Avete visto bene: Eddie Murphy e Dan Aykroyd indossano la mascherina. Bisogna stare al passo coi tempi e oggi che la tradizione viene rinnovata e quindi come ogni Natale da oltre 20 anni viene trasmesso il film Una Poltrona per Due, la locandina viene aggiornata.

Non abbiamo idea di chi sia l’ironico autore di questo “Meme”, ma di sicuro spezza un po’ l’amarezza di questo Natale, che tanto passeranno divisi, lontani e magari anche soli. L’ironia è da sempre un’ottima arma per combattere le difficoltà.

E se come ogni cenone la Tv a volume zero sarà sintonizzata sul film che oramai conosciamo a memoria, ci sembrerà strano vedere gente che si assembra, che si parla vicina, che non indossa la mascherina, l’auspicio è, naturalmente che so torni presto alla normalità, saremo ben contenti l’anno prossimo di rivedere ancora una volta Una Poltrona per due, ma questa volta di nuovo tutti insieme a magari di poterci anche abbracciare.

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Fonte: Ogliastra News dalila

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Gli auguri di Natale, arrivano con lo scatto di Mattia Comida, direttamente dalla splendida spiaggia “La Capannina di Arbatax.

Ph: Mattia Comida

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Ph: Mattia Comida

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Fonte: Ogliastra News Roberto Anedda

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Il papà del cantante sardo Valerio Scanu, Tonino, è mancato a causa del Coronavirus. Aveva 64 anni ed era ricoverato al Mater Olbia.

Una notizia molto triste per il cantante maddalenino, che ha salutato il padre con una toccante lettera pubblicata su Facebook.

«Quando tutto è iniziato il mio più grande terrore era proprio che si arrivasse a questo punto – scrive Scanu -. Ho sempre visto mio Babbo come Highlander, la persona più buona ma anche più forte del mondo, l’uomo che in ogni situazione sapeva prendere le redini e gestirla al meglio, anche le più drammatiche. Trovandoci così, senza che lui potesse proteggerci e tutelarci , mi è venuto da pensare “ma queste cose le ha sempre fatte Babbo, non posso, non sono in grado io, ora”. Devo fare dei doverosi ringraziamenti a tutto lo staff medico e infermieristico del Mater Olbia che in questo periodo ha sempre avuto cura di Babbo. Un GRAZIE ai dottori Formicola, Pulzone, Sechi, Piras, Grande, Jovanovic, Oggiano coi quali mi sentivo per i quotidiani aggiornamenti. Siete stati, comunque, i miei grandi Eroi.  Grazie alla mia FAMIGLIA che anche in questa occasione si è dimostrata più grande e solida di quanto non lo sia sempre stata. Questa emergenza sanitaria non aiuta di certo a sopportare questo dolore. So bene che in tanti sareste voluti venire per dare l’ultimo saluto a mio padre ma non posso permettere che altre persone rischino di passare le sue stesse sofferenze. Babbo direbbe e farebbe la stessa cosa. Con grande difficoltà faccio appello alla responsabilità di tutti e vi dispenso dalle visite e dalla partecipazione ai funerali. Beh, Babbo mio, la gratitudine di essere tuoi figli è molto più forte della morte e del dolore che ora ci sta soffocando.  Ti amiamo infinitamente, Valerio Alessandro Sonia».

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Fonte: Ogliastra News Mario Marcis

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La Sardegna custodisce il segreto della pasta più rara del mondo. Si chiama Filindeu, i fili di dio. Solo poche mani esperte ancora riescono a produrre questi delicati e sottili fili intrecciati di semola di grano duro. La nuorese Paola Abraini è una di queste. Circa un anno fa è stata visitata da un inviato della BBC, arrivato sino alla città di Nuoro per carpire i segreti di una lavorazione tanto rara e difficile.

Foto di Eliot Stein

Questa antica tecnica di pastificazione risale ad oltre 300 anni fa. Una tradizione culinaria tipica del nuorese che al giorno d’oggi solo pochissime persone, tutte donne , custodiscono grazie ad una ricetta che si tramanda di generazione in generazione sempre all’interno delle stesse famiglie.

Foto di Eliot Stein

La tecnica di preparazione è particolarmente difficile e laboriosa. La Barilla ha tentato di carpire i segreti di questo manicaretto tutto sardo e il famoso gastronomo Carlo Petrini ne ha fatto un icona dello Slow Food.

Tra le personalità che hanno dovuto arrendersi di fronte alla maestria delle donne sarde nella preparazione di questa difficile pietanza annoveriamo anche il famoso cuoco inglese Jamie Oliver, che dopo 20 anni alle prese con pasta di tutti i tipi non è riuscito a completare la lavorazione dei Filindeu.

La base dei Filindeu è un impasto a base di farina di semola di grano duro, acqua e sale, lavorato con attenzione e calma finché l’esperienza del tatto con le mani non avverte il momento esatto in cui l’impasto è pronto.

All’impasto viene data la forma di un cilindro tirato tra le dita delle mani. Dopo essere stato ripiegato su se stesso, si frazionerà  in tanti finissimi filamenti. Da un pezzo di impasto di un etto si otterranno circa 250 sottilissimi fili.

I fili vengono stesi in tre strati su un canestro circolare di foglie di asfodelo essiccate,  creando una trama a intreccio, dopo di che avviene la fase di essiccazione che rinsalderà tutto creando un vero e proprio reticolato di pasta finissima.

Una volta pronta, la pasta verrà spezzettata in pezzi più piccoli e immersa nel brodo di pecora insaporito con scaglie di formaggio pecorino fresco.

La pietanza viene preparata ritualmente in ottobre, in occasione del pellegrinaggio al santuario di San Francesco di Lula, da offrire ai pellegrini che vi si recano.

Le figlie di Paola Abraini non sono interessate a portare avanti l’antica e laboriosa  tecnica, e tutte le altre donne che conservano quest’arte si contano sulle dita di una mano. In questo modo l’antica ricetta rischia di perdersi. Per ovviare a questo problema Paola ha deciso di non rispettare l’antico patto che vuole la ricetta tramandata di generazione in generazione all’interno della stessa famiglia, insegnando ad altre persone la difficile lavorazione.

Sembra però che non le sia andata bene perché pare che le siano stati negati i fondi per aprire una scuola. La cuoca non si è persa d’animo invitando così gli aspiranti preparatori di Filindeu a casa sua. Gli allievi sono però tutti scappati senza tornare dopo aver visto la difficoltà e la laboriosità di tale preparazione.

Nonostante tutte queste difficoltà il Gambero Rosso l’ha invitata a Roma per filmarla durante la lavorazione della specialità evitando così che le fasi di preparazione vengano dimenticate disperdendo così una sapienza antica irripetibile nella storia e nella cultura sarde.

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Fonte: Ogliastra News Roberto Anedda

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Il Lanusei cala il “pokerissimo” al Lixius contro il Team Nuova Florida, ritornando alla vittoria con il roboante risultato di 5-1.

Tre punti importantissimi per i ragazzi di Greco, che chiudono bene questo 2020, dove non hanno raccolto quanto avrebbero meritato per il gioco espresso.

Una partita dominata dagli ogliastrini a partire dal primo tempo, con la rete di Callegari ad aprire le marcature al 22′ e Attili a mettere a sicuro il risultato con una doppietta,  al 28′ e al 48′ – ad inizio ripresa -.

Sono Bonu al ’68 e Floris al 73′ – su rigore – a portare a cinque reti il vantaggio sulla squadra ospite, che realizza il goal della bandiera all’81’ con De Costanzo che fissa il risultato sul 5-1.

Il Lanusei ritornerà in campo il 6 gennaio del prossimo anno, contro il Gladiator.

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Fonte: Ogliastra News Roberto Anedda

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Una donna di 77anni di nome Rosalba Marceddu di Ussana è scomparsa questa sera verso le ore 18 dall’ospedale Brotzu di Cagliari. Ha abbandonato la stanza dov’era ricoverata senza avvisare il personale sanitario.

La donna è in stato confusionale e al momento della scomparsa indossava una felpa bianca, pantaloni neri e ciabatte.

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Fonte: Ogliastra News Gianmarco Cossu

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Ritrovata Rosalba Marceddu, scomparsa questa sera verso le ore 18 dall’ospedale Brotzu di Cagliari. A darne l’annuncio la figlia Valentina Farris: “Mamma e sana e salva vi ringrazio a tutti per la vostra solidarieta dal profondo del mio cuore”.

La  donna, 77enne, aveva abbandonato la stanza dov’era ricoverata senza avvisare il personale sanitario.

 

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Fonte: Ogliastra News Roberto Anedda

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Covid, crisi nera per gli operatori del turismo in Sardegna. A lanciare l’allarme è Federalberghi: “Gli operatori turistici sardi impegnati proprio in queste settimane nella programmazione della prossima stagione piena di incognite, non hanno ottenuto ancora gli aiuti promessi da chi ha da sempre sbandierato la massima attenzione su questa importante fetta del Pil regionale, quest’anno pesantemente assottigliata” (ANSA).

Federalberghi preoccupata per il bando (R)esisto da 67 milioni, con gli albergatori che chiedono modifiche.

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Fonte: Ogliastra News Gianmarco Cossu

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È stato portato a termine con successo il progetto di Aiuto Alimentare 2020 dell’Anteas Ogliastra.

A causa della pioggia, ieri, la raccolta è stata trasferita nel salone della parrocchia di Sant’Andrea a Tortolì.

Nonostante il tempo piovoso l’affluenza è stata grande.

«La partecipazione dell’associazione della FNP CISL è stata di 70 pacchi di prodotti alimentari di prima necessità. Anche qui ringraziamo la Conad per la grande collaborazione» commentano i volontari di Anteas Ogliastra.

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Fonte: Ogliastra News La Redazione

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«Il mal tempo si avvicinava, dovevo raggiungere i miei amici prima che il vento diventasse troppo forte. Le nostre ricerche in mare erano durate mesi… ora quell’antico vaso andava portato in salvo. Sembrava impossibile, ma ce l’avevamo fatta…». Chiunque sia nato prima del 1990 riconoscerebbe questo spot in un attimo.

Si tratta dello spot dell’Amaro Montenegro passato in televisione negli anni ’90, che raccontava di un gruppo di amici impegnato a recuperare un antico vaso prezioso durante una tempesta a bordo di un aereo. Alla fine dello spot gli amici brindano all’impresa con il famoso liquore prodotto in Emilia dal 1885.

Quello che pochi sanno è che la pubblicità fu girata proprio in Sardegna, in una location davvero suggestiva. Il mare e le scogliere che si vedono sono infatti quelle di Cala Domestica, nel territorio di Buggerru.

Un altro particolare curioso riguarda la colonna sonora: si tratta di un brano basato su un capolavoro assoluto di Ennio Morricone, “Once upon a time” (“C’era una volta in America”).

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Fonte: Ogliastra News La Redazione

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