Nicola Pilia, 27 anni, è un personal trainer specializzato di Ulassai. Dopo aver terminato il suo percorso di studi nella facoltà di Scienze motorie e sportive, culminato con una laurea in attività motorie preventive e adattate, ha deciso di aprire una palestra nel cuore di Osini, ad oggi chiusa a causa delle normative anti Covid. In questo periodo particolare, ci darà dei consigli utili per continuare a mantenersi in forma, in attesa della riapertura delle palestre.
Quella legata al fitness è una delle categorie maggiormente colpite dalle restrizioni. Anche tu, come purtroppo tanti altri, hai dovuto chiudere la tua palestra. Cosa pensi a riguardo?
Personalmente ritengo che la situazione, per tutte le attività, compresa la mia, è stata gestita male sin dall’inizio. La nostra categoria è passata in secondo piano sin da subito. Infatti dopo il primo lockdown abbiamo potuto riaprire le palestre, adeguandoci ai nuovi protocolli, investendo su tutte le precauzioni per garantire sicurezza a noi e ai nostri clienti, ma questo non è servito. Si poteva evitare la seconda chiusura, permettendoci di lavorare in sicurezza, come permesso a bar, ristoranti e altre categorie: ingressi controllati, distanza sociale, orari ridotti, igienizzazione di macchinari e strumenti.
In questo scenario infelice per molti personal trainer, sportivi e atleti, in tantissimi hanno però riposto le loro speranze nelle lezioni online o nei tutorial di esercizi “home made”. Pensi che la pandemia sia stata un’occasione per trovare nuove opportunità? Tu hai mai pensato a queste modalità?
Si sono aperte tantissime possibilità di marketing e di vendita alternativi, ma per quanto mi riguarda ho voluto evitare il coaching online. Penso che il rapporto che si crea tra allenatore e allievo, durante un allenamento in palestra, non sia paragonabile alle lezioni tenute dietro ad uno schermo. Ammiro chi è riuscito a creare nuove possibilità e ha contribuito ad evitare la sedentarietà, ma resto comunque dell’idea che un allenamento a casa non può darti lo stesso bagaglio umano e fisico dell’allenamento svolto sotto la supervisione di un personal trainer in una palestra.
In attesa della riapertura delle palestre, puoi consigliare degli esercizi da svolgere a casa per chi desidera mantenersi in forma?
Non posso consigliare degli esercizi specifici, perché ogni corpo ha le sue peculiarità e non esistono esercizi universali. Un consiglio che posso dare è quello di approfittare della natura, dei nostri bellissimi panorami, per fare delle lunghe passeggiate, sempre se il tempo lo permette. La corsa o la camminata vanno sempre seguite da 15/20 minuti di stretching. Per mantenersi in salute bisogna sfruttare tutto quello che la quotidianità offre: fare le scale, trasportare casse d’acqua, e continuare in casa gli esercizi spiegati dal personal trainer. La parola chiave per evitare la sedentarietà è semplicemente “muoversi”.
Quali sono per te i vantaggi di un allenamento? E di una sana alimentazione?
L’allenamento e una sana alimentazione devono sempre andare di pari passo. Per allenarsi in sicurezza e ridurre al minimo possibilità di infortuni è necessario essere seguiti da personal trainer qualificati, come per l’alimentazione è doveroso affidarsi a specialisti nel campo. Sui vantaggi dell’allenamento e di una corretta alimentazione ci si potrebbe scrivere un romanzo, tuttavia, ciò che per me ha più importanza è sicuramente il fatto che il connubio di questi due elementi sia la chiave per la prevenzione di malattie cardiovascolari, del diabete, dell’obesità. Tantissimi studi scientifici hanno, inoltre, dimostrato che fare sport e mangiare sano combattono notevolmente l’ansia e la depressione.
Mente e corpo sono strettamente connessi. Un consiglio motivazionale?
Lo sport ha tantissime sfaccettature: ti fa gioire, piangere, sudare, soffrire. Ma ciò che accomuna tutti gli sport è che il successo è sempre legato all’impegno che uno mette in quello che fa. La sfida più importante è sempre con sé stessi, perché se vuoi avere di più devi lavorare di più. A noi sportivi non piace perdere, quindi il consiglio motivazionale, forse più utile, è quello di non accontentarsi mai, perché accontentarsi è il primo passo verso la sconfitta.
Un auspicio per la fine della pandemia?
Auguro a tutti, in particolare a tutti i miei colleghi e al settore in cui lavoro, di tenere duro e sfruttare questo periodo difficile per trovare nuovi stimoli, nuove idee e di continuare a credere nel lavoro che facciamo perché il mondo ha bisogno di più sport, più salute e meno “frullati dimagranti”.
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Fonte: Ogliastra News
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