Sono 1.379 i casi di positività al Covid-19 complessivamente accertati in Sardegna dall’inizio dell’emergenza. Nell’ultimo aggiornamento dell’Unità di crisi regionale si registra un nuovo caso nella provincia di Sassari.

In totale nell’Isola sono stati eseguiti 98.250 tamponi. I pazienti ricoverati in ospedale sono in tutto 7, nessuno in terapia intensiva, mentre 5 sono le persone in isolamento domiciliare. Il dato progressivo dei casi positivi comprende 1.230 pazienti guariti, più altri 3 guariti clinicamente. Resta invariato il numero delle vittime, 134 in tutto.

Sul territorio, dei 1.379 casi positivi complessivamente accertati, 259 sono stati rilevati nella Città Metropolitana di Cagliari, 102 nel Sud Sardegna, 61 a Oristano, 78 a Nuoro, 879 (+1 rispetto al precedente bollettino) a Sassari.

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Fonte: Ogliastra News Federica Cabras

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Incidente stradale sulla S.P. 17 Ottana – Bolotana.

Intorno alle 16 e 15, due squadre dei Vigili del Fuoco di Nuoro e Macomer sono intervenute per soccorrere due giovani a bordo di un’auto che è uscita fuoristrada vicino a Ottana.

L’auto, dopo aver divelto alcune decine di metri di guard-rail, è andata fuori della carreggiata finendo la marcia nella cunetta laterale.

Due le persone coinvolte: un 19enne residente a Macomer e un 22enne residente a Noragugume.

Sul posto, oltre alle unità VVF, sono intervenuti i Carabinieri e il personale del 118 con due ambulanze. I giovani hanno riportato varie contusioni e sono stati trasportati al San Francesco di Nuoro per ulteriori accertamenti.

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Fonte: Ogliastra News Federica Cabras

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Baia di Porto Frailis, l’attesissimo evento dell’estate 2020, il Red Valley Sea Festival, ha fatto il tutto esaurito. Ieri sera, su una barca in mare aperto al tramonto – la Lady Ship -, si sono esibiti in concerto Salmo e Ghali.

Questa nuova forma di spettacolo era stata pensata dagli organizzatori come alternativa e adatta a questo nuovo periodo storico.

I partecipanti, a bordo delle proprie imbarcazioni e quindi nel pieno rispetto delle misure di sicurezza e di distanziamento sociale, hanno seguito il concerto dal vivo sulla Red Boat, partita nel pomeriggio dal porto di Arbatax.

L’evento si è svolto seguendo un preciso regolamento per garantire la massima sicurezza dei partecipanti e nel rispetto dell’ambiente.

 Guarda la gallery


 Red valley 6  


(Foto copertina di Alessandra Useli, foto gallery e video di A. Boi)


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Fonte: Ogliastra News Federica Cabras

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Domani a Sestu nell’ambito delle celebrazioni per il 28° Anniversario della Strage di Via d’Amelio in cui morirono il Giudice Paolo Borsellino e gli Agenti della scorta, si terrà la cerimonia di commemorazione in ricordo della Medaglia d’Oro al Valor Civile Emanuela Loi, originaria di Sestu (Cagliari) primo Agente della Polizia di Stato donna, caduta in servizio per mano della mafia.

Alle ore 9.30 nella Cappella del Cimitero del Comune di Sestu (CA), il Cappellano Provinciale della Polizia di Stato Don Eugenio Cocco officerà la Santa Messa commemorativa alla presenza dei familiari e delle Autorità civili.

Al termine della funzione religiosa sulla tomba della vittima del dovere, alla presenza del Vicario del Questore Dr Giovanni Marziano, in rappresentanza del Questore della Provincia di Cagliari, sarà deposta una corona d’alloro a nome del Signor Capo della Polizia – Direttore Generale della Pubblica Sicurezza.

Nella stessa mattina, nel comune di Villamassargia (Sulcis-iglesiente) si svolgerà la cerimonia di Commemorazione delle Vittime di Mafia con l’inaugurazione di nuove vie della Legalità. Il programma, che avrà inizio alle ore 9.30, prevede la scoperta della targa toponomastica in una rotatoria del centro abitato dedicata alla M.O.V.C. Emanuela Loi.

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Fonte: Ogliastra News La Redazione

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Nell’ambito delle attività finalizzate alla repressione dei reati di produzione e spaccio di sostanze stupefacenti sui territori del Sarcidano, svolte dai reparti della Compagnia Carabinieri di Isili, i militari della Stazione di Nurri (SU), con il prezioso supporto dei Carabinieri dello Squadrone Eliportato Cacciatori Sardegna, hanno arrestato un allevatore 35enne del posto responsabile del reato di coltivazione di sostanza stupefacente.

Durante un  servizio di osservazione in zona impervia e difficilmente raggiungibile, i militari hanno sorpreso il giovane nell’atto di innaffiare e curare una piantagione illegale di Cannabis Indica composta da 262 piante di tipo nano, tutte in buono stato vegetativo, disposte su filari regolari in un piccolo appezzamento di terreno ricavato a ridosso di un muretto a secco che ne garantiva il completo occultamento. Attraverso un elaborato sistema di comunicazione tra cisterne in vetroresina distanti tra loro circa 150 metri e collegate mediante un tubo in PVC, le piante venivano innaffiate con un impianto di irrigazione a goccia.

Le successive perquisizioni hanno consentito di rinvenire all’interno dell’ovile di proprietà anche 16 cartucce da caccia calibro 12, per la cui detenzione abusiva il giovane è stato deferito in stato di libertà. Le piante estirpate e le munizioni sono state posto sotto sequestro per i successivi accertamenti investigativi. L’arresto è stato convalidato dal Giudice del Tribunale Ordinario di Cagliari che ne ha disposto l’immediata liberazione.

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Fonte: Ogliastra News La Redazione

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Incendio in Francia: la cattedrale di Nantes in fiamme come Notre Dame, aperta inchiesta per incendio doloso: secondo il procuratore Pierre Sennes, tre inneschi sono stati trovati in tre punti diversi all’interno della cattedrale, uno accanto al grande organo, gli altri due ai lati della navata. Dopo ore di lavoro i Vigili del Fuoco hanno domato le fiamme che avrebbero completamente distrutto l’antico organo.

Dal 1862 la cattedrale della cittadina sulla Loira è stata dichiarata monumento storico dal governo francese. La sua navata centrale supera in altezza di vari metri quella di Notre-Dame di Parigi, devastata due anni e mezzo fa da un incendio.

“Dopo Notre-Dame, la cattedrale di Saint-Pierre-et-Saint-Paul, nel cuore de Nantes, è in fiamme. Sosteniamo i nostri vigili del fuoco che si assumono tutti i rischi per salvare questo gioiello gotico della Città dei Duchi (di Bretagna)”, ha scritto il presidente francese Emmanuel Macron su Twitter.

 

 

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Fonte: Ogliastra News La Redazione

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Cos’erano i condaghes? Beh, nientepopodimeno che registri manoscritti in uso nella Sardegna bizantina e giudicale. A dirci di più è Antonio Maccioni nel suo “101perché sulla storia della Sardegna che non puoi non sapere”. Erano redatti in lingua sarda, prevalentemente tra i secoli XI e XIII e contenevano riferimenti alle variazioni patrimoniali di una determinata istituzione scolastica, di una chiesa o di un monastero.

Donazioni di beni demaniali, confini, acquisti, permute, compromessi, transazioni (e molto altro) relativi alle persone coinvolte nella transazione. Di esse, veniva indicato anche il grado di parentela e la posizione giuridica.

Negli scriptoria – che avevano sede nelle sedi diocesane o nei cenobi dell’Isola – venivano, alla presenza del giudice o di un altro funzionario per apporre il sigillo, elaborati i codici. In quel modo, era garantita la correttezza della transazione e della stesura corrispondente.

Quattro sono i condaghes più conosciuti e studiati.

Il condaghe di San Pietro di Silki (XI-XII e pubblicato per la prima volta nel 900); quello di San Michele di Salvenor (contenente un testo in spagnolo del XVI secolo); il condaghe di San Nicola di Trullas (XI-XII secolo e pubblicato nel ‘900, prima metà); il condaghe di Santa Maria di Bonarcado.

Per quanto riguarda quest’ultimo, c’è una curiosità: venne tramandato in unica copia manoscritta. È  custodita a partire dal 1937 presso la Biblioteca Universitaria di Cagliari, ma l’istituzione dovette trattare a lungo, per averla, con gli eredi del barone Matteo Maria Guillot di Alghero, custode di una vastissima collezione di libri e manoscritti avuti in eredità dai fratelli Simon.

 

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Fonte: Ogliastra News Federica Cabras

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L’aquila, si sa, un tempo – e non solo – era sempre in allerta per predare i piccoli agnelli.

Ma in Sardegna, quella che aveva un rituale per ogni cosa del mondo, scacciarle era possibile con una precisa sequenza di parole.

A raccontare questa tradizionale pratica, è Agugliastra (fonte Gal Ogliastra – Antiche Memorie).

La magia, però, per avere effetto doveva essere pronunciata non dal novellino dell’ovile: ad avere questo compito importante, erano uomini anziani saggi e dotati di particolari qualità.

Piedi immersi nell’acqua corrente di un ruscello, fronte al sole nascente: a questo punto, si legavano stretti con l’ausilio di strisce di cuoio, diversi arboscelli e si pronunciava una formula. Paolo Pillonca la raccontò ad Arzana dicendo di averla avuta da uno zio, Pietro Muceli.

Abbìla, abbìla,
a pes tira-tira,
a pes ti pongio a modde.

E ti facas de fodde,
de fodde ‘e orciada.

Bai in ora mala

Aquila, aquila
strascicando i piedi
te li metto a mollo.

Possa tu diventare un fardello,
un fardello d’ortica.

Vai in malora

Solo così il temuto predatore lasciava in pace le greggi.

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Fonte: Ogliastra News Federica Cabras

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Altra leggenda, sempre raccontata da Agugliastra, narra di un conte perfido e brutto che viveva nel castello di Quirra. Be’, forse, in effetti, la sua natura cattiva era strettamente collegata al suo essere, sì, insomma, veramente orrendo. Ma torniamo a noi.

L’amore colpisce quando meno ce ne si accorge e la freccia di Cupido si abbatté su di lui: il conte si innamorò di una giovane ragazza di Perdasdefogu. Nonostante a lei l’uomo non interessasse, quest’ultimo non si perse d’animo e le chiese non di uscire a fare aperitivo o per una passeggiata. No, signori, lui le chiese la mano.

Ma lei non si fece intimorire. «Se riuscirai a venirmi a prendere sotto casa in carrozza io diventerò la tua posa» gli disse, certa di averlo imbrogliato visto che non esisteva una strada e l’unica via praticabile era molto impervia e grossi massi impedivano il cammino nell’ultima parte del tragitto.

Ecco, lui che, oltre ad essere stato dimenticato da Madre Natura era anche estremamente tenace, non si perse d’animo: lui quella fanciulla doveva sposarla a tutti i costi. Mandò uomini a radunare persone dai paesi vicini: in molti risposero vogliosi di vedere incoronato un bel sogno d’amore – meno per la fanciulla, ma questa è un’altra storia. Abitanti di Tertenia, Bari Sardo, Arzana, Lanusei, Villagrande, Osini e Loceri, armati di pochi utensili, riuscirono a spianare il cammino alla carrozza del marchese fino a lei.

Non ha un lieto fine, questa storia: la ragazza, non potendo venire meno alla parola, si uccise lanciandosi nel dirupo sottostante.

Ma il marchese per ricompensa agli uomini che erano stati così generosi da aiutarlo donò terreni del Salto di Quirra fino a Sarrala, ai paesi di Bari Sardo, Arzana, Lanusei, Villagrande, Osini e Loceri, mentre a Tertenia diede dei territori a monte. Ancora oggi, si narra, esiste quella strada spianata nella roccia: viene chiamata Sa scala ‘e sa Contissa.

L’articolo Il Conte di Quirra e la fanciulla di Perdasdefogu: la leggenda (non a lieto fine) de “Sa scala ‘e sa Contissa” proviene da ogliastra.vistanet.it.


Fonte: Ogliastra News Federica Cabras

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Proseguono senza sosta i controlli del SIAN  Servizio Igiene degli Alimenti e della Nutrizione dell’ ATSSARDEGNA-ASSL Cagliari sui mezzi che trasportano alimenti freschi surgelati, controlli intensificati durante il periodo estivo quando le alte temperature mettono ancora più a rischio al deteriorabilità dei cibi. Grazie alla stretta e costante collaborazione tra il Compartimento della Polizia Stradale della Sardegna, Sezione di Cagliari e il Servizio Igiene degli Alimenti e della Nutrizione, sono state infatti rilevate qualche giorno fa gravi irregolarità in un mezzo che trasportava prodotti alimentari freschi e congelati, proveniente da Jerzu.

Gli operatori della polizia stradale hanno ispezionato un furgone con all’interno della sua cella frigo diversi quantitativi di alimenti deperibili surgelati consistenti in diversi chilogrammi di sebadas, gnocchi di patate, culurgiones e ravioli con ricotta.

Immediato l’intervento degli Ispettori del SIAN ASSL CAGLIARI che, insieme agli uomini della Polizia stradale, hanno rilevato negligenza nella conservazione e nel trasporto degli alimenti, in quanto trasportati in promiscuità con i prodotti freschi, con una temperatura al momento della misurazione di 3 gradi e non di – 18° come previsto per la conservazione dei surgelati. Gli alimenti sono stati immediatamente posti sotto sequestro amministrativo per non idoneità al commercio poichè è stata interrotta nella fase di trasporto la catena del freddo. I cibi sono stati quindi assegnati a una associazione di volontariato per scopi di beneficenza, essendo prodotti ancora idonei all’immediato consumo umano.

L’articolo Alimenti surgelati conservati a -3 gradi anziché a -18: sequestrati sebadas, gnocchi e culurgiones provenienti da Jerzu proviene da ogliastra.vistanet.it.


Fonte: Ogliastra News Maria Luisa Porcella Ciusa

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