Il sindaco di Tortolì, Massimo Cannas, ha voluto esprimere con una breve nota una riflessione sui lutti che hanno colpito la città in questi giorni.

Scomparse che hanno reso ancora più triste questo difficile periodo, caratterizzato dall’emergenza Covid. Concittadini che hanno fatto la storia di Tortolì e ha voluto ricordare.

Il pensiero di Cannas è andato anche a tutte le famiglie che hanno vissuto la perdita di un caro, in questi tristi mesi.

Scrive il primo cittadino: “In un clima di attesa e incertezza, a cui il rischio Covid19 ci sta abituando, noto con un velo di tristezza, che questi ultimi due giorni sono stati ancora più malinconici per la nostra comunità che ha perso diverse persone che hanno rappresentato ognuna, con la sua personalità, un pezzo di storia di Tortolì.”

Aggiunge il sindaco: “Il bravo e storico calciatore Gianni Ladu, il poeta Gabriele Comida, il precursore commerciante Salvatore Fisichella e poi signor Masala del ‘Villaggio della cartiera’ sempre tra i giovani atleti: lo sport, la politica e la poesia, la modernità e socialità, gli anni d’oro anche dello sviluppo economico e di quell’industria che difficilmente ritornerà. Esempi e valori che non si sono persi ma che sembrano proseguire e arricchirsi nelle nuove generazioni!”

“Un pensiero infine a tutte le nostre famiglie che hanno perso i loro cari, costrette a vivere questo momento in riservatezza e intimità familiare, a causa dell’emergenza sanitaria.” Conclude Cannas.

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Cagliari, prima notte di coprifuoco: una città deserta, spettrale. Poi dopo le 22, ignoti, violando il coprifuoco previsto dalle misure del Dpcm, si sono recati al Bastione Saint Remy, hanno calato una bandiera tricolore e le hanno dato fuoco.

I tre, all’arrivo della polizia e dei vigili del fuoco si erano già dati alla fuga. Sono partite istantaneamente le indagini da parte della Digos della Questura di Cagliari. Per prima cosa verranno visionati i video delle telecamere presenti in zona.

Come riportato dall’Ansa, il gesto è stato rivendicato e viene indicato come una protesta contro il trattamento della Sardegna come una «colonia» e un invito ai sardi a ribellarsi.

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Si registrano 4 nuovi positivi al Covid-19 a Lanusei, ma sono altrettanti i negativizzati e quindi resta 39 il numero dei contagiati attuali.

A comunicare la notizia è stata l’Amministrazione comunale, poco fa, attraverso una nota ufficiale.

Si legge nel documento: “Si informa la popolazione che il Dipartimento di Igiene Pubblica della ASSL di Lanusei ha comunicato l’esistenza di 4 nuovi casi di positività al Covid-19 a Lanusei. Nella giornata di oggi il Dipartimento di Igiene Pubblica ha inoltre comunicato che per quattro positivi di lungo termine è terminato l’isolamento, lasciando inalterato il computo totale delle persone attualmente positive nella nostra comunità rispetto alla giornata di ieri.”

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Sono stati riscontrasti 8 nuovi positivi al Covid-19 a Lanusei, facendo salire il numero dei contagiati totali a 39.

Questo è quanto ha comunicato poco fa l’Amministrazione comunale, attraverso una nota ufficiale, sottolineando che l’alto numero dei nuovi casi di coronavirus è dovuto soprattutto allo screening di massa effettuato il 2 novembre scorso.

Nell’occasione si erano sottoposti a tampone gli alunni delle scuole elementari e delle medie  locali.

Si legge nella nota: “Si informa la popolazione che il Dipartimento di Igiene Pubblica della ASSL di Lanusei ha comunicato l’esistenza di ulteriori 8 casi di positività al Covid-19 a Lanusei.

Si precisa che il numero di positivi insolitamente alto è dovuto in gran parte allo screening di massa che è stato effettuato nella giornata di lunedì mattina presso le scuole medie per i ragazzi delle scuole elementari e medie che ha perciò permesso di dare un contributo molto importante nella identificazione dei positivi e del relativo tracciamento
Attualmente positivi: 39 (+8 rispetto a ieri)”

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«Il mio dna di sardo e la mia fede non contemplano la paura per atti di questo genere. Ho ripensato alla Parola del Salmo 23: ‘Il Signore è il mio pastore… mi rinfranca, mi guida per il giusto cammino…Se dovessi camminare in una valle oscura, non temerei alcun male, perché egli è con me»

Parla il Presidente Solinas dopo la comparsa della scritta sul marciapiede del Largo Carlo Felice che evidentemente viene considerata una seria minaccia di morte.

«Continuo a lavorare serenamente per il bene della Sardegna e dei sardi in questo difficile frangente dovuto alla pandemia. Simili gesti – commenta il Governatore – non meritano commenti, non mi spaventano e non mi fermano. provo semmai tristezza per l’odio cieco di cui sono capaci i loro autori».

«Nessun cambio di programma nell’agenda della giornata – prosegue Solinas – semmai un impegno ancora maggiore nel proseguire il lavoro quotidiano per costruire una Sardegna migliore e soprattutto tutelare, in questa drammatica emergenza epidemiologica, la salute dei sardi e la tenuta del nostro sistema economico e produttivo».

«Il mio dna di sardo e la mia fede- prosegue il Presidente Solinas – non contemplano la paura per atti di questo genere. Ho ripensato alla Parola del Salmo 23: ‘Il Signore è il mio pastore… mi rinfranca, mi guida per il giusto cammino…Se dovessi camminare in una valle oscura, non temerei alcun male, perché egli è con me’. Resta, invece, commenta il Presidente, una profonda amarezza per i fomentatori d’odio, per i mistificatori che strumentalizzano di continuo ogni cosa, sperando di trarne un vantaggio di parte, con buona pace di tutti: devoti del tanto peggio, tanto meglio».

«Ecco, coloro che non si rendono conto che con il cattivo esempio generano anche reazioni avvelenate come quella odierna, mi rattristano veramente. L’affetto e la vicinanza in queste ore di tanti amici e semplici cittadini, prosegue il Presidente Solinas, mi confortano e mi stimolano ad un impegno ancora maggiore nel dedicare ogni mia energia al miglior avvenire della nostra terra e del nostro Popolo, che continua a dimostrare, soprattutto nei momenti più difficili, i propri valori di fierezza, dignità, sacrificio e impegno per superare le difficoltà. Un pensiero grato e commosso va pertanto – conclude il Presidente Solinas – a loro ed alle tante Istituzioni che hanno voluto confermarmi in queste ore la loro a solidarietà e vicinanza».

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