Tutte le civiltà popolari sono ricche di detti, frasi che suonano come “sentenze” e proverbi. La Sardegna non è da meno, anzi è ricchissima di questi modi di esprimersi che racchiudono “scintille” della saggezza di un popolo. Un’importante memoria storica di modi di dire, in molti casi tramandati da padre in figlio da tempi antichi arrivati fino a noi che abbiamo l’obbligo di custodire. Possono esprimere prescrizioni o divieti, espressioni sacre o scherzose adatte ai momenti felici o a periodi di sofferenza. Esiste una parola in “Limba” capace di riassumere questi modi di dire: “Su diciu”.

Anche in Ogliastra sopravvivono tanti modi di dire ancora usati dalla collettività, un patrimonio da proteggere e preservare in un’epoca dove il “filo” della memoria rischia di essere reciso dal mancato dialogo tra le diverse generazioni.

Oggi parliamo di tre modi di dire utilizzati nella nostra zona, qualcuno dei quali diffuso anche in altre parti della Sardegna. Ovviamente in base alla parlata di ogni paese ogliastrino, la pronuncia e l’enunciato potrebbero essere diversi.

“In pedde anzena, corria lada/ In peddi agliena, corria lada”. Sul cuoio altrui si fanno corregge larghe.

Spieghiamo cosa sono le corregge: si tratta di una striscia di cuoio per legare o mantenere due pezzi dello stesso oggetto. Questo detto, legato al rispetto della proprietà, constata che sulla roba altrui si potrebbe approfittare, come nel caso del cuoio. Implicitamente ammonisce di fare l’opposto e quindi comportarsi come se il cuoio fosse il proprio, e tagliare la giusta misura.

“Chie tantas nde faghet, una nd’at a piangher”. Chi commette tante azioni sbagliate, ne piangerà qualcuna.

La persona scellerata prima o poi pagherà qualche azione malvagia, non potrà mai presumere di passarla liscia. Una sorta di monito per coloro che commettono soprusi e delitti sentendosi impuniti, ma allo stesso tempo una sorta di speranza e consolazioni per vittime e oppressi.

“A s’istrangiu non castis sa bèrtula”. A l’ospite/straniero non guardare la bisaccia.

In Sardegna l’ospitalità dai tempi antichi è considerata sacra, soprattutto nelle zone interne. La regola imponeva all’ospite di portare con se qualcosa da donare, non era un’imposizione, ma una regola che veniva rispettata. Colui che ospitava, non doveva però fare affidamento su questo dono dell’ospitato, in quanto sarebbe stata solo una gradita premura. Da qui nasce il proverbio, l’ospitante non deve mai controllare la bisaccia dello straniero o di chi gli faceva visita. C’è da dire che in casi estremi, esiste anche un altro detto, altrettanto diffuso in contrasto con quello appena menzionato: “A istranzu asciuttu sèrrali sa Janna”.

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Fonte: Ogliastra News Roberto Anedda

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Gli organizzatori del “Ballo dei Debuttanti”, il gruppo Progetto Idea, nel 1995 al Camping Orrì.

 

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Fonte: Ogliastra News Roberto Anedda

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Piccoli scolari di Baunei in una foto scattata durante l’anno scolastico 1976-77.

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Fonte: Ogliastra News Michela Girardi

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Lo sapevate? In Sardegna esiste una delle piante più rare del Mondo: l’Aquilegia Nuragica. Ne restano appena dieci esemplari.

È una pianta endemica della Sardegna. Il suo attuale areale è rappresentato da una superficie di soli 50 mq tra gli strapiombi del canyon di Gorroppu, nel Supramonte. La sua popolazione è ridotta a poco più di dieci individui, anche se si tratta di una stima difficilmente verificabile a causa dell’inaccessibilità del sito.

Sviluppa dai tre ai cinque fiori violacei bellissimi (ma il colore varia dal bianco al blu) ed è a serissimo rischio di estinzione. Una fortuna ce l’ha: essendo tossica non è soggetta al pascolo da parte degli erbivori.

Allo stato attuale non esistono misure di tutela a favore di questa specie, nonostante un progetto di legge in tal senso del consiglio regionale della Sardegna presentato nel 2006.

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Fonte: Ogliastra News Mario Marcis

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La Nutria, Myocastor coypus, è un roditore originario del Sudamerica e delle zone temperate del Cile e dell’Argentina. Fu introdotta nel Nord America, in Asia, in Africa, in Europa occidentale e in Inghilterra, per la produzione di pellicce.
In Italia l’allevamento della Nutria per la produzione della pelliccia (castorino) ha conosciuto una vasta diffusione attorno agli anni ’70-’80.  In seguito gli allevamenti, non più redditizi, sono stati dismessi: le nutrie, fuggite dalla cattività o liberate, si sono ambientate. Ora è facile incontrarla in numerose zone umide e lungo i corsi d’acqua di molte regioni italiane: le nutrie in pochi anni hanno colonizzato tutta l’Italia.
mentre in Sardegna si è diffusa al centro e al Sud dell’Isola.

La nutria pare sia arrivata in Sardegna per iniziativa di un’azienda che cercò di mettere su un allevamento. Era il 1984: a Escalaplano un gruppo di imprenditori comprò cinque famiglie di nutrie pagandole 20milioni di vecchie lire. La ditta fornitrice si impegnò a ricomprare i cuccioli. In appena due anni, l’allevamento di Escalaplano contava ben 300 esemplari di nutrie.

Ben presto l’idea imprenditoriale naufragò mentre le nutrie rimasero. Le nutrie dell’allevamento di Escalaplano finirono sulle rive del Flumendosa. Poi dal Sarcidano all’Ogliastra, dal Cagliaritano al Medio Campidano, fino all’Oristanese e poi nel Nuorese.

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Fonte: Ogliastra News La Redazione

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Si è presentato ieri all’hub vaccinale di Biella con un braccio in silicone, pensando di ingannare gli infermieri e ottenere il Green pass senza il vaccino.

Il 57enne responsabile di questo gesto gravissimo è stato individuato e denunciato per truffa. La Asl segnalerà il caso anche in Procura.

Si tratta di un medico biellese, un odontoiatra no vax, che era stato già sospeso dall’esercizio della professione proprio per questo.

 

 

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Fonte: Ogliastra News La Redazione

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Alle 18:45 circa una squadra dei Vigili del Fuoco di Nuoro è intervenuta nel centro di Oliena a seguito di un incidente stradale fra due vetture.

Una Fiat punto e una Giulietta si sono scontrate in Via Nuoro in prossimità della sede dei Volontari del Soccorso 118.

Tempestivo l’intervento dei sanitari ai due occupanti che non hanno riportato gravi contusioni.

La squadra dei Vigili del Fuoco ha provveduto a mettere in sicurezza i veicoli e a ripristinare le condizioni di viabilità.

Da accertare la dinamica del sinistro. Sul Posto i Carabinieri e il servizio sanitario 118.

 

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Fonte: Ogliastra News La Redazione

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Da Guasila una triste notizia: Tzia Antonia Soru, una delle centenarie sarde più amate, ci ha lasciati.

 

Aveva compiuto 106 anni.

 

Ringraziamo Pierino Vargiu per la fotografia.

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Fonte: Ogliastra News La Redazione

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Una nevicata cosi importante a novembre è sicuramente rara. Ad essere maggiormente colpito – secondo Coldiretti Sardegna – è stato il bosco della Barbagia e Gennargentu, devastato dalla pesantezza della neve che si è accumulata negli alberi non essendo ancora completamente spogli.

A seguire sicuramente le tante aziende agricole che sono rimaste senza corrente elettrica per tutta la giornata di ieri e qualcuna, nel territorio di Desulo, fino al pomeriggio di oggi.

Un grave disagio per tante aziende causato in certi territori dai 30 – 40 centimetri di neve che hanno bloccato oltre che i centri abitati soprattutto molte aziende agricole impossibilitate a raggiungere i propri ovili o a spostarsi. Ad aggravarlo, oltre l’assenza della corrente elettrica anche quella delle linea telefonica.

Molti allevatori – evidenzia Coldiretti Sardegna – hanno dovuto ricorrere ai generatori elettrici per mungere e per non lasciare il bestiame senza acqua.

Ma pesantissimo è il bilancio, ancora tutto da definire per il bosco. Il carico di neve ha piegato migliaia di piante.

Perdite – come emerge dal monitoraggio di Coldiretti Sardegna – si stanno registrando anche nell’Oristanese (soprattutto Arborea e Terralba), nel Medio Campidano e  Sulcis dove piogge e grandine si sono abbattute sui campi già fradici di carciofi e ortive con il rischio concreto di asfissie radicali.

Preoccupazione anche nel Milese e Villacidrese per gli agrumi. Il rischio è di  andare incontro “al mal dell’ acqua”, specie per le clementine, con ammorbidimento  della buccia  e deperimento del prodotto, con gli agrumi  attaccabili da agenti patogeni come le muffe.

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Fonte: Ogliastra News La Redazione

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Ecco alcuni momenti della processione in onore del patrono di Tortolì, Sant’Andrea Apostolo.

La Santa Messa è stata presieduta da Don Michele Congiu e concelebrata dai Parroci della Città nella Cattedrale di Sant’Andrea.

Al suo arrivo è stato accolto dai gruppi Folk di Tortolì, il comitato organizzatore delle festa, le Associazioni di volontariato, dalle autorità e dai fedeli.

Ecco il video dell’arrivo del Santo:

 

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Fonte: Ogliastra News Alessandra Useli

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