Il pronunciamento del presidente del Tribunale amministrativo della Sardegna in merito al ricorso della Regione per il declassamento in zona arancione – depositato ieri – è atteso entro lunedì.

L’avvocatura ha chiesto un decreto cautelare “inaudita altera parte” e  quindi questo comporta, che il pronunciamento con decreto presidenziale sarà immediato – come riporta ANSA -.

Si ipotizza che il presidente del tribunale abbia già chiesto all’avvocatura dello Stato di presentare delle brevi osservazioni. Difficile un pronunciamento di domenica –  non frequente – e quindi molto probabile che arrivi per il 1° febbraio.

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Fonte: Ogliastra News Roberto Anedda

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«Il presidente della Repubblica Sergio Mattarella ha ricevuto il presidente della Camera Roberto Fico e gli ha affidato il compito di verificare la possibilità di una maggioranza politica partendo dai gruppi parlamentari della maggioranza precedente» Questo il messaggio del presidente Mattarella letto al Quirinale dal suo assistente dopo l’incontro con Fico.

Entro la giornata di martedì il presidente della Camera dovrà riferire al Capo dello Stato, come da lui espressamente richiesto.

Il presidente della Camera Roberto Fico era stato convocato al Quirinale alle 19.30 dal presidente della Repubblica Sergio Mattarella ed ora dovrà portare avanti il mandato esplorativo affidatogli.

«È doveroso dar vita presto a un governo con un adeguato sostegno parlamentare in un momento così decisivo – ha detto Mattarella al termine delle consultazioni –  È emersa la prospettiva di una maggioranza politica composta a partire dai gruppi che sostenevano il governo precedente».

«Questa possibilità va doverosamente verificata – ha concluso il capo dello Stato – Adotterò a brevissimo un’iniziativa».

Fico ha poi rilasciato una dichiarazione: «Ringrazio il presidente per la fiducia accordata per il mandato esplorativo affidatomi. Nei prossimi giorni mi confronterò con gli esponenti di queste forze politiche. Il momento è molto delicato e dobbiamo affrontarlo con grande responsabilità».

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Fonte: Ogliastra News La Redazione

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«Una decisione ingiusta, che stride sia con i dati che con il buon senso». Così Ugo Cappellacci, deputato e coordinatore regionale di Forza Italia, interviene sulla decisione del Governo di lasciare l’isola in regime di zona arancione.

«Sia l’indice dei contagi – prosegue Cappellacci- che la situazione delle terapie intensive deponevano a favore di un ritorno al colore giallo e probabilmente non sono mai stati ‘da arancione’. La nostra isola subisce una decisione calata dall’alto, che causa gravissime conseguenze su un’economia già arrivata allo stremo. L’unica ricetta del Governo, o di quel che rimane di esso, è solo la proroga delle chiusure, che non richiede nessuna capacità organizzativa. Laddove invece è necessario pianificare, studiare e decidere i reduci della maggioranza di Conte accumulano solo ritardi: dalle mascherine ai ristori, dalle terapie intensive alle assunzioni dei medici, per arrivare fino ad una campagna vaccinale che procede a passo di lumaca».

«Così non si può continuare: occorrono la forza, il coraggio e la competenza – ha concluso Cappellacci- per aiutare l’Italia a reggere e a rialzarsi nel dopo pandemia».

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Fonte: Ogliastra News La Redazione

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«Difendiamo i legittimi interessi e i diritti della Sardegna contro un provvedimento immotivato, che danneggia gravemente il nostro tessuto economico e produttivo affliggendo la Sardegna con un nuovo insopportabile atto di prevaricazione». Il Presidente della Regione Christian Solinas accompagna con un duro commento politico il deposito del ricorso presentato al Tar Sardegna, contro il provvedimento con il quale oggi il Ministro della Salute ha confermato la qualificazione della Sardegna come “zona arancione”.

«Dietro questi colori – ricorda il Presidente – ci sono persone, attività economiche e produttive. Oggi tutti gli indicatori consentono di mantenere la Sardegna in zona gialla, permettendo al nostro sistema economico e produttivo, già duramente provato dal perdurare della pandemia, di continuare il proprio lavoro. Tuteliamo dunque le ragioni e i diritti della Sardegna. La collocazione in arancione, prosegue il Presidente Solinas, appare immotivata, e nemmeno è possibile individuare con certezza a quali dati si sia fatto riferimento per adottarla. I dati da noi trasmessi dopo essere stati tardivamente avvisati dal Ministero, prosegue, quelli pubblicati da Agenas e il confronto con gli indicatori di altre regioni in zona gialla, confermano l’ingiustizia del provvedimento adottato, tanto più che sono stati attivati numerosi nuovi posti in terapia intensiva e l’indicatore RT non è mai stato tale da giustificare la collocazione in arancione».

«Non vi è alcun sovraccarico dei servizi assistenziali. L’ultimo rapporto Gimbe, pubblicato ieri, conferma una situazione pienamente sotto controllo e in continuo miglioramento – prosegue Solinas -. Il Ministro della Salute, con l’ordinanza impugnata, ha quindi stabilito sussistesse la necessità e l’urgenza di collocare la Regione Sardegna in zona “arancione” e vi ha dato corso senza che in merito l’Amministrazione abbia potuto concretamente esprimersi o apportare i propri elementi di valutazione (che certo avrebbero consentito di pervenire a conclusioni differenti), applicando un D.P.C.M. pubblicato il venerdì della stessa settimana cui si riferivano i dati presi in considerazione».

La Regione, ritenendo tale decisione ingiusta e ingiustificata, ha chiesto, con spirito di leale collaborazione, che il provvedimento venisse modificato, in ragione delle non corrette modalità di adozione del provvedimento e dell’insussistenza dei presupposti per l’applicazione delle misure in esso previste, ma senza esito.

Ciò sebbene l’art. 2, comma 3, del D.P.C.M. 14.1.2021, attribuisca al Ministro della Salute il compito di aggiornare
l’ordinanza adottata, a seguito di verifica settimanale del permanere dei presupposti che ne hanno giustificato l’adozione. Il Ministro non ha ritenuto di provvedere in tal senso e, dopo ore di discussione con gli organi tecnici sulle misure da adottare, alle 19 di oggi ha deciso di tenere la Sardegna in zona arancione.

La Lombardia, invece, nel giro di due settimane ha fatto il doppio salto dalla zona rossa a quella arancione a riprova dell’ampia discrezionalità del Ministro in materia. La Regione Sardegna si vede quindi costretta a chiedere l’annullamento dell’ordinanza impugnata all’intestato Tar, con richiesta di urgenza e di intervento immediato inaudita altera parte.

Richiesta motivata dal fatto che il procedimento ministeriale di rivisitazione della tipologia di colore da attribuire ha una cadenza settimanale, con la logica conseguenza che essendo decorsa la giornata di oggi senza comunicazione di rettifiche e/o cambiamenti, la Sardegna sarà obbligata ad almeno un’altra settimana forzata di chiusura “arancione” con grave ed irreparabile danno per l’intera collettività regionale.

In diritto ciò che si contesta è il mancato coinvolgimento della Regione Sardegna, il difetto di istruttoria nel non prendere in esame i nuovi riscontri inviati sulle terapie intensive effettivamente occupate nelle settimane monitorate (in numero inferiore alla soglia minima richiesta) oltreché l’apertura di nuovi 30 posti in terapia intensiva.

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Fonte: Ogliastra News La Redazione

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Da lunedì 1 febbraio Alfonso Polverino, 56 anni, sarà il nuovo questore di Nuoro,  come vice capo della Squadra Mobile e come dirigente del nucleo prevenzione crimine Sardegna.

Prende il posto di Massimo Colucci, 62 anni andato in pensione per raggiunti limiti di età.

Torna nel capoluogo barbaricino, dove era già stato agli inizi della carriera.

 

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Fonte: Ogliastra News La Redazione

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Nicola Pilia, 27 anni, è un personal trainer specializzato di Ulassai. Dopo aver terminato il suo percorso di studi nella facoltà di Scienze motorie e sportive, culminato con una laurea in attività motorie preventive e adattate, ha deciso di aprire una palestra nel cuore di Osini, ad oggi chiusa a causa delle normative anti Covid. In questo periodo particolare, ci darà dei consigli utili per continuare a mantenersi in forma, in attesa della riapertura delle palestre.

 

Quella legata al fitness è una delle categorie maggiormente colpite dalle restrizioni. Anche tu, come purtroppo tanti altri, hai dovuto chiudere la tua palestra. Cosa pensi a riguardo? 

Personalmente ritengo che la situazione, per tutte le attività, compresa la mia, è stata gestita male sin dall’inizio. La nostra categoria è passata in secondo piano sin da subito. Infatti dopo il primo lockdown abbiamo potuto riaprire le palestre, adeguandoci ai nuovi protocolli, investendo su tutte le precauzioni per garantire sicurezza a noi e ai nostri clienti, ma questo non è servito. Si poteva evitare la seconda chiusura, permettendoci di lavorare in sicurezza, come permesso a bar, ristoranti e altre categorie: ingressi controllati, distanza sociale, orari ridotti, igienizzazione di macchinari e strumenti. 

 

In questo scenario infelice per molti personal trainer, sportivi e atleti, in tantissimi hanno però riposto le loro speranze nelle lezioni online o nei tutorial di esercizi “home made”. Pensi che la pandemia sia stata un’occasione per trovare nuove opportunità? Tu hai mai pensato a queste modalità?

Si sono aperte tantissime possibilità di marketing e di vendita alternativi, ma per quanto mi riguarda ho voluto evitare il coaching online. Penso che il rapporto che si crea tra allenatore e allievo, durante un allenamento in palestra, non sia paragonabile alle lezioni tenute dietro ad uno schermo. Ammiro chi è riuscito a creare nuove possibilità e ha contribuito ad evitare la sedentarietà, ma resto comunque dell’idea che un allenamento a casa non può darti lo stesso bagaglio umano e fisico dell’allenamento svolto sotto la supervisione di un personal trainer in una palestra. 

 

In attesa della riapertura delle palestre, puoi consigliare degli esercizi da svolgere a casa per chi desidera mantenersi in forma?

Non posso consigliare degli esercizi specifici, perché ogni corpo ha le sue peculiarità e non esistono esercizi universali. Un consiglio che posso dare è quello di approfittare della natura, dei nostri bellissimi panorami, per fare delle lunghe passeggiate, sempre se il tempo lo permette. La corsa o la camminata vanno sempre seguite da 15/20 minuti di stretching. Per mantenersi in salute bisogna sfruttare tutto quello che la quotidianità offre: fare le scale, trasportare casse d’acqua, e continuare in casa gli esercizi spiegati dal personal trainer. La parola chiave per evitare la sedentarietà è semplicemente “muoversi”.

 

Quali sono per te i vantaggi di un allenamento? E di una sana alimentazione?

L’allenamento e una sana alimentazione devono sempre andare di pari passo. Per allenarsi in sicurezza e ridurre al minimo possibilità di infortuni è necessario essere seguiti da personal trainer qualificati, come per l’alimentazione è doveroso affidarsi a specialisti nel campo. Sui vantaggi dell’allenamento e di una corretta alimentazione ci si potrebbe scrivere un romanzo, tuttavia, ciò che per me ha più importanza è sicuramente il fatto che il connubio di questi due elementi sia la chiave per la prevenzione di malattie cardiovascolari, del diabete, dell’obesità. Tantissimi studi scientifici hanno, inoltre, dimostrato che fare sport e mangiare sano combattono notevolmente l’ansia e la depressione. 

Mente e corpo sono strettamente connessi. Un consiglio motivazionale?

Lo sport ha tantissime sfaccettature: ti fa gioire, piangere, sudare, soffrire. Ma ciò che accomuna tutti gli sport è che il successo è sempre legato all’impegno che uno mette in quello che fa. La sfida più importante è sempre con sé stessi, perché se vuoi avere di più devi lavorare di più. A noi sportivi non piace perdere, quindi il consiglio motivazionale, forse più utile, è quello di non accontentarsi mai, perché accontentarsi è il primo passo verso la sconfitta.

Un auspicio per la fine della pandemia?

Auguro a tutti, in particolare a tutti i miei colleghi e al settore in cui lavoro, di tenere duro e sfruttare questo periodo difficile per trovare nuovi stimoli, nuove idee e di continuare a credere nel lavoro che facciamo perché il mondo ha bisogno di più sport, più salute e meno “frullati dimagranti”.

 

L’articolo Mantenersi in forma in attesa della riapertura delle palestre: intervista al personal trainer ogliastrino Nicola Pilia proviene da ogliastra.vistanet.it.


Fonte: Ogliastra News La Redazione

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Nell’istantanea scattata dall’ultimo monitoraggio della Fondazione Gimbe, la Sardegna è fra le poche Regioni ad aver registrato un miglioramento su tutti gli indicatori rispetto alla settimana precedente.

Lo dichiara il Presidente della Regione, Christian Solinas, commentando i risultati del monitoraggio settimanale pubblicato oggi dall’istituto scientifico.

Particolarmente significativo il dato sui ricoveri – prosegue il Presidente – sia in area medica, sia in terapia intensiva, dove i tassi d’occupazione sono rispettivamente al 28% e 22%, ben al di sotto delle soglie di saturazione e sensibilmente inferiori alla media nazionale, per la quale gli stessi indici si assestano al 34% e 28%”.

Per ciò che riguarda gli altri indicatori che la Fondazione esamina, sottolinea il Presidente Solinas, il rapporto tra positivi e casi testati per la nostra Isola è al 7,2%, solo l’Abruzzo, con il 4% registra un valore inferiore, mentre la media italiana è pari al doppio. Bene anche i casi testati per 100mila abitanti, 1.166 contro una media nazionale di 925, a ulteriore dimostrazione della nostra capacità di testare la popolazione, mentre l’incremento dei casi segna un lieve rallentamento.

L’evidenza di questi dati, conclude il Presidente Solinas, conferma la solidita’ della nostra richiesta, avanzata ieri con una mia lettera al Ministro della Salute, che la Sardegna sia immediatamente riqualificata come regione gialla.

L’articolo Rapporto Gimbe, Solinas: “La Sardegna migliora in tutti gli indicatori, i dati sostengono ritorno a zona gialla” proviene da ogliastra.vistanet.it.


Fonte: Ogliastra News La Redazione

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Oltre sei milioni di euro annui dal 2021 per le retribuzioni di 60 nuove unità aggiuntive di personale tra uffici della presidenza e degli assessorati regionali – ANSA – .

Sono i costi del disegno di legge sulla riorganizzazione della presidenza della Regione contenuti nella relazione finanziaria su cui oggi dovrebbe esprimere il parere la commissione Bilancio del Consiglio regionale (ANSA).

L’articolo Giunta regionale, oltre 6mln di euro per nuovo staff: il disegno di legge proviene da ogliastra.vistanet.it.


Fonte: Ogliastra News Gianmarco Cossu

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Nell’immane tragedia dell’Olocausto, che sembra così lontana dai confini della Sardegna, esistono storie intimamente legate all’isola che arrivano, solenni e dolorose, dalle fabbriche di morte dei campi di concentramento.

In tutto furono migliaia i sardi che conobbero la barbarie della deportazione nei lager nazisti. Si stima furono più di 12mila, quasi tutti militari, imprigionati dai tedeschi per essersi rifiutati di entrare a far parte delle milizie della Repubblica sociale di Salò. A questi vanno aggiunti altri 250-300 civili, deportati per motivi politici o razziali.

La storia nella storia che vi vogliamo raccontare riguarda quella degli ebrei sardi, per la precisione di tre donne sarde di religione ebraica, Elisa Fargion, Vittoria Mariani e Zaira Coen Righi.

Come riporta lo storico Francesco Casula, Elisa Fargion nacque a Cagliari nel 1881. Fu arrestata insieme al marito a Ferrara nel 1944 e morì nelle camere a gas di Auschwitz-Birkenau. Vittoria Mariani, nata a Porto Torres nel 1904, fu arrestata al confine con la Svizzera nel 1944 e riuscì miracolosamente a salvarsi dal campo di concentramento di Bergen Belsen dove fu deportata insieme ai familiari.

Ben più documentata è la storia di Zaira Coen Righi, professoressa del liceo Azuni di Sassari. Sposata con l’ingegnere sassarese Ignazio Righi, in seguito alle leggi razziali fu estromessa dall’insegnamento. Si trasferì poi a Firenze da dove fu deportata prima a Fassoli e poi ad Auschwitz. Qui morì nel 1944 nelle camere a gas.

L’articolo Lo sapevate? C’erano tre donne sarde tra gli ebrei deportati nei campi di concentramento proviene da ogliastra.vistanet.it.


Fonte: Ogliastra News Mario Marcis

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L’Azienda di rilievo nazionale e alta specializzazione (Arnas) ‘G. Brotzu’ ha azzerato la lista d’attesa per le Tac programmate nei follow-up dei pazienti assistiti nei reparti di Oncoematologia e Oncologia medica dell’ospedale Businco.

Un traguardo reso possibile dal piano d’abbattimento avviato il 16 dicembre, che ha portato, in circa 40 giorni, all’esecuzione di 215 Tac ‘total body’, per un equivalente complessivo di oltre mille segmenti Tac effettuati per attività di controllo. “Un risultato di grande importanza, raggiunto nonostante l’emergenza Covid sia ancora in corso e grazie all’abnegazione degli operatori sanitari e a un forte impegno organizzativo che non si è fermato nemmeno sotto le festività”, dichiara il presidente della Regione, Christian Solinas.

“La pandemia – prosegue il presidente – non ci fa dimenticare chi soffre a causa di altre patologie e la nostra attenzione per le persone più fragili è totale. Per i pazienti oncologici le visite di controllo periodiche rappresentano uno strumento irrinunciabile per la stadiazione della malattia e la valutazione dei percorsi terapeutici e della loro efficacia, che per il nostro sistema sanitario si traduce in un aumento delle possibilità di salvare vite umane”.

Il piano messo in campo ha consentito di incidere radicalmente su una lista che da circa tre anni pesava sui tempi d’attesa dei follow-up, attraverso la riorganizzazione e rimodulazione delle risorse, prestazioni svolte anche nei giorni prefestivi e il supporto della Tac dell’ospedale A. Cao (Microcitemico), resa accessibile ai pazienti oncologici attraverso percorsi dedicati, in totale sicurezza.

“L’abbattimento delle liste d’attesa – dichiara l’assessore regionale della Sanità, Mario Nieddu – è una nostra priorità da prima che la pandemia arrivasse nell’Isola. Il risultato ottenuto al Brotzu, sui tempi per l’esecuzione delle Tac nei controlli periodici dei pazienti oncologici, testimonia la forte attenzione su questo tema”.

In totale sono circa 100mila le prestazioni di radiologia diagnostica che ogni anno vengono eseguite nelle strutture sanitarie dell’Arnas. “A febbraio – fa sapere l’assessore – l’azienda ad alta specializzazione avvierà un nuovo programma che punterà all’azzeramento delle liste per gli esami del comparto diagnostico della senologia, con l’esecuzione di 900 prestazioni, tra mammografie ed ecografie mammarie nell’arco di quattro/sei settimane. Esami indispensabile per la prevenzione e la diagnosi precoce dei tumori”. (vm)

L’articolo Ospedale Brotzu, azzerata lista d’attesa Tac per pazienti oncologici. Solinas: “Mai dimenticati quelli che soffrono di varie patologia” proviene da ogliastra.vistanet.it.


Fonte: Ogliastra News Gianmarco Cossu

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