È uno dei piatti più comuni e popolari della tradizione cagliaritana e affonda le sua radici nel Villaggio dei Pescatori di Giorgino, rione ubicato tra Cagliari e Capoterra. Si tratta del baccalà alla “schiscionera”.

A raccontare la sua storia e a illustrare la ricetta è Annalisa Atzeni, cuoca professionista specializzata in cucina tipica sarda e presidentessa del Comitato Antichi Mestieri della Trexenta. «Questa ricetta mi è stata tramandata da mia madre. Fin da giovanissima lavorava come sarta e faceva i turni in cucina dalle suore a Giorgino e lì, negli anni, ha conosciuto e imparato tantissimi piatti della tradizione che poi, una volta tornata a Sisini (frazione di Senorbì dove abitavano, ndr), preparava per la famiglia».

Il baccalà era il pesce dei poveri: arrivava a Cagliari come merce di scambio, già sotto sale ed era l’unico modo che avevano i meno abbienti che risiedevano nei paesi dell’entroterra, di mangiare pesce. «I miei bisnonni avevano una bottega in paese e qui vendevano anche il baccalà. Mia madre infatti poteva prepararcelo grazie a questa disponibilità». Lo si mangiava di solito durante la cena della vigilia di Natale, pasto che doveva mantenersi magro in vista del più lauto pranzo del giorno dopo e lo si faceva in due modi: in bianco o in rosso, al sugo. Quello che non doveva mai mancare era “sa schiscionera”, il tegame di coccio in cui lo si cucinava (che di solito era parte della dote del matrimonio e nel quale si cucinavano tutti i piatti in umido): il nome della ricetta infatti deriva proprio da questo contenitore.

Ricetta: Baccalà alla schiscionera, su ricetta tramandata oralmente

Ingredienti per 4 persone:

  • 1 kg di baccalà;
  • 1/2 cipolla;
  • 1 bicchiere d’acqua;
  • 1 bicchiere di vino bianco dolce;
  • olio extra vergine di oliva;
  • aglio e prezzemolo tritati;
  • sale qb (dipende da quanto farete dissalare il baccalà).

Si inizia la preparazione almeno 24 ore prima della cottura, mettendo il pesce in ammollo e cambiando l’acqua una o due volte per togliere il sale. Poi lo si risciacqua bene e lo si mette a bollire intero una ventina di minuti. Successivamente lo si scola e lo si asciuga con un canovaccio per togliere i residui di acqua e di sale. Si tolgono lisca e spine, parte della pelle e lo si taglia a tocchetti. Nel mentre si prepara il tegame facendo soffriggere olio evo e cipolla e si mette il baccalà sul fondo del tegame a rosolare. Si aggiunge un po’ di vino bianco dolce Moscato e, dopo averlo fatto sfumare, si aggiunge un po’ d’acqua, si copre con un coperchio e lo si lascia cuocere a fuoco medio-basso per una decina di minuti. A questo punto si aggiungono prezzemolo e aglio tritati e dopo 5 minuti si toglie dal fuoco e si lascia stufare per un paio d’ore. Per la variante in rosso, dopo aver preparato un sugo classico al pomodoro, lo si aggiunge al baccalà in bianco una volta pronto.

Sa schiscionera, nel riquadro la pietanza pronta. (foto Annalisa Atzeni)

Vino consigliato dal sommelier F.I.S. (Federazione italiana sommelier) Stefano Mazzella: «Se nella tradizione si accompagnava il baccalà con del vino bianco fatto in casa, oggi si può consigliare un Vermentino per contrastare il gusto forte del baccalà e la dolcezza del vino usato in cottura».

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Fonte: Ogliastra News La Redazione

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La Sardegna ospita al suo interno numerosi primati naturalistici.

Uno di questi si trova nel Supramonte di Dorgali e precisamente nella splendida e affascinante grotta di Ispinigoli, a pochi chilometri dal centro abitato del paese.

All’interno di questa cavità, che si può raggiungere percorrendo 280 gradini, si trova infatti la stalagmite-stalattite più alta d’Europa.

Si tratta di una maestosa colonna calcarea che unisce la base e la volta della grotta e sfiora i 40 metri di altezza, 38 per la precisione. Un monumento naturale che non ha eguali in tutto il Vecchio Continente.

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Fonte: Ogliastra News La Redazione

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Parchetto Su Tauli, Lanusei: i ragazzi di Ogliastra InForma al lavoro.

“Armati di scope, rastrelli, zappe e sacchi di juta ci stiamo occupando di rendere ancora più bello (e quindi più fruibile) questo bellissimo parco giochi” scrivono sulla loro pagina social.

“La cittadinanza attiva è sempre stato uno degli obiettivi della nostra associazione, ma se vi ricordate per il 2020 avevamo fatto una promessa: occuparci per un anno intero dell’ambiente e della sua tutela. E quindi eccoci qua, le attività ormai stanno andando a gonfie vele e ormai ci siamo ripresi – quasi – del tutto. Quindi perché non inaugurare questa ripresa con una bella sistemata al paese?”

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Fonte: Ogliastra News Federica Cabras

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Lanusei: l’Amministrazione informa che si sta provvedendo alla distribuzione di mascherine chirurgiche presso gli esercizi commerciali, ristoranti, bar, pizzerie, comunità, uffici pubblici e le chiese della nostra cittadina.

“La Polizia Locale distribuirà un totale di circa 10.400 mascherine, ottenute previa richiesta alla Protezione Civile” si legge scritto sulla pagina social del Comune.

“L’utilizzo di sistemi di protezione per le vie respiratorie, il distanziamento sociale e il mantenimento delle norme igieniche sono priorità imprescindibili da seguire con scrupolosità, in maniera particolare in questa fase delicata di riapertura. Facciamo in modo che l’emergenza Covid-19 diventi, nel tempo, un ricordo di una storia passata. Superata con l’impegno di tutti”.

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Fonte: Ogliastra News Federica Cabras

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Si registrano 2 nuove positività al Covid-19 in Sardegna nella giornata di oggi.

Sono 1.359 i casi complessivamente accertati dall’inizio dell’emergenza. È quanto rilevato dalla Protezione civile nazionale nell’ultimo aggiornamento. In totale nell’Isola sono stati eseguiti 60.794 test 1238 più di ieri.

I pazienti ricoverati in ospedale sono in tutto 11, nessuno in terapia intensiva, mentre 56 sono le persone in isolamento domiciliare, dunque sono meno di 70 le persone attualmente positive. Il dato progressivo dei casi positivi comprende 1.161 pazienti guariti, 46 in più di ieri. Nel bollettino odierno non si registrano nuove vittime, 131 in tutto.

 

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Fonte: Ogliastra News dalila

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Il periodo preso in esame è quello che va dal 28 maggio al 3 giugno, e l’indagine dimostra che la Sardegna con lo 0,03% di tamponi positivi è la regione che in questo momento ha meno problemi legati al covid-19.

Secondo quanto affermato dalla Fondazione Gimbe, che ha condotto lo studio in maniera indipendente la Sardegna ha superato anche quelle regioni che qualche settimana fa la precedevano.

In tutta Italia comunque nell’ultima settimana il numero di persone ricoverate negli ospedali e nelle terapie intensive si è drasticamente abbassato, il presidente della Fondazione, però puntualizza sul fatto che comunque occorre non abbassare la guardia, perché il paese non si può permettere altri lockdown.

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Fonte: Ogliastra News dalila

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Valentina Pitzalis fu vittima e non carnefice dell’ex marito Manuel Piredda nel rogo avvenuto a Bacu Abis il 18 aprile 2011 in cui lei rimase sfigurata dalle fiamme e lui perse la vita.

Il procuratore aggiunto di Cagliari Gilberto Ganassi ha infatti chiesto l’archiviazione per la donna, diventata in questi anni simbolo della lotta contro la violenza sulle donne.

Il caso era stato riaperto nel 2017 da un esposto della famiglia di Manuel Piredda. Precedentemente era già stato archiviato due volte. Questa dovrebbe essere l’ultima archiviazione, dopo che l’incidente probatorio ha appurato l’assenza di segni di violenza sul corpo del muratore di Gonnesa, morto tra l’altro soffocato dai fumi e non a causa delle fiamme.

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Fonte: Ogliastra News Mario Marcis

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Le foto dei lettori.

L’edizione di Borgo Marinaro del 2019 nello scatto di Danilo Mirai.

Invia i tuoi scatti all’indirizzo redazione@vistanet.it (indicando sempre il fotografo e il luogo immortalato).

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Fonte: Ogliastra News Federica Cabras

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Niente più autocertificazione per lo spostamento tra Regioni, questo il primo punto toccato dal presidente del Consiglio Giuseppe Conte durante la diretta di poco fa.

La situazione, tenuta in costante monitoraggio, è incoraggiante. I frutti della lunga quarantena, insomma, si vedono. Una decisione non presa a cuor leggero – dice il premier – ma a cui si è arrivati dopo l’analisi dei numeri.

«Colgo un rinnovato entusiasmo» continua Conte «per la bella stagione. Ci meritiamo, dopo settimane di sacrifici, sorrisi e allegria».

Non bisogna dimenticare però, come sottolinea, l’importanza degli unici due strumenti atti a proteggerci in questa fase di ripresa: i dispositivi di protezione individuale e il distanziamento sociale.

Altra novità: l’arrivo di turisti europei nel Belpaese senza che siano sottoposti a qualsivoglia tipo di quarantena. Molti i Ministri che stanno lavorando incessantemente – spiega Conte – affinché l’Italia possa tornare una meta ambita.

«La bellezza dell’Italia non è mai andata in quarantena».

Ma bisogna fare i conti con un’altra emergenza, quella economica e sociale. 80 i miliardi stanziati dal Governo fino ad ora.

«Mi scuso per i ritardi,» aggiunge «ma non eravamo pronti per queste erogazioni».

Con una punta di amarezza, Il premier ha parlato dei settori in grave sofferenza, come quello dello spettacolo, il commercio e il turismo.

Il futuro però è denso di speranza: si lavora costantemente – aggiunge – per rilanciare e rinnovare l’Italia dalle fondamenta. Un nuovo inizio: questo è il progetto che il Governo intende attuare.

Modernità, digitalizzazione, velocità: queste le parole chiave di una ripresa, quella italiana, che si spera risollevi tutto il sistema, andato a fondo per l’emergenza. Alleggerire la burocrazia, fare in modo che la banda larga sia la regola in tutto lo stivale. Investire, rilanciare, tagliare dove si può per snellire procedure e tempi morti. Riformare il sistema fiscale. Contrastare le disuguaglianze e sostenere le persone ai margini.

«La somma che l’Europa metterà a disposizione dell’Italia non dovrà rimanere il tesoretto del Governo in carica» spiega «ma essere una risorsa di tutti».

Attese a Palazzo Chigi, prossimamente, molte menti brillanti, associazioni, sindacati e chi più ne ha ne metta: servono idee e suggerimenti per attuare questo progetto rivoluzionario.

 

L’articolo Conte: «La fase più acuta è alle spalle, ora dobbiamo fare i conti con l’emergenza economica e sociale» proviene da ogliastra.vistanet.it.


Fonte: Ogliastra News Federica Cabras

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Non si registrano nuove positività al Covid-19 in Sardegna nella giornata di oggi.

Sono 1.357 i casi complessivamente accertati dall’inizio dell’emergenza. È quanto rilevato dall’Unità di crisi regionale nell’ultimo aggiornamento. In totale nell’Isola sono stati eseguiti 58.605 test.

I pazienti ricoverati in ospedale sono in tutto 22, di cui 1 in terapia intensiva, mentre 133 sono le persone in isolamento domiciliare. Il dato progressivo dei casi positivi comprende 1.080 pazienti guariti. Nel bollettino odierno non si registrano nuove vittime, 131 in tutto.

Sul territorio, dei 1.357 casi positivi complessivamente accertati, 252 sono stati registrati nella Città Metropolitana di Cagliari, 97 nel Sud Sardegna, 59 a Oristano, 79 a Nuoro, 870 a Sassari.

L’articolo Covid-19 in Sardegna: zero contagi e nessuna vittima, solo 13 persone ricoverate proviene da ogliastra.vistanet.it.


Fonte: Ogliastra News dalila

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