Tragedia in una spiaggia della Sardegna.

Un uomo, originario di Roma ma da tempo residente nell’Isola, è morto poco dopo il pomeriggio nella nell’arenile di Pittulongu – in Gallura -.

Il 51enne, dopo essere entrato in acqua, è stato colto da un malore. L’uomo è stato portato fuori dall’acqua da un bagnino, che ha tentato di rianimarlo, ma invano. A nulla è servito l’intervento degli operatori del 118, giunti subito dopo, che ne hanno constatato il decesso.

Sul posto anche i carabinieri e la Guardia costiera di Olbia.

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Fonte: Ogliastra News Roberto Anedda

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Un caso di scomparsa in Ogliastra.

A quanto si apprende si sono perse le tracce dal 18 settembre scorso di un uomo di 58 anni di Lotzorai. I familiari di Mosè Cao hanno denunciato la sua scomparsa nella mattina di alla stazione dell’Arma di Santa Maria Navarrese.

L’uomo si sarebbe allontanato volontariamente con l’auto senza comunicare la sua destinazione. Immediatamente sono scattate le investigazioni da parte dei carabinieri della Compagnia di Lanusei in stretto contatto con la Procura della Repubblica che sta coordinando le indagini.

In queste ore i militari hanno raccolto le dichiarazioni di alcune persone che hanno avuto gli ultimi contatti con Cao, senza però trovare riscontri utili alle indagini.

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Fonte: Ogliastra News Roberto Anedda

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Il Covid-19 arretra in Sardegna. Anche oggi numeri che parlano chiaro: 42 casi di positività su 1010 persone testate. Fra molecolari e antigienici, processati 1261 tamponi. Scendono anche i ricoveri, sia quelli ordinari che in terapia intensiva. Unico neo, purtroppo, le due vittime.

Insomma, la variante Delta sembra ormai ai titoli di coda, come confermato anche dal direttore sanitario del Santissima Trinità Sergio Marracini. “Alcune settimane fa eravamo preoccupati che l’apertura delle scuole potesse determinare un aumento dei casi di positività in Sardegna, ma così non è stato. Contro il virus stiamo vincendo nettamente”.

Certo, le scuole sarde nell’Isola hanno aperto da appena una settimana, ma rispetto all’anno scorso l’arma in più del vaccino potrebbe fare una certa differenza, unitamente alle note misure di distanziamento e protezione in classe. “I giovani hanno manifestato un’adesione altissima. Direi che si sono dimostrati più intelligenti di certi adulti”, le parole di Marracini, che certamente allude allo zoccolo duro, 50-60enni, di resistenti al vaccino.

Ora la Sardegna, come riportato dall’Ansa, ha raggiunto quota 1.109.435 di persone che hanno completato il ciclo vaccinale (1.065.428 con doppia dose e 44.007 monodose), pari al 69,4% della popolazione complessiva (circa 1,6 milioni) e all’86,8% dell’obiettivo di copertura vaccinale over 12. Complessivamente le somministrazioni arrivano, invece, a 2.289.017 dall’inizio della campagna, ossia l’89% delle 2.571.988 consegnate dalla struttura commissariale.

Una strizzata d’occhio dal direttore di Is Mirrionis è andata di certo al successo dell’Open Night & Day di sabato scorso in piazza Garibaldi, in contemporanea con la manifestazione dei “No green pass” di piazza Costituzione. “I ‘no vax’ sono sempre meno e molti si sono ormai sottoposti al vaccino, anche fra i sanitari, precedentemente sospesi”.

E intanto in Sardegna sarà necessario attendere qualche giorno per l’avvio della terza dose di vaccino anti-Covid. Destinatari, come riportato dal sito di informazione Ansa, 20-25mila immunodepressi, coinvolti in questa prima fase che prevede l’inoculazione della dose addizionale con Pfizer o Moderna. “Questa terza dose può essere una copertura più forte, vista la solidità dei nuovi vaccini”.

L’assessorato regionale della Sanità sta definendo le linee guida per organizzare al meglio questa fase che interesserà più che altro le Aou di Cagliari e Sassari e l’Arnas Brotzu che hanno in carico la maggioranza dei pazienti fragili. “Già dalla settimana prossima siamo pronti a partire”, conferma Marracini.

E se finora l’asticella dell’età vaccinabile era fissata ai 12 anni, ora Pfizer e BioNTech annunciano risultati positivi della sperimentazione del vaccino anti Covid-19 nei bambini tra 5 e 11 anni. Possibile, dunque, già dal prossimo autunno, la vaccinazione anche per gli under 12 ? “Se si dovesse iniziare noi siamo pronti a partire, rafforzando la nostra disponibilità di pediatri”.

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Fonte: Ogliastra News La Redazione

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Giulia Melis ha 19 anni e un sogno nel cuore: quello di far parlare la sua musica, la passione più grande sin da quando era bambina. Studentessa universitaria, quartese, è una delle tante belle nuovi voci di Sardegna che vuole impreziosire il panorama degli artisti nostrani. Ora, con grande emozione, per venerdì 24 settembre attende il suo primo traguardo: l’uscita sulle piattaforme digitali del suo brano “Orgoglio Maledetto”.

Come la quasi coetanea ballerina Carola Puddu, da Selargius al palco di “Amici” per la 21esima edizione, anche Giulia vuole coltivare il suo talento canoro. Per una futura carriera, sì, ma prima di tutto per se stessa e per dare un messaggio agli altri. “Il mio sogno è far parlare per me la mia musica. Vorrei tanto che chi ascolta possa ritrovarsi nelle mie parole e sentirsi capito”.

Una passione, quella per le note, sviluppata da Giulia quasi prima di venire al mondo. “Quando mia madre era incinta e faceva dei viaggi in macchina con mio padre, la maggior parte delle volte ascoltavano “All the way”, un cd di Céline Dion. Quando ero piccola chiedevo sempre di ascoltare quell’album, che oltretutto cantavo a squarciagola, perché ci ero legata in un modo davvero particolare e speciale. Ora è uno dei modelli di riferimento”.

Ma la passione da sola certamente non basta e Giulia sin da bambina ha coltivato la musica con grande diligenza, grazie al coro della chiesa e agli anni delle superiori nel coro Clara Voce, uniti al biennio alla scuola civica di Quartu e allo studio costante di chitarra, ukulele e pianola. Ma le note, per la 19enne, sono qualcosa di più di una semplice esibizione sul palco: per Giulia la musica è un luogo magico in cui trovare pace e rifugio. E, come per lei, spera che così sia anche per gli altri che ascoltano.

Tante esperienze, piccole e grandi allo stesso tempo, fatte di sacrifici alimentate dalla passione, che ora arrivano al primo e importante traguardo, quello del 24 settembre. “‘Orgoglio Maledetto’ rappresenta un “pezzo di me” perché letteralmente è parte del mio vissuto, del mio cuore e del mio carattere. Una canzone che descrive una situazione d’orgoglio in cui tutti noi ci siamo ritrovati o ci ritroveremo almeno una volta nella vita”.

Da Giulia, poi, la dedica “a una persona speciale e importante, il prodotto di un momento ‘no’ vissuto e superato insieme”.

Per Giulia allora l’emozione è tanta in vista di venerdì. Ma la giovanissima quartese sa bene che questo può essere solo l’inizio di un percorso ancora più ricco e carico di soddisfazioni. “In futuro vorrei riuscire a pubblicare altre mie canzoni. Partecipare a qualche talent o kermesse? Perché no. Anche se il mondo della musica è molto difficile, spero comunque di riuscirci. D’altronde, io non sono una che si dà per vinta. Ci proverò sino all’ultimo”.

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Fonte: Ogliastra News La Redazione

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Strade deserte, commozione, tristezza e tanta compostezza questo pomeriggio a Ilbono.

Alle 16.30 nella Chiesa di San Giovanni Battista si sono celebrati i funerali di Giorgia Ibba, la 27enne deceduta ieri all’alba a seguito a un terribile incidente alle porte di Lanusei.

«Tantissime persone ilbonesi e non, di Cardedu, Gairo, Lanusei hanno dato l’ ultimo saluto a Giorgia e si sono stretti intorno a familiari per portare conforto – scrive il sindaco di Ilbono Giampietro Murru -. Grazie a nome della collettività ilbonese per la partecipazione e l’esemplare comportamento tenuto in questo triste evento».

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Fonte: Ogliastra News La Redazione

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Filippo Tortu continua a stupire.

Il velocista sardo-lombardo, protagonista nella storica staffetta 4×100 a Tokyo 2020, inizia a fare la voce grossa anche nei 200 metri.

Nella tappa di Nairobi del Gold Continental Tour di atletica ha fermato il tempo a 20″11′. È il suo miglior tempo e uno dei migliori di sempre per quanto riguarda l’Italia. Solo Pietro Mennea, detentore dal 1979 del record italiano e record mondiale fino al 1996, è riuscito a fare meglio di lui con il cronometro bloccato a 19″79′.

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Adelasia Cocco nasce nel 1885. È un tempo difficile per le donne. La credenza generale è che non siano molto intelligenti, brillanti, che non possano assolutamente coronare la propria vita con una laurea, che non sia giusto che distolgano la propria mente dalle cose importanti – matrimonio e figli – in favore di traguardi considerati, se visti brillare accanto ai loro nomi, come grilli per la testa, cose da maschi.

Ma Adelasia – figlia dell’intellettuale Salvatore Cocco, poeta-narratore e collaboratore di diversi giornali – non ci sta.

Nel 1913 si laurea in Medicina – è la seconda donna in Sardegna, dopo Paola Satta – a Sassari con una tesi sul potere analitico del siero di sangue come contributo alle reazioni immunitarie. Niente può fermarla, il suo ardore fiammeggia in un cuore carico. Lei va dritta per la sua strada, non dubita nemmeno per un momento di non essere abbastanza, di non poter coronare i propri sogni. Conosce il suo valore e anche quello del pezzo di carta – attestante le sue competenze – che è esattamente uguale a quello posseduto da qualsiasi uomo laureato in medicina.

Nel 1914 presenta la domanda per diventare Medico Condotto in Barbagia. Il prefetto di Nuoro, imbarazzato, si rifiuta persino di firmare il foglio. Mai nessuno, prima di questa donna spudorata, si era permesso di avanzare una richiesta simile. Però i consiglieri comunali nuoresi le assegnano un posto. Ottiene poi nel 1915, malgrado le difficoltà – non è facile cercare di convincere un mondo intero plagiato –, anche l’incarico di Medico Condotto in un paesino di 400 abitanti, Lollove. Non ci sono cavilli cui potersi attaccare per non dare il lavoro a questa donna arguta, forte, coraggiosa.

Alla fine, nonostante abbia più volte ribadito la difficoltà degli inizi della sua carriera, riesce a farsi amare alla popolazione, stimare come medico, apprezzare e rispettare come professionista. È una missione, per lei, una missione che la anima, che la sconvolge e che la ispira. Adelasia diventa quindi il primo Medico Condotto in Italia, inoltre è la prima donna in Sardegna a prendere la patente nel 1919 – per potersi spostare più agevolmente, più velocemente e senza intoppi.

Nel 1928 diviene anche Ufficiale Sanitario a Nuoro. Nel 1935 è a capo del laboratorio medico provinciale d’igiene e profilassi. Negli anni successivi, si dedica agli studi microbiologici: si occupa di rabbia, malaria, enteriti. È attiva anche nell’Associazione Nazionale Italiana delle Dottoresse in Medicina e Chirurgia – oggi Associazione Donne Medico. Muore nel 1983, a 98 anni.

Purtroppo, la nostra isola la ricorda poco. Solo a Nuoro, vicino alla Cattedrale di Santa Maria della Neve, c’è una strada che ricorda il nome di questa donna straordinaria, una donna che combatté per i propri diritti, che fu certa del suo valore, che non accettò d’essere relegata ai margini della società. Una donna medico che contribuì al progresso del mondo e all’ingresso delle donne nell’istruzione e nel campo della medicina.

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Fonte: Ogliastra News La Redazione

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In posizione centrale rispetto all’Isola, nel cuore del Supramonte, quasi a separare i territori di Orgosolo e Urzulei, trova spazio lo spettacolare canyon di Su Gorropu, splendida faglia definita dallo scorrere impetuoso del Rio Flumineddu. Apprezzatissima meta di escursionisti e semplici curiosi, stranieri e sardi, la gola si snoda per circa 1,5 km, e si fregia dell’onore di essere definita la più profonda e suggestiva di tutta Europa.

Una location tanto pittoresca è inevitabilmente divenuta teatro di oscuri misteri, oltreché dimora presunta di creature leggendarie. In tal senso, il forte vento che soffia e risuona tra le rocciose pareti a strapiombo ha senz’altro completato un quadro già di per sé inquietante. Un vento capace di sbattere contro le frastagliate pareti in pietra interi stormi di uccelli, spesso uccidendoli.

Nel tempo, una delle più celebri e spaventose figure legate alla zona, è divenuta Sa mama e Gorropu, una creatura orrida e assassina che avrebbe trovato dimora nel buio del canyon. Un mostro non ben definito, forse uno dei temibili druillos, che con i più celebri trolls nordici avrebbero parecchio in comune. Altro terribile abitatore di Su Gorropu sarebbe secondo altri nientemeno che il Diavolo, cui spesso gli abitanti della zona si sarebbero rivolti per ottenere ricchezze terrene in cambio della propria anima.

Non meno suggestivo è uno dei racconti fatti a proposito del canyon dagli anziani abitanti di Orgosolo e dintorni, secondo i quali da un certo punto di Su Gorropu – e a un’ora ben precisa – sarebbe possibile vedere le stelle di giorno. Va detto che non esistono dati scientifici a supporto di questa teoria, ma in tanti sono disposti a giurare di averle viste in prima persona.

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Fonte: Ogliastra News La Redazione

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Una foto scattata a Tortolì negli anni Cinquanta, che ritrae i clienti in attesa del proprio turno davanti al salone del barbiere del paese, in via Eleonora d’Arborea angolo via Umberto.

Si notano le panche in granito a tutt’oggi presenti.

La foto è stata gentilmente inviata da Massimo R. Mulas.

Invia anche tu le foto più belle del passato ogliastrino alla mail redazione@vistanet.it (indicando il nome del fotografo e del luogo immortalato)

 

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Fonte: Ogliastra News Roberto Anedda

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Iniziano ad arrivare le prime reazioni alla notizia dello sblocco di alcuni collegamenti marittimi sospesi della Sardegna da e per la Penisola.

Soddisfazione per l’affidamento da parte del Ministero delle Infrastrutture della tratta Cagliari- Arbatax- Civitavecchia è stata espressa dall’assessore regionale dei Trasporti Giorgio Todde.

“L’assegnazione, anche se in regime temporaneo per sei mesi in attesa del bando per l’affidamento quinquennale, costituisce una preziosa boccata d’ossigeno per territori del cagliaritano e dell’Ogliastra e scongiura il rischio di un inaccettabile isolamento, per i passeggeri e le merci”.

L’articolo Assegnazione tratta marittima Civitavecchia-Cagliari-Arbatax, Todde: “Scongiurato rischio isolamento” proviene da ogliastra.vistanet.it.


Fonte: Ogliastra News Roberto Anedda

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