Pronti per una nuova sfida, è iniziato il conto alla rovescia, la tanto attesa gara di Loceri, organizzata dall’ Ogliastra Racing valevole per il Trofeo d’Italia Slalom Centro – Nord e per la Coppa Italia 2^ Zona, vedrà impegnati, lungo i suoi 1130 metri senza ostacoli, un nutrito gruppo di piloti che aspireranno al podio della 4^ edizione.

88 gli iscritti che incideranno il loro nome tra i cultori della specialità a dimostrazione del crescente affetto degli sportivi pronti ad accendere di passione e colori la manifestazione che si disputerà questo fine settimana.

Tra gli iscritti anche alcuni tra i nomi più altisonanti del rallismo isolano che a bordo di macchine altamente performanti, saranno presenti allo Slalom di Loceri per allenare i loro riflessi in vista delle prossime gare in calendario.

Itinerario e quartier generale: il 4° Slalom di Loceri avrà come partenza la Via Roma all’intersezione con la via Funtana Eccia e arrivo della gara previsto al km 4,910. L’aula consiliare del Comune di Loceri sarà la sede degli accreditamenti per piloti e meccanici durante la giornata di sabato 29 maggio 2021. Verifiche tecniche a campione e team dotati di braccialetti per accedere al parco assistenza sono alcune delle nuove disposizioni previste dal protocollo Aci.

 

Tante le novità per questa edizione targata 2021 che continua la sua celebratissima storia e che ha visto gareggiare alcuni dei migliori piloti isolani a bordo delle vetture più competitive e creative. Lo scorso anno la pandemia ha fermato lo sport ma non la loro voglia di ricominciare, quest’anno la scuderia sta preparando una gara che consolida la propria fama e punta ad eccellere, oltre che nei valori sportivi, nella sicurezza.

“Si tratta di una delle manifestazioni di punta che si conferma grazie al successo di pubblico delle passate edizioni e alla sensibilità dell’Ogliastra Racing nel rispetto della tradizione della corsa di cui lo slalom porta il leggendario nome – afferma il sindaco di Loceri Gianfranco Lecca – Tutto è stato pensato per regalare sport e spettacolo e anche questa nuova edizione va in questa direzione; sarà una gara per il territorio e del territorio che la ospita. Sport, accoglienza e turismo sono le parole d’ordine di un lavoro che speriamo possa ripetersi nel tempo. Seppure con le restrizioni dettate dalla pandemia il valore aggiunto è quello di un appuntamento agonistico e mediatico di grande valore che si prospetta ad altissimo livello”.

“La macchina organizzativa lavora a pieno regime per proporre un evento di grande risonanza e di grande sport – fanno sapere dall’Ogliastra Racing – anche se accenderemo i motori di un evento a porte chiuse, chiediamo agli ospiti di evitare gli assembramenti in particolare alla partenza e sfruttare la possibilità di assistere in sicurezza con la diretta Facebook e per chi può, anche dai balconi delle case”.

“La grande passione per lo Slalom si miscela con la solidarietà – ricorda con affetto Fabrizio Seoni presidente dell’Ogliastra Racing – la 4^ edizione lega il suo nome il nostro amico Sergio Murru, con l’istituzione del trofeo che porta il suo nome e i valori che lui ci ha trasmesso. Il premio che sarà assegnato al pilota esordiente primo arrivato, sarà il simbolo dell’energia, dell’intraprendenza e del coraggio che Sergio ci ha sempre comunicato. In questo momento delicato in cui sentiamo particolarmente la sua mancanza, celebriamo ciò che di lui vive ancora e che alimenta i nostri valori sportivi”.

OMP, Silvio Boi Auto e Sergio Murru sono gli sponsor obbligatori che stanno accompagnano gli sforzi dell’organizzazione.

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Fonte: Ogliastra News Roberto Anedda

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Il 27 maggio 1969 le autorità affissero alle mura della città di Orgosolo dei manifesti. Si trattava di un divieto, rivolto ai pastori che operavano nel borgo di Pratobello, affinché spostassero altrove i propri capi di bestiame per i due mesi successivi, data la futura installazione nella zona di un poligono di tiro. Un provvedimento “temporaneo”, secondo quanto riportato dagli avvisi della Brigata Trieste, ma che si temeva potesse addirittura divenire permanente.

Il progetto era nell’aria già da aprile, ma nulla di fatto c’era stato prima di quella mattina. Il 9 giugno in 3.500, fra pastori e loro compaesani, diedero il via alla mobilitazione, e il 19 – facendo seguito a quanto deciso durante l’assemblea di piazza Patteri del giorno precedente – iniziò l’occupazione pacifica di Pratobello.

Nessuna reazione venne dall’esercito, e dopo soltanto pochi giorni l’area fu restituita ai suoi pastori. La rivolta di Pratobello è considerata l’inizio della lotta antimilitarista sarda, e segnò anche la prima vittoria in tal senso. Nel contesto della rivolta nacque il fenomeno del muralismo di Orgosolo, ancora oggi elemento caratteristico del paese barbaricino. Una di queste installazioni riporta il pensiero di Emilio Lussu a proposito della mobilitazione, verso la quale espresse una forte solidarietà, accompagnata dal dispiace per uno stato di salute precario che gli impedì di prendervi parte.

 

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Fonte: Ogliastra News La Redazione

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«Un momento importante non solo per la Sardegna, ma anche nella storia dei traffici commerciali che solcano da millenni il Mare Nostrum. Si tratta di una tappa fondamentale per la realizzazione del processo di transizione ecologica della Sardegna».

Lo ha detto il Presidente della Regione Christian Solinas che ha presieduto la cerimonia di ormeggio della prima nave carica di gnl, nel porto di Oristano.

«L’approdo del Tanker è il primo tangibile passo della strategia di sviluppo energetico della giunta regionale, che ha un duplice obiettivo: abbassare le tariffe energetiche dei sardi e colmare il gap infrastrutturale in ottica pienamente green», ha detto il Presidente Solinas.

«Questa giornata – ha sottolineato – segna l’avvio della realizzazione concreta di uno dei miei principali obiettivi, primo tangibile passo del progetto di sviluppo energetico sostenibile per colmare il gap infrastrutturale che separa la Sardegna dal resto del Paese e restituire alla nostra Isola una competitività energetica pari a quella delle regioni continentali. Il progetto è parte della strategia energetica della Regione, che ha l’obiettivo di porre la Sardegna sulla strada della neutralità climatica e conseguentemente della totale decarbonizzazione entro il 2050. È il frutto di un accordo con la società Britannica Avenir LNG per la fornitura di Gas GNL per mezzo del terminale navale di rigassificazione “Avenir Accolade” che, di fatto, fungerà da rigassificatore offshore».

La nave gasiera ha consegnato oggi il primo carico di GNL al terminale HIGAS al porto di Oristano, con un volume del carico di circa 7.000 metri cubi. Il GNL ha caratteristiche di economicità nei costi, potere calorifico con ridotto impatto ambientale e versatilità nei molteplici utilizzi: si presta all’uso industriale e all’autotrazione, ma è adattabile anche agli impianti domestici. Inoltre, è fondamentale per la capacità di riduzione media del 25 % delle emissioni di Co2 in atmosfera rispetto ai combustibili tradizionali derivati dal petrolio; pertanto si ha un sensibile abbattimento di polveri sottili e di altre sostanze nocive o inquinanti dell’aria.

«La Sardegna – ha sottolineato il Presidente Solinas – sta attraversando una fase di sviluppo energetico particolarmente delicata. Il Piano di metanizzazione della Regione si inserisce tra gli obiettivi primari del programma di questa Giunta. Fin dal nostro insediamento, ha detto, abbiamo lavorato all’implementazione delle infrastrutture energetiche dell’Isola a favore di una progressiva decarbonizzazione del territorio. Non guardiamo al gas solo come obiettivo, ma anche come forma di transizione verso l’idrogeno. Non si può più tollerare una discriminazione che porta i Sardi a pagare l’energia il 30-35 per cento in più. Oggi la Sardegna ha fatto un effettivo passo in avanti verso la decarbonizzazione dell’isola entro i termini prestabiliti al 2050, – ha detto ancora il Presidente Solinas – creando un virtuale ma consistente ponte di transizione verso lo stop definitivo all’utilizzo del carbone, in perfetta armonia con i principali obiettivi del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza in materia di transizione ecologica. Nonostante la nostra Isola sconti la presenza sul proprio territorio di 2 delle prime 3 aziende “energivore” del Paese, nei settori petrolchimico e metallurgico, il processo di metanizzazione impatterà in maniera significativa sul piano industriale delle grandi industrie. È un passo verso il superamento di varie circostanze che in passato hanno determinato la chiusura di poli industriali per via di costi energetici non più sostenibili«.

«Anche il deposito costiero di Gnl di Santa Giusta, ha concluso il Presidente Solinas, entra sul mercato dopo un mese dall’avvio dell’esercizio provvisorio durante il quale sono stati condotti gli ultimi test».

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Fonte: Ogliastra News Mario Marcis

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Piccoli, soli e abbandonati: 6 fratellini gettati come rifiuti in mezzo alla campagna. Ma qualcuno per fortuna non si è girato dall’altra parte e li ha segnalati: e le instancabili volontarie del rifugio di Gonnosfanadiga, Amici degli Animali, sono corse in loro soccorso.

Ora i piccoli si trovano al sicuro, curati e coccolati ma nella struttura sono ospitati circa 250 cani, una situazione al limite. Nessuna sovvenzione pubblica, solo il buon cuore delle persone e l’immenso impegno della responsabile Caterina Uccheddu, della figlia Valeria e dell’esercito di coraggiose volontarie per portare avanti il rifugio, ogni giorno dalle 6 del mattino e fino a notte tarda.

I cuccioli ora cercano una casa, per info su di loro o sugli altri cani presenti nel rifugio: www.amicideglianimali.net – 348 6995817.

 

 

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Fonte: Ogliastra News Maria Luisa Porcella Ciusa

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Il leghista replica alla decisione del rettore dell’Università di Bari che prevede il 30% di tasse in meno per le iscrizioni delle studentesse, volta a facilitare le donne nell’intraprendere percorsi di studi e carriere altrimenti quasi totalmente appannaggio maschile. “È naturale che i maschi siano più appassionati a discipline tecniche, tipo ingegneria mineraria per esempio, mentre le femmine abbiano una maggiore propensione per materie legate all’accudimento, come per esempio ostetricia”.

La risposta del senatore sta facendo molto discutere. Ecco il post completo.

“L’università di Bari spinge per far iscrivere ragazze a corsi di laurea tipicamente frequentati in prevalenza dai ragazzi. È naturale che i maschi siano più appassionati a discipline tecniche, tipo ingegneria mineraria per esempio, mentre le femmine abbiano una maggiore propensione per materie legate all’accudimento, come per esempio ostetricia. Questo però non sta bene ai cultori del Gender, secondo i quali ci devono essere il 50% di donne nelle miniere e il 50% di uomini a fare puericultura. Ovviamente ognuno è libero, e ci sono le sacrosante eccezioni, ma è naturale che le ragazze siano portate verso alcune professioni e i ragazzi verso altre. Imporre ai maschi di pagare più delle femmine per orientare la libera scelta di un percorso universitario è un modo di fare ideologico, finalizzato a manipolare le persone e la società. La cosa divertente è che proprio sulla base della stessa ideologia Gender, orgogliosamente propugnata dal Ddl Zan, agli studenti maschi basterà autopercepirsi come femmine per i pochi minuti necessari all’atto dell’iscrizione per poter beneficiare legalmente dello sconto. Già Manzoni insegnava che più le regole sono idiote, più è facile aggirarle. Chissà cosa ne pensa il ministro. Proverò a chiederglielo”.

 

L’articolo Il leghista Pillon contro l’Università di Bari: “Le donne sono portate all’accudimento, i maschi alla tecnica” proviene da ogliastra.vistanet.it.


Fonte: Ogliastra News Maria Luisa Porcella Ciusa

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Le donne della Sardegna sono state interpellate e hanno selezionato i principali quesiti a partire da un panel di domande messo a punto dalle Associazioni pazienti da sottoporre agli esperti sardi. È ripartita da Cagliari la campagna “Tumore Ovarico. Manteniamoci informate!”, promossa da Fondazione AIOM insieme ad ACTO Onlus, LOTO Onlus, Mai più sole e aBRCAdabra e sponsorizzata in esclusiva da GSK. L’iniziativa è nata per aumentare la conoscenza e la consapevolezza delle donne e delle pazienti sul carcinoma ovarico e sul percorso di cura.

Informazione, diagnosi tardiva, familiarità, terapie, aderenza e qualità di vita sono stati i temi dell’evento online di oggi di Cagliari, tenutosi sulla pagina Facebook di campagna, dove ginecologi, genetisti e oncologi hanno risposto alle domande e ai dubbi delle donne e delle pazienti sarde.

«Trattandosi di un tumore quasi misconosciuto nella popolazione e di una patologia alla quale i medici non pensano quasi mai o tardivamente quando la donna si presenta con una sintomatologia manifesta – dichiara Daniele Farci, Direttore Unità di Medicina e Oncologia presso Nuova Casa di Cura Decimamannu di Cagliari, Coordinatore AIOM Sardegna e Consigliere nazionale Fondazione AIOM – la campagna “Tumore Ovarico. Manteniamoci informate!” assume un grande valore sociale e sanitario, in quanto focalizza l’attenzione su un tumore che è raro, il 3% dei tutti i tumori femminili, ma è molto grave e ha comunque numeri importanti se si considera che nel 2020 vi sono state oltre 5.200 nuove diagnosi e 3.000 decessi conseguenti, e soprattutto è un tumore che registra percentuali di sopravvivenza a 5 anni inferiori al 40% sebbene siano migliorate negli ultimi anni grazie alle nuove terapie. Non c’è screening per il tumore ovarico e la diagnosi precoce è la vera sfida. La campagna serve a diffondere conoscenza, informazione e consapevolezza tra le donne e i medici per arrivare ad identificare precocemente un tumore subdolo che si manifesta quando è già in fase avanzata, per orientare le pazienti ai Centri di riferimento e per far conoscere la consulenza genetica e il test BRCA che può aprire la strada alla profilassi per le donne portatrici di mutazione genica».

La diagnosi precoce per il carcinoma ovarico non è ancora possibile e l’unica arma è la conoscenza. Essenziale anche il ruolo del medico di famiglia che non deve trascurare la donna che lamenta vaghi dolori di pancia, gonfiore addominale e senso di costipazione, e indirizzarla per ulteriori controlli.

«È determinante scoprire il più precocemente possibile un tumore ovarico, che è la neoplasia con il rapporto più elevato tra diagnosi di malattia e prognosi, nel senso che la prima condiziona fortemente la seconda – dice Antonio Macciò, Direttore UOC di Ginecologia e Oncologica Ospedale di Riferimento Regionale Oncologico A. Businco, AO G.Brotzu di Cagliari – il fattore tempo è cruciale, anche perché il tempo utile per intervenire sul tumore dell’ovaio è completamente diverso rispetto ad altri tumori, come ad esempio il tumore della mammella. Il tumore dell’ovaio è quello che esprime il rapporto vita-tempo in modo estremo. Prima si fa diagnosi, meglio è proprio perché non si conoscono esattamente i tempi di progressione della malattia, in quanto difficilmente valutabile, mentre sappiamo che la sua evoluzione a un certo punto è drammatica e inficia pesantemente le probabilità di sopravvivenza. Non essendo la sintomatologia specifica, né correlabile ad un tumore dell’ovaio, ad eccezione della sola familiarità, fare informazione tra le donne che hanno avuto casi in famiglia è fondamentale».

Il test genetico, in caso di familiarità al tumore ovarico, è un’arma preventiva importante perché permette di sapere se una donna è portatrice o meno della mutazione del gene BRCA e, in caso di malattia, attraverso l’individuazione delle caratteristiche biologiche del tumore, permette di scegliere il percorso di cura più appropriato ed efficace.

«L’esame del BRCA è un test genetico con cui si ricercano le varianti patogenetiche (mutazioni), dei geni BRCA1 e BRCA2 – spiega Sabrina Giglio, Direttore UNOC di Genetica Medica ATS Sardegna e Professore Ordinario di Genetica Medica Università degli Studi di Cagliari – questi sono geni oncosoppressori, coinvolti nella riparazione dei danni del DNA. Se questa riparazione non avviene o è deficitaria, si è più suscettibili all’insorgenza di tumori, in particolare il tumore della mammella e/o il tumore dell’ovaio. Il test BRCA può essere eseguito secondo due modalità. La prima consiste in un semplice prelievo di sangue (test germinale) e in questo modo si valuta se la mutazione sia presente in tutte le cellule: questa potrebbe essere ereditata dai genitori e trasmissibile ai figli. La seconda modalità è l’analisi del tessuto tumorale (test somatico), in cui si cerca la presenza delle mutazioni. In questo secondo caso non è possibile stabilire se la mutazione è stata ereditata e per capirlo sarà necessario un confronto con il DNA di tessuto normale, anche con un prelievo di sangue. Infatti, le mutazioni ereditate sono presenti in tutte le cellule dell’individuo, mentre le mutazioni somatiche, acquisite nel tempo, saranno circoscritte solo alle cellule tumorali. Riguardo ai controlli da eseguire in caso di positività BRCA, le Raccomandazioni internazionali suggeriscono una risonanza magnetica nucleare e una mammografia annuale e, in alcuni casi, anche una ecografia ogni 6 mesi».

Lo scenario del tumore ovarico è in continua evoluzione. In questi anni tutte le pazienti in trattamento per tumore ovarico hanno accesso alle terapie di mantenimento molto efficaci e ben tollerate.

«Nell’ultimo decennio abbiamo assistito all’arrivo di due importanti strumenti terapeutici nel trattamento del carcinoma ovarico con due classi di farmaci – afferma Marco Petrillo, Assistant Professor Dipartimento di Scienze Mediche e Chirurgiche Università degli Studi di Sassari – gli antiangiogenetici e le terapie orali con PARP inibitori, in particolare questi ultimi hanno dato i migliori risultati in termini di miglioramento della sopravvivenza e di prolungamento del tempo libero da malattia oltre che un buon profilo di tollerabilità sia per le pazienti con mutazione BRCA sia, e questi sono dati più recenti, nelle pazienti con tumore sieroso di alto grado e senza mutazione BRCA. Ulteriori speranze arrivano dall’immunoterapia. La terapia orale di mantenimento consiste in compresse chiuse in un blister che vengono assunte a casa, anche di sera così da permettere una facile gestione degli scarsi effetti collaterali che possono manifestarsi (lieve anemia, lievi disturbi gastrointestinali ed epatici). Il suggerimento che possiamo dare alle pazienti per migliorare la loro qualità di vita dopo l’intervento chirurgico e la chemioterapia è quello di prestare attenzione all’alimentazione, con piccoli pasti giornalieri e cibi sani, leggeri e altamente digeribili, rispettosi della condizione addominale. L’attività fisica moderata che è utile per migliorare il tono muscolare, la produzione delle endorfine che migliorano l’umore, è consigliata dopo il completamento del percorso chirurgico e dei chemioterapici che dura circa 6 mesi».

Dopo il trattamento si pone la preoccupazione delle pazienti per il follow-up ovvero la durata, il numero di visite, e la tipologia delle indagini strumentali da eseguire.

«Secondo le diverse Linee guida – sottolinea Valerio Mais, Responsabile Servizio di Ginecologia Oncologica Policlinico Duilio Casùla di Monserrato, AOU di Cagliari – non si è ancora arrivati alla definizione di un programma specifico di intervallo tra una visita e l’altra, ma l’orientamento generale è quello di un prolungamento del periodo di osservazione dai 5 ai 10 anni dopo il superamento della malattia. La tendenza è quella di un controllo ogni 6 mesi anche se ci sono dei distinguo sulla base del follow-up che si può fare a seconda del tipo istologico di tumore ovarico che, in alcuni casi, prevede anche l’esecuzione di una TAC. Il quadro è composito ma almeno una visita ginecologica, un’ecografia di controllo e l’esame dei marcatori andrebbero eseguiti ogni 6 mesi fino ad almeno 10 anni. Questo perché vi sono evidenze scientifiche e studi retrospettivi sul tumore ovarico che non escludono recidive di malattie trascorsi i 5 anni».

Sul sito di campagna www.manteniamociinformate.it le informazioni sul tumore ovarico, il percorso di cura, le terapie e le attività sul territorio.

L’articolo La campagna nazionale “Tumore Ovarico. Manteniamoci informate!” fa tappa in Sardegna proviene da ogliastra.vistanet.it.


Fonte: Ogliastra News dalila

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Una ladra entra in casa a Cagliari.

Il tutto viene ripreso dalle telecamere del circuito interno e pubblicato su Facebook dalla proprietaria di casa. Nel video si vede una donna che entra nell’abitazione, controlla se c’è qualcuno in casa e una volta che nota il proprietario seduto alla scrivania con le cuffie, prende qualcosa e scappa.

Questo il post e il video pubblicati dalla donna:

«Oggi (ieri per chi legge, ndr) alle ore 13:13.. hanno rotto la serratura di casa nostra…È entrata una donna tutta ben vestita…a rubare…peccato che c’era L. in casa lavorando in smart con le cuffie e non l’ha sentita…Ma appena lei ha visto che c’era qualcuno è scappata con un misero salvadanaio e un portagioie, senza gioie dentro. Ora pubblicherò il video che ho di questa persona. Se qualcuno la riconoscesse è una LADRA…Si muovono in 2, ma dell’altra non ho le immagini perché me le ha fatte vedere l’orefice che lavora di fronte».

L’articolo (VIDEO) Sardegna, ladra in casa con il proprietario in smart working: “Aiutateci a riconoscerla” proviene da ogliastra.vistanet.it.


Fonte: Ogliastra News Roberto Anedda

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«Una Regione più vicina ai cittadini e alle imprese, alle loro esigenze profondamente cambiate negli anni, anche per effetto della crisi in corso. Maggiore efficienza e trasparenza, meno sprechi e burocrazia – afferma il presidente Solinas subito dopo l’approvazione del provvedimento da parte del Consiglio regionale- l’efficienza della macchina istituzionale è la chiave per la ripresa, non ci possono essere semplificazione e sburocratizzazione senza un intervento deciso sull’organizzazione della struttura amministrativa della Regione, spesso percepita come un apparato elefantiaco e non rispondente alle esigenze di una società e di un sistema economico che cambiano».

«Solo creando le condizioni affinché si inneschino nuovi modelli virtuosi riusciremo a garantire attenzione e dare risposte ai territori, alle Comunità che rappresentano, a tutti i sardi – ha aggiunto il presidente – totalmente falsa la ricostruzione fatta da alcune forze di opposizione, che hanno parlato di una legge-poltronificio e di un accentramento di nomine in capo al presidente della Regione e al suo staff».

«Oltre a riportare una linea netta di demarcazione tra il potere politico delle istituzioni democraticamente elette e il potere burocratico che ha il compito di attuarne le direttive, diamo finalmente nuovo impulso a una macchina amministrativa e organizzativa arrugginita, certi di renderla snella, più efficiente e moderna. L’incisività e l’efficacia dell’agire, unitamente ai dispositivi di natura amministrativa e all’efficienza progettuale e programmatica dell’apparato pubblico, devono correre sullo stesso binario e avere come fine ultimo il bene comune».

«Con questo provvedimento incidiamo su un sistema ritenuto non più al passo coi tempi andando incontro alle sfide che questo difficile momento storico impone di cogliere», ha aggiunto il governatore. Non è più ammissibile – conclude Solinas – che il cittadino si scontri con una burocrazia impenetrabile che spesso ostacola, e talvolta vanifica, gli sforzi per accedere agli strumenti della pubblica amministrazione, senza avere la certezza di regole e diritti né attribuzione di responsabilità. Questa legge restituisce diritti, competenze e qualità che sono spesso mancate e hanno allontanato i cittadini dal sistema Regione, che esiste per essere al loro servizio».

L’articolo Legge staff, Solinas: «Regione vicina a cittadini e imprese, falso parlare di poltronificio» proviene da ogliastra.vistanet.it.


Fonte: Ogliastra News dalila

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Un turista tedesco è caduto mentre si trovava a bordo della sua moto, questo pomeriggio a Tortolì.

È rimasto ferito e si è reso necessario l’intervento dell’elisoccorso che è atterrato dinnanzi al campo sportivo di Zinnias.

Sul posto anche i carabinieri e i soccorsi.

Notizia in aggiornamento.

L’articolo Tortolì, centauro tedesco ferito dopo una caduta. Arriva l’elisoccorso proviene da ogliastra.vistanet.it.


Fonte: Ogliastra News La Redazione

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Dei colpi di arma da fuoco sono stati esplosi intorno all’ora di pranzo all’interno di un’abitazione a Barracca Manna, quartiere della frazione di Pirri, a Cagliari.

La sparatoria è avvenuta all’incrocio tra via Barracca Manna e via Riso.

Un uomo di 40 anni, il proprietario dell’abitazione, è stato colpito alla gamba da un proiettile ed è rimasto ferito all’altezza del femore. Trasportato con un’ambulanza del 118 all’ospedale Brotzu non è in condizioni gravi, né in pericolo di vita, come confermano dal nosocomio cagliaritano.

Oltre alla rottura del femore, causata dal proiettile, la vittima ha riportato anche un trauma cranico e delle microfratture al volto. La prognosi è di 40 giorni e sarà operato nei prossimi giorni. Al momento si trova ricoverato nel reparto di ortopedia del Brotzu.

Sull’accaduto indaga la Squadra Mobile di Cagliari. È caccia ai responsabili, probabilmente due persone.

L’articolo Cagliari, colpi di pistola in un’abitazione: ferito un uomo di 40 anni proviene da ogliastra.vistanet.it.


Fonte: Ogliastra News La Redazione

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