionale. Gli ”spot” sardi, i tratti di costa in cui pratichiamo il surf, sono battuti dai venti per 280 giorni all’anno, caratteristica che rende la Sardegna la principale meta ambita nel Mediterraneo da numerosi atleti affermati a livello mondiale”.

 

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Fonte: Ogliastra News Maria Luisa Porcella Ciusa

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Distribuire amore, vicinanza, aiuto a chi è lontano perché in un momento così drammatico, condito da insicurezza e ansia, da dubbi e angosce, le cure palliative servono a tutti noi: è proprio così che si può sintetizzare il nuovo progetto della Società dei sogni, associazione che promuove la cultura come aiuto in ogni ambito umano gestita dal medico oncologo Denise Vacca, dalla psicologa psicoterapeuta Barbara Corrias e dall’ingegnere Domenico Renna.

Con focus sul Covid-19, sul senso di destabilizzazione provocato dalla quarantena e sul timore della morte, i tre soci hanno organizzato un programma che prevede numerosi brevi video su diverse tematiche. A registrarli, saranno persone che, lavorando nel campo della fragilità – come spiega Denise Vacca –, con un linguaggio semplice e adatto a tutti, metteranno a disposizione competenze e soluzioni per far star meglio chi si troverà dall’altra parte, con il proprio computer o smartphone davanti.

«Abbiamo bisogno di una società che metta al centro la persona, la sua storia, la sua dignità: questo è un progetto che mira a dare voce alle tante voci, insomma. Che aiuti. Che stimoli». L’apertura agli altri è una condizione posta quasi come necessaria: sarà un dialogo, spiega il medico, con chi vorrà seguire i brevi appuntamenti 2.0.

Ci sarà la psicoterapeuta, l’insegnante, il clownterapista, il volontario: pillole di serenità, insomma, da somministrare a cadenza regolare in modo da lenire, per quanto possibile, il senso di impotenza rispetto a quella che è un’emergenza sanitaria mondiale, che ha scosso tutti e che ancora non ha finito di provocare danni.

Affrontare questo momento delicato con l’arte, con la narrazione, con il dialogo: ecco il compito che si prefissa La Società dei Sogni adesso; un po’, come spiega la dottoressa Vacca, come avviene con la cosiddetta medicina narrativa, esplosa nell’ultimo periodo. Moltissimi i medici, appunto, che hanno utilizzato i propri canali social per comunicare con gli altri, per aiutare nell’elaborazione delle paure, nella razionalizzazione delle preoccupazioni.

«Anche chi non aveva mai sentito il bisogno di narrare, di mettere i suoi pensieri nero su bianco per donarli ad eventuali lettori, lo sta facendo: è stata data, con questa pandemia, importanza all’umanizzazione delle persone. Ci si libera delle emozioni, così, e le si regala ad altri».

Focus anche sulla paura della morte, abbiamo detto prima, parlando del progetto che vedrà la luce presto, perché nella nostra cultura è ancora troppo radicato questo timore: «Non viene visto come un passaggio necessario della vita» dice la dottoressa Vacca che per lavoro sta accanto, lenendo tramite le cosiddette cure palliative le sofferenze, ai pazienti terminali «ma come una sciagura, come qualcosa a cui arrivare impreparati. Dobbiamo legittimare la nostra fragilità,» chiarisce «inquadrare la fine come un pezzo del nostro cammino, l’ultimo, per l’esattezza. Siamo tutti fragili, dobbiamo tenerne conto: e tutti dobbiamo agire con responsabilità, proprio tenendo conto di quest’ultimo concetto». Allo stesso modo, questo periodo di quarantena, dove non si può tenere la mano dei nostri cari nel momento del trapasso, lascerà degli strascichi importanti: «Come ho detto, non bisogna temerla, ma affrontarla: a superare il momento, ci aiutano anche i rituali, gli stessi dai quali sfuggiamo costantemente» prosegue, con amarezza «e forse una soluzione sarà fare delle commemorazioni a posteriori».

Con le misure anti-Covid19, ultimamente, è diventata dura seguire i pazienti, racconta ancora, entrando nel vivo di quello che è la sua missione quotidiana: «Si prova a stare accanto a loro e alle famiglie tramite il telefono, non è la stessa cosa. Aiuta, è vero, ma il contatto umano è una cosa che non si può sostituire».

Termina con un invito: «Libertà da dosare, domani: non siamo fuori pericolo. E non bisogna rispettare le regole perché ci sono i decreti» conclude «ma perché è importante, perché aiutiamo noi stessi e gli altri, così».

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Fonte: Ogliastra News Federica Cabras

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In totale dall’inizio della diffusione del virus sono 1315 i positivi nell’Isola, 2 più di ieri, le persone che sono state sottoposte al test sono 26990, nelle ultime 24 ore sono stati effettuati 786 test.

Si contano però 466 persone guarite, tra quelle guarite definitivamente e quelle guarite clinicamente, cioè quei pazienti che dopo aver presentato manifestazioni cliniche associate all’infezione virologicamente documentata da Sars-Cov-2 diventano asintomatici per risoluzione della sintomatologia clinica presentata.

Delle  730 persone attualmente positive, 631 si trovano in isolamento domiciliare, 86 sono ricoverate con sintomi e 13 si trovano invece in terapia intensiva. Nelle ultime 24 ore ci sono stati 2 nuovi decessi, il numero delle vittime dunque sale a 119 dall’inizio dell’epidemia.

 

L’articolo Covid-19 in Sardegna: solo due nuovi contagi oggi, l’Isola spera di nuovo proviene da ogliastra.vistanet.it.


Fonte: Ogliastra News dalila

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Presto verrà resa pubblica l’ordinanza del Governatore della Sardegna che recepisce il Dpcm del 26 aprile, ma Solinas ha dato qualche anticipazione: si potrà fare sport anche lontano da casa, riapriranno i parchi e i giardini pubblici.

Sarà consentito spostarsi con l’intero nucleo familiare convivente nelle seconde case, ma senza poter trascorrere la notte. Si potranno praticare sport all’aperto e anche nei centri sportivi, ma sempre in maniera individuale. Sarà consentito lo spostamento da un comune all’altro con certificazione.

Si potrà assistere alla messa con il dovuto distanziamento sociale, nei comuni con un tasso di contagi particolarmente basso o assente potranno riaprire parrucchieri e d estetisti. Riaperte anche le toelette per animali, profumerie, negozi di abbigliamento e calzature.

Riapriranno i cantieri edili e quelli nautici, sarà possibile curare i giardini, pulire i campi dalle sterpaglie, anche in vista delle prevenzione degli incendi e sarà possibile tosare le pecore.

Riapriranno i mercatini rionali e i centri commerciali saranno aperti anche la domenica. I negozi e tutte le strutture aperte al pubblico hanno l’obbligo di mettere a disposizione i disinfettanti e i clienti di indossare la mascherina.

Saranno riaperti i cimiteri. Tutte le strutture aperte al pubblico dovranno avere ingressi contingentati e sono vietati gli assembramenti. ai sindaci la possibilità di chiudere parchi o parti di essi qualora non fosse possibile garantire la sicurezza. Non sarà possibile per il momento l’accesso alla spiaggia, sono allo studio le linee guida per consentirne l’ingresso anche ai privati cittadini.

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Fonte: Ogliastra News La Redazione

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Quando diciamo che la natura si sbizzarrisce non possiamo non pensare ai fiordalisi del Supramonte, che sono apparentemente molto simili tra loro, hanno le foglie filiformi, molto simili a quella della Ferula ma a un’osservazione più attenta si notano differenze importanti soprattutto del fiore.

foto “La Flora della Sardegna”

Il fiordaliso di Baunei si chiama Centaurea filiformis ferulacea, e cresce esclusivamente nel Supramonte di Baunei, tra le rocce e sui dirupi, dal livello del mare fino ai mille metri.

Il fiordaliso di Oliena invece si chiama Centaura filiformis, filiformis, è più diffuso perché oltre che a Oliena si trova anche a Urzulei, Capo Figari e Tavolara, e si distingue da quello di Baunei perché ha un capolino più cilindrico e i fiori periferici sterili, mostrano 6 lacinie anziché 4.

A Dorgali si trova poi un fiordaliso che possiede caratteristiche delle altre due sottospecie. Ma senza andare a ricercare i più piccoli dettagli sapere che esiste un fiordaliso unico in un territorio così circoscritto fa capire quanti tesori custodisce la nostra terra.

foto “La Flora della Sardegna”

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Fonte: Ogliastra News dalila

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Dal 14 marzo sono 38.844 i controlli realizzati dal Corpo forestale della Regione Sardegna per vigilare sul rispetto delle regole stabilite per l’emergenza epidemiologica da Covid-2019.

Nella giornata di ieri sono stati effettuati 629 controlli: 142 nell’area di Cagliari, 39 Iglesias, 32 Oristano, 181 Sassari, 108 Nuoro, 59 Lanusei, 68 a Tempio.

Sono state sanzionate 4 persone (3 a Cagliari, 1 ad Iglesias,), per un totale (dal 14 marzo) di 759.

 

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Fonte: Ogliastra News Federica Cabras

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In totale dall’inizio della diffusione del virus sono 1313 i positivi nell’Isola, 18 più di ieri, le persone che sono state sottoposte al test sono 26242, nelle ultime 24 ore sono stati effettuati 1488 test.

Si contano però 452 persone guarite, tra quelle guarite definitivamente e quelle guarite clinicamente, cioè quei pazienti che dopo aver presentato manifestazioni cliniche associate all’infezione virologicamente documentata da Sars-Cov-2 diventano asintomatici per risoluzione della sintomatologia clinica presentata.

Delle  744 persone attualmente positive, 648 si trovano in isolamento domiciliare, 84 sono ricoverate con sintomi e 12 si trovano invece in terapia intensiva. Nelle ultime 24 ore c’è stato un nuovo decesso, il numero delle vittime dunque sale a 117 dall’inizio dell’epidemia.

Sul territorio, dei 1.313 casi positivi complessivamente accertati, 239 sono stati registrati nella Città Metropolitana di Cagliari (+4 rispetto all’ultimo aggiornamento), 94 (+1) nel Sud Sardegna, 55 (+1) a Oristano, 77 a Nuoro, 848 (+12) a Sassari.

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Fonte: Ogliastra News dalila

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Dalla Sardegna la soluzione per la riapertura degli spazi pubblici nella fase 2, i Comuni riaprono i Parchi e i Mercati con un App gratuita. Mobilit’App è un’app, ultimo prodotto della Software House sarda Atlas, che permette di gestire le presenze dei cittadini nelle aree pubbliche senza mai ledere il diritto alla privacy.

“ Mobilit’App – afferma Walter Piras CEO di Atlas – è un’applicazione Mobile disponibile dal 5 maggio negli store Apple e Android fruibile anche da Tablet e PC progettata e realizzata appositamente per facilitare la gestione della fruibilità di luoghi pubblici e spazi aperti all’interno dei Comuni Italia.”

Attraverso un comodo calendario sempre disponibile e facendo affidamento su un preciso sistema di prenotazione, il cittadino potrà prenotare la sua presenza, o della sua famiglia, in uno spazio pubblico (parchi, giardini, strutture sportive, spiagge, musei cittadini, aree archeologiche, mercati civici) per il tempo necessario allo svolgimento delle attività desiderate.

Mobilit’App si presenta con un pannello di gestione estremamente semplice e intuitivo. L’amministrazione Comunale che sceglie di avvalersi dei servizi di Mobilit’APP dovrà semplicemente indicare la posizione, la grandezza, i posti disponibili, e gli orari di apertura di ogni singola area pubblica cittadina della quale si ha la necessità di contingentare ingressi e utilizzo.

Il controllo sugli accessi alle aree pubbliche soggette a contingentamento, potrà essere eseguito semplicemente verificando le presenze tramite QR code. I Comuni potranno inoltre sfruttare l’App per inviare comunicati e interagire direttamente con i cittadini.

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Fonte: Ogliastra News Maria Luisa Porcella Ciusa

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