Il 23 giugno 2020 il Servizio ADI (Assistenza Domiciliare Integrata) della ASSL di Lanusei è stato il beneficiario di una donazione di attrezzature elettromedicali donate dal Gruppo Micologico e Botanico Ogliastra.

I componenti del Gruppo hanno voluto far dono alla ASSL di attrezzature sanitarie del valore non solo economico, ma anche e soprattutto di utilità pubblica.

La Direzione della ASSL di Lanusei e quella del Distretto Sanitario di Tortolì (di cui fa parte il Servizio di Assistenza Domiciliare diretto dal Dott. Salvatore Sinatra con la collaborazione delle Infermiere Elena Cabiddu, Aurelia Orecchioni e Luciana Orrù) ringraziano sentitamente del
gesto munifico, segno di grande sensibilità e civismo, ed auspicano che questo possa essere di esempio per altri cittadini ogliastrini affinché, grazie a gesti così encomiabili, la Sanità pubblica possa arricchirsi di quegli strumentari ed attrezzature che talvolta, a causa del deficit di finanziamento del Servizio Sanitario Nazionale, mancano o sono carenti.

Nello specifico la donazione comprende:
• Una cardiolina portatile con accessori (necessari per le visite a
domicilio dei Pazienti cardiopatici);
• Un termoscanner.

Tutte queste attrezzature saranno, per il tramite della Unità Operativa delle Cure domiciliari, a disposizione della comunità ogliastrina a beneficio dei pazienti più bisognosi di cure a domicilio, per consentire un efficiente monitoraggio delle loro condizioni di salute.

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Fonte: Ogliastra News Federica Cabras

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Sarà la Lega a indicare il candidato sindaco del centrodestra per il Comune di Nuoro, che presto sarà protagonista delle elezioni amministrative, unico capoluogo di provincia chiamato alle urne e da sempre legato al centrosinistra.

Il coordinatore regionale della Lega Eugenio Zoffili sarà a Nuoro la prossima settimana, per “lavorare sui contenuti e sul programma: c’è già un tavolo operativo”.

Zoffili, come riporta Ansa Sardegna, per il momento non fa nomi ma promette un candidato che arrivi dalla gente non imposto dall’alto.

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Fonte: Ogliastra News La Redazione

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Si è conclusa sabato scorso la gara letteraria indetta dal Club di Jane Austen Sardegna con la proclamazione della vincitrice, Angela Caputo.

L’evento, trasmesso in diretta sulla pagina facebook del Club, ha visto i membri della giuria approfondire alcune tematiche inerenti alla narrativa austeniana.

La gara letteraria “Letters to Jane Austen” si è conclusa con grande successo lo scorso sabato. La giuria composta da Gabriela Podda, Giuseppe Ierolli, Liliana Rampello, Patrizia Mureddu e Alessandra Ghiani ha assegnato il buono libri da cento euro ad Angela Caputo, estimatrice della Austen che vive e lavora a Bologna.

La prima edizione ha riservato all’associazione promotrice della gara letteraria piacevoli sorprese, come afferma la direttrice artistica del Club di Jane Austen, Giuditta Sireus: «Abbiamo avuto un riscontro positivo sia per ciò che riguarda la quantità e la qualità degli elaborati ricevuti, sia per numero di regioni rappresentate, tra le quali cito Sardegna, Veneto, Lombardia, Toscana, Puglia, Emilia Romagna, Lazio, Campania, Calabria, Sicilia. Siamo molto soddisfatte di questa prima edizione della gara, il cui successo rende onore all’impegno profuso dal Club nella divulgazione dell’opera e della figura di Jane Austen.»

Soddisfatti anche i giurati che, oltre a indicare la lettera vincitrice, hanno assegnato una menzione speciale all’epistola inviata da un’altra partecipante, Sara Arrigoni.

L’evento è stato arricchito dagli interventi dei giurati Liliana Rampello, Patrizia Mureddu e Giuseppe Ierolli che hanno approfondito alcune tematiche della letteratura austeniana: il rapporto epistolare fra la scrittrice inglese e la sorella Cassandra, il ruolo della corrispondenza quale espediente letterario in Orgoglio e pregiudizio, l’importanza che le lettere di Jane Austen rivestono per comprendere la sua figura. Approfondimenti che hanno incuriosito ed entusiasmato il pubblico che ha seguito online l’evento fino alla nomina della vincitrice, intervenuta in diretta su invito della giuria dopo la proclamazione e la lettura della sua lettera da parte di Giuditta Sireus.

Ad Angela Caputo, oltre al buono da spendere in libreria, sarà assegnata una pergamena con la motivazione della giuria. Pergamena prevista anche per Sara Arrigoni, autrice della lettera insignita della menzione speciale.

La seconda edizione di “Letters to Jane Austen” è stata già confermata dal direttivo dell’associazione, che ha manifestato la volontà di rendere la gara un appuntamento annuale, ricco di contenuti e di bella scrittura.

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Fonte: Ogliastra News La Redazione

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Uno scatto mozzafiato di Marco Mereu, postato nel gruppo FB “Montagne della Sardegna”.

Si tratta di Genn’e Acca, Cengia Moi,  nel territorio di Seui.

 

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Fonte: Ogliastra News La Redazione

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Sulle scritte intimidatorie apparse sui muri della sede del Comune di Villagrande nella frazione di Villanova si esprimono anche i candidati al Comitato di frazione – ancora non eletto a causa del Covid che ha posticipato le elezioni.

«Noi, chiaramente, ci dissociamo da questo episodio e lo condanniamo fermamente» dicono.

«Stiamo formando il comitato di frazione per collaborare con l’amministrazione comunale e siamo convinti che il confronto democratico sia la componente essenziale per il benessere delle nostre comunità. Non possiamo far altro che augurare, al Sindaco Alessio Seoni e al vicesindaco Gianfranco Staffa un tranquillo proseguimento di mandato con la speranza che questo rimanga un episodio isolato».

L’articolo Atto intimidatorio contro il Sindaco Seoni, la solidarietà dei candidati al Comitato di frazione di Villanova proviene da ogliastra.vistanet.it.


Fonte: Ogliastra News Federica Cabras

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Sono complessivamente 1.369 i casi di positività al Covid-19 accertati in Sardegna dall’inizio dell’emergenza. Nell’ultimo aggiornamento dell’Unità di crisi regionale non si registrano nuovi casi. In totale nell’Isola sono stati eseguiti 76.086 test. I pazienti ricoverati in ospedale sono in tutto 9, nessuno in terapia intensiva, mentre 19 sono le persone in isolamento domiciliare.

Il dato progressivo dei casi positivi comprende 1.190 pazienti guariti (+2 rispetto all’ultimo aggiornamento), più altri 19 guariti clinicamente. Resta invariato il numero delle vittime, 132 in tutto.
Sul territorio, dei 1.369 casi positivi complessivamente accertati, 252 sono stati rilevati nella Città Metropolitana di Cagliari, 99 nel Sud Sardegna, 61 a Oristano, 80 a Nuoro, 877 a Sassari.

L’articolo Covid-19, nessun nuovo caso in Sardegna. Sono solo 9 le persone attualmente ricoverate proviene da ogliastra.vistanet.it.


Fonte: Ogliastra News Federico Fonnesu

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Eppure qualche giorno fa il team di Life in Ogliastra – il portale turistico ogliastrino –, togliendo il video della influencer Giulia Calcaterra per evitare emulazioni, ha specificato quanto fosse pericoloso.

“Cari amici, abbiamo deciso di rimuovere il video pubblicato questo pomeriggio, dove la showgirl Giulia Calcaterra ha immortalato il tuffo fatto dall’arco di Cala Goloritzè” hanno scritto sulla pagina social. “Un bellissimo tuffo, ma che non deve essere assolutamente imitato. Invitiamo i bambini, ragazzi e adulti a non imitare questo gesto rischioso e molto pericoloso”.

Purtroppo, però, le emulazioni sono sempre a portata di sguardo e non è trascorso tanto tempo prima che qualcuno si facesse male.

Mercoledì scorso, un gruppo di ragazzi si arrampica sull’arco di Cala Goloritzé. Uno di loro, decide di tuffarsi. Ma non tutto va come deve andare: il giovane impatta sull’acqua – che ha una tensione importante quando si cade da una certa altezza – in modo errato e si lussa una spalla.

A raccontare l’accaduto è il Capitano Antonio Murru, Comandante dei Barracelli di Baunei.

«Sul posto» spiega Murru «c’era una mia squadra con il Tenente Paolo Mura che, dopo essere prontamente intervenuto ed essersi sincerato della non gravità dell’accaduto, ha redarguito il ragazzo spiegandogli quanto quel gesto fosse inopportuno sia per la sua pericolosità e sia per il fatto che con atti così sconsiderati si mette in moto una macchina, quella dei soccorsi in posti difficilmente raggiungibili, onerosa».

Non è da sottovalutare che tutte le procedure sanitarie sono più difficili, visto che siamo in piena pandemia, some sottolinea il Capitano Murru.

«Cala Golorotzé,» continua Murru è «un punto meraviglioso della Sardegna, la prima spiaggia per importanza in Italia in questo momento. Richiede, quindi, anche una particolare attenzione, sia per le regole di distanziamento sociale e sia per i comportamenti che le persone attuano in questo momento storico. Sebbene non ci sia una regola che vieti il tuffo da una determinata altezza, è comunque vietato creare assembramenti sull’arco e arrampicarsi in modo scomposto rovinando la roccia – monumento naturale. Divertiamoci, ma non dimentichiamo il buon senso in relazione al periodo storico che viviamo».

 

L’articolo Si tuffa dall’arco di Goloritzé per emulare la showgirl ma si fa male. Parla il Capitano Antonio Murru, Comandante dei Barracelli: «Gesto pericoloso» proviene da ogliastra.vistanet.it.


Fonte: Ogliastra News Federica Cabras

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Sono complessivamente 1.369 i casi di positività al Covid-19 accertati in Sardegna dall’inizio dell’emergenza. Nell’ultimo aggiornamento dell’Unità di crisi regionale si registra un nuovo caso nella provincia di Sassari.

In totale nell’Isola sono stati eseguiti 75.217 test. I pazienti ricoverati in ospedale sono in tutto 9, nessuno in terapia intensiva, mentre 19 sono le persone in isolamento domiciliare.

Il dato progressivo dei casi positivi comprende 1.188 pazienti guariti, più altri 20 guariti clinicamente. Resta invariato il numero delle vittime, 132 in tutto.

Sul territorio, dei 1.369 casi positivi complessivamente accertati, 252 sono stati rilevati nella Città Metropolitana di Cagliari, 99 nel Sud Sardegna, 61 a Oristano, 80 a Nuoro, 877 (+1) a Sassari.

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Fonte: Ogliastra News Maria Luisa Porcella Ciusa

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Covid-19: nel mondo le vittime sono più di 460mila.

Come riporta Ansa, uno studio della Johns Hopkins University svela i tragici numeri.

460.005 per la precisione: questo il numero esatto delle persone decedute a causa del virus. I contagiati sono 8.663.135.

I guariti ammontano a 4.245.777.

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Fonte: Ogliastra News Federica Cabras

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Grazia Deledda non espresse mai, secondo quanto racconta suo nipote Alessandro Malesani, né verbalmente né per iscritto la volontà di essere sepolta in Sardegna. Fu un gruppo di intellettuali sardi a mobilitarsi perché questo avvenisse. In realtà, infatti soprattutto negli ultimi anni della sua vita, la scrittrice aveva con i suoi conterranei un rapporto di amore e odio. Tanti sardi infatti, per quel loro senso di inferiorità che li rendeva (e spesso li rende tuttora) permalosi, ritenevano che i suoi racconti denigrassero la condizione dei sardi e che le sue descrizioni del mondo agropastorale fossero in qualche modo offensive. La donna invece amava profondamente la sua terra tanto che sulla tomba volle che venisse costruito un piccolo nuraghe. Proprio per questo suo rapporto difficile soprattutto coi nuoresi ciò che accadde nel 1959, fu definito da molti una sorta di vendetta di Grazia dall’aldilà.

Il giorno 19 giugno la bara contenente le spoglie di Grazia Deledda era pronta per essere imbarcata a Civitavecchia, ma uno sciopero dei marittimi impedì al traghetto di salpare. Così si pensò di imbarcarla in una corvetta della Marina Militare, ma anche questa opzione fu scartata. Alla fine si decise di trasportarla su un aereo militare che atterrò in terra sarda il 20 giugno. Il premio Nobel tornò quindi nella sua isola per restarci. Il giorno successivo si tennero celebrazioni solenni per un evento che ebbe risonanza nazionale. La cerimonia fu raccontata con una radiocronaca diretta, da Paolo Piga e Giorgio Atzeni, alla presenza dei parenti di “Graziedda” e delle più importanti autorità sarde, incluso l’allora presidente del Consiglio Antonio Segni. Una folla immensa si radunò per ascoltare il discorso commemorativo dello scrittore Bonaventura Tecchi. La bara fu fatta sfilare lungo la via in cui si trovava l’abitazione della scrittrice per poi essere trasportata da quattro giovani nuoresi vestiti con l’abito tradizionale fin dentro la chiesetta della Solitudine ai piedi dell’Ortobene.

Ma una volta all’interno della piccola chiesa si verificò uno spiacevole colpo di scena: la bara era troppo grande e non entrava nel severo sarcofago in basalto progettato da Mario Ciusa Romagna per ospitare la salma della scrittrice. Le autorità cittadine si trovarono in grande imbarazzo, ma piuttosto che scatenare polemiche preferirono tenere segreto l’increscioso disguido, lasciando intendere che le spoglie di Grazia Deledda giacessero all’interno del sarcofago dentro la chiesetta. Tuttavia non si poteva pensare di tradire completamente quella folla enorme che credeva quello, il luogo della sepoltura definitiva dell’autrice di “Canne al vento”. Così si scavò un tunnel all’esterno della chiesa che portava fin sotto il sarcofago, in modo che la bara fosse sepolta proprio sotto il sarcofago. In questo modo Grazia avrebbe comunque riposato in quel luogo e chiunque fosse andato a tributarle un saluto sarebbe andato nel posto giusto.

A febbraio del 2007 in occasione dei lavori di ristrutturazione della chiesetta della Solitudine, la bara di Grazia Deledda fu riesumata alla presenza di suo nipote Alessandro Madesani, del sindaco Mario Zidda, e di don Bobore Mereu. L’involucro di legno che portava ancora sopra la croce, la targhetta con le iniziali della Deledda e le date della morte e della nascita: 27 settembre 1871, 15 agosto 1936 fu estratto il 27 febbraio. La bara secondo il regolamento cimiteriale fu aperta alla presenza del medico legale Vindice Mingioni, per poter trasferire le spoglie in una bara più piccola. Come racconta Alessandro Malesani Deledda, figlio del figlio della scrittrice, che non conobbe la nonna scomparsa tre anni prima della sua nascita, sulle ginocchia del feretro mummificato, fu rinvenuto il Vangelo secondo Matteo . Sulla tomba-nuraghe a Roma Grazia Deledda volle questa scritta tratta da quel vangelo : “Non est Deus mortuorum sed viventium”, “non è Dio dei morti, ma dei viventi”. Una volta ultimati i lavori di ristrutturazione Grazia Deledda ha potuto finalmente riposare all’interno del famoso sarcofago.

L’articolo Accadde oggi: 20 giugno ’59, la salma di Grazia Deledda da Roma arriva in Sardegna proviene da ogliastra.vistanet.it.


Fonte: Ogliastra News Federica Cabras

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