Tra le attrazioni naturalistiche più belle dell’Ogliastra (e dell’intera Sardegna) ci sono le Grotte Su Marmuri a Ulassai.

«Le grotte di Su Marmuri (dal sardo “grotte di marmo”) – si legge sul sito ufficiale dell’attrazione – si trovano nel territorio del comune di Ulassai e devono il loro nome al particolare colore e aspetto morfologico. Opere naturali di inestimabile valore artistico, le grotte di Su Marmuri sono considerate tra le più importanti d’Europa e si estendono per oltre 850 metri visibili con picchi di altezza di ben 70 metri».

«La Cooperativa “Su Bullicciu”, gestore delle grotte di Ulassai, vi guiderà alla scoperta di questo affascinante patrimonio artistico e culturale, oggi meta turistica dell’intera Vallata del Pardu – si legge sempre sul sito -. Chi sceglie di visitare le grotte di Su Marmuri ha poi la possibilità di fermarsi al ristorante Su Bullicciu, tappa obbligata per coloro che desiderano assaporare la cucina del territorio in un paesaggio naturalistico sempre sorprendente e indimenticabile».

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Fonte: Ogliastra News Mario Marcis

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Si è consumato questo pomeriggio, nelle campagne di Jerzu, un omicidio.

Su quanto accaduto indagano i carabinieri della compagnia di Jerzu.

La vittima è un allevatore di 38 anni, Riccardo Muceli, ucciso a fucilate in un agguato in campagna, mentre tornava dall’ovile.

Sul posto è arrivata un’equipe del 118, a cui era stato segnalato un incidente stradale. Il personale medico ha provato a rianimarlo, ma non c’è stato nulla da fare.

Notizia in aggiornamento.

 

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Fonte: Ogliastra News Michela Girardi

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Bari Sardo è meta sempre più ambita del turismo matrimoniale.

Infatti, per pronunciare il fatidico sì, molti sposini – soprattutto stranieri – , inviano continue richieste all’Amministrazione comunale bariese per poter celebrare le nozze nelle location più affascinanti del territorio.

Per questo motivo, l’esecutivo guidato dal sindaco Ivan Mameli sta realizzando un sito per rispondere alla crescente domanda matrimoniale con rito civile in questi luoghi, ampliando di conseguenza anche l’offerta turistica.

A tal proposito, abbiamo raccolto le parole della giovane assessora al al turismo all’ambiente e alla protezione civile, Fabiana Casu.

«Il sito www.weddingisland.it è nato da diverso tempo – afferma l’assessora – ora abbiamo affidato ad una professionista la stesura dei testi in italiano in inglese, oltre alla strutturazione delle pagine, che a breve saranno arricchite con contenuti.»

L’assessora Canu in un’immersione subacquea

«Stiamo cercando di spingere sul turismo matrimoniale – spiega Casu – per cercare di attrarre i flussi dei viaggiatori nazionali e stranieri, allungando la stagione turistica. Creando condizioni interessanti oltre al periodo estivo.»

«Le continue richieste che ci arrivano da tanti sposini – continua l’esponente della giunta bariese – di poter convolare a nozze nel nostro territorio, ci da la possibilità di creare un circolo virtuoso anche per le attività locali connesse a questo settore. Infatti verranno coinvolti gli operatori interessati, promozionandoli nel sito dove a loro sarà dedicata un’apposita sezione.»

«Oltre a far conoscere le location sulla terra ferma – spiega l’assessora – ci proponiamo di promuovere il nostro fondale marino. Infatti a Bari Sardo è possibile celebrare il matrimonio subacqueo con rito civile disciplinato da un regolamento comunale. Per cui è ufficiale e riconosciuto dallo Stato a tutti gli effetti.»

«Sicuramente questo tipo di turismo – sottolinea Casu –  riguarda una fascia economica di turismo di livello medio-alta. Questo porterebbe oltre gli sposi gruppi numericamente importanti di invitati con conseguenti ricadute economiche importanti per la zona.»

«Il punto è che non possiamo limitarci a puntare solo sul mare e alla stagione estiva, ma dobbiamo valorizzare tutto il territorio e le nostre tradizioni in ogni periodo dell’anno. Quindi sarà importante fare  conoscere nel migliore dei modi la nostra offerta turistica, e per tale motivo che puntiamo molto sul portale turistico», conclude l’assessora.

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Fonte: Ogliastra News Roberto Anedda

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Prosegue la campagna di vaccinazione anti-Covid in Sardegna e si amplia la platea dei cittadini che possono sottoporsi alla terza dose.

Giovedì 13 gennaio, a partire da mezzogiorno, tutti i nati dal 2006 al 2010, che avessero già compiuto dodici anni, potranno prenotare la somministrazione della dose ‘booster’ nei centri di vaccinazione dell’Isola attraverso la piattaforma di Poste Italiane: online dal sito prenotazioni.vaccinicovid.gov.it, agli sportelli Atm degli uffici postali, tramite il numero verde 800 00 99 66 attivo tutti i giorni dalle 8 alle 20 o tramite i portalettere.

Complessivamente in Sardegna sono state somministrate 3,1 milioni di dosi di cui 580 mila ‘booster’. Il numero più alto di terze dosi somministrate è stato registrato il 4 gennaio per un totale di 16.197 dosi.

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Fonte: Ogliastra News Mario Marcis

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Arrivano ottime notizie da Lanusei, in quanto sono stati affidati i lavori per quanto riguarda la realizzazione dell’opera “volo dell’angelo”.

Si tratta di un cavo d’acciaio sospeso tra le località bosco Selene e Pissu de Cuccu- parte alta della cittadina -, che si svilupperà per circa 1500 metri di salto.

Questo tipo di struttura sarebbe la prima ad essere completata in Sardegna e tra le primissime in Italia. In Basilicata, nei centri di Castelmezzano e Pietrapertosa è diventato celebre il “Volo dell’Angelo”, dove legati con un’apposita imbracatura e agganciati al robusto cavo d’acciaio, si parte sospesi in aria da un paese all’altro – o viceversa – a una velocità di circa 120 km/h.

Il vicesindaco di Lanusei, Salvatore Zito, afferma: «Il 31 dicembre abbiamo affidato i lavori del “volo dell’angelo” e contemporaneamente gli uffici stanno predisponendo il bando per la gestione.»

Ph: il “Volo dell’Angelo” tra i paesi di Castelmezzano e Pietrapertosa – Basilicata –

«Si tratta di un’opera di enorme importanza – spiega il vicesindaco – capace di attirare migliaia di visitatori l’anno, unico nell’Isola e secondo in Italia. Il “volo dell’angelo” si affiancherà agli altri attrattori turistici esistenti, come l’Osservatorio astronomico, il nuraghe Gennacili, le tombe dei giganti, le pareti attrezzate per l’arrampicata e all’altra opera  in via di completamento e il Nuragic Park, ovvero la riproduzione in scala naturale di un villaggio nuragico.»

«La funivia, andrà a completare il parco archeo-astronomico della Piana del Bosco Selene, creando un formidabile volano per l’economia ogliastrina. Il nostro auspicio è che il “volo dell’angelo” sia in funzione per fine giugno», spiega il vicesindaco.

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Fonte: Ogliastra News Roberto Anedda

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A ventidue anni dalla sua morte riproponiamo uno stralcio dell’intervista che il giornalista Rai Vincenzo Mollica fece a Fabrizio De Andrè in Sardegna.

Un dialogo bellissimo girato tra i monti del Limbara e il mare della Gallura, a pochi chilometri dall’”oasi” che il cantautore allestì insieme alla moglie Dori Ghezzi all’Agnata, vicino a Tempio Pausania.

Nell’intervista Vincenzo Mollica domanda a De Andrè perché avesse deciso di vivere nell’Isola nonostante i momenti bui vissuti nel 1979, anno del rapimento.

La risposta del poeta genovese è una dichiarazione d’amore ai sardi e alla Sardegna: «I sardi hanno il rispetto dei valori fondamentali in cui credo anche io, quindi ci vivo bene insieme a loro. Poi l’ambiente. Basta guardarsi intorno: è uno dei più spettacolari e puliti d’Europa».

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Fonte: Ogliastra News Mario Marcis

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È stato identificato dalla Squadra Mobile di Cagliari l’uomo che la mattina del 2 gennaio scorso ha dapprima minacciato e poi aggredito a schiaffi un infermiere in servizio al Pronto Soccorso dell’Ospedale “Brotzu” di Cagliari.

L’uomo, un commerciante cagliaritano, si era presentato al Pronto Soccorso, insieme alla moglie, per accompagnare la figlia minorenne, bisognosa di cure. Secondo la ricostruzione degli investigatori della Terza Sezione della Mobile, il trentenne, senza apparenti motivi, mentre era in attesa, si è scagliato contro l’infermiere addetto al triage, colpendolo con alcuni schiaffi e facendogli cadere il telefono di servizio con il quale, in quel momento, stava chiamando il Reparto di Pediatria, per chiedere un consulto medico proprio per la figlia dell’aggressore. L’uomo, spacciandosi per un appartenente alle Forze dell’Ordine, aveva minacciato anche la Guardia Giurata del Pronto Soccorso, intervenuta per bloccarlo.

Il trentenne è stato denunciato per violenza, lesioni e minacce a incaricato di pubblico servizio.

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Fonte: Ogliastra News Mario Marcis

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È il 13 agosto 1949. Sono armati di mitra e bombe a mano, e sono in tanti, si sono piazzati sulla strada Tortolì-Villanova Strisaili all’altezza di Monte Maore. Al passaggio del camioncino che trasporta le paghe degli operai spuntano all’improvviso e l’autista è costretto a frenare. Si sta costruendo la nuova diga sul Flumendosa, e a bordo ci sono quasi 9 milioni di lire. Dopo pochi secondi giunge la camionetta dei carabinieri di scorta al portavalori.

I banditi aprono il fuoco contro i militari. Quattro carabinieri restano uccisi, altri 5 feriti. Il bottino è di cinque milioni e mezzo di lire.

I carabinieri resistono eroicamente. Per aiutarli, il brigadiere oristanese Antonio Sanna, allora 36enne, che si distinse per la lucida reazione e per il suo coraggio nell’affrontare il commando di banditi.

«Era reduce dalla Seconda Guerra Mondiale – ricorda oggi il figlio Franco – Era generoso e rispettoso verso tutti i colleghi. Averlo come amico era una fortuna e per me è un grande onore essere suo figlio. Anche in quel momento da Far West, ha reagito con lucidità, coraggio e un grande cuore. Nel 1959, infatti, ha ricevuto la medaglia d’argento al merito di servizio dal Ministero dell’Interno ( foto). Prima di arruolarsi, fu uno dei migliori autisti dell’esercito italiano e da civile fu anche un ottimo meccanico. Mandato in Africa per la campagna orientale del secondo conflitto mondiale, fu scelto subito come autista del Generale Mambrini e del Colonnello Fabbri. Si innamorò dell’Africa e imparò la lingua più diffusa, lo swahili. Portò in salvo, dopo un pesante attacco degli inglesi, una quarantina di commilitoni e fu premiato anche per questo. Quando ero piccolo, mi raccontava che in Somalia costruivano le case usando dei mattoni realizzati con la stessa tecnica che si adoperava nella sua Oristano. Un impasto di argilla, paglia e fango. Aveva coraggio da vendere anche nelle operazioni militari più pericolose. I colleghi lo stimavano per la sua gentilezza e per la sua operatività»

Non è la prima volta che i banditi assaltano dei mezzi sulla strada. Alle 9.15 del 7 aprile era stata assaltata la corriera della tratta Nuoro-Lanusei, da sette uomini armati e mascherati. I 30 passeggeri vengono fatti scendere e derubati di tutto ciò che hanno, accade al valico di Correboi. Ma nessuno rimane ferito.

Altri episodi seguono nei mesi successivi e si apre una sorta di stagione degli assalti, tanto che cominciano a emergere delle “personalità”, dei banditi che più di altri si mostrano temerari e diventano quasi figure leggendarie, finché non vengono arrestati. Tra loro spiccano Pasquale Tandeddu e Giovanni Battista Liandru che verrà soprannominato “Il bandito Giuliano della Sardegna”.

 

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Fonte: Ogliastra News Mario Marcis

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«Secondo i dati ufficiali presenti nella piattaforma regionale dei casi Covid-19 si registrano nel nostro Comune 132 positività al virus. Dagli ultimi aggiornamenti si rileva ancora una volta un aumento esponenziale dei casi. Utilizziamo sempre le misure di protezione che conosciamo, non abbassiamo la guardia: usiamo la mascherina (preferibilmente Ffp2), manteniamo il distanziamento, igienizziamo spesso le mani».

Lo rende noto il sindaco Massimo Cannas.

«Alle persone interessate un augurio di pronta guarigione/negativizzazione – commenta il primo cittadino -. Sabato 8 e domenica 9 gennaio sono stati eseguiti sulla popolazione scolastica di Tortolì, presso l’hub dell’aeroporto, 1864 tamponi antigenici che hanno rilevato 29 positività al virus. Queste sono state segnalate all’Igiene Pubblica e dovranno essere confermate dal tampone molecolare».

«Ringraziamo l’Asl Ogliastra e il personale che ha lavorato senza sosta in questi due giorni per permettere lo svolgimento dello screening, e tutti coloro che hanno aderito per un rientro con più sicurezza a scuola» conclude Cannas.

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Fonte: Ogliastra News Mario Marcis

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Nel territorio di Baunei, a partire dai primi anni del ‘900 era attiva una cava litografica.

Venne aperta dal Distretto minerario di Iglesias e veniva estratta una varietà di calcare, denominata appunto litografica, che all’epoca era ritenuta la più importante dell’Isola.

Il sito è situato in una zona suggestiva, a circa 250 metri slm, da dove è possibile ammirare un panorama mozzafiato della costa ogliastrina, che spazia dalla guglia di Perdalonga al porto di Arbatax.

Da quanto si apprende, il calcare estratto da “Su Stabilimentu” – come veniva chiamata la cava – fu utilizzato come pietra litografica decorativa di rivestimento e per la costruzione di lastricati in importanti città, tra cui Londra.

La tipologia di materiale del sito, costituito in grossi banchi di facile distacco suddivisibili in ampie lastre sottili e piane, dopo essere stato prelevato veniva trasportato per mezzo di una funicolare nello specchio d’acqua antistante Perdalonga per essere caricato sulle navi che raggiungevano la Penisola e  inviate in uno stabilimento di Lambrate a Milano, per essere rifinite e assottigliate maggiormente.

Il calcare di “Su Stabilimentu” era tra più ricercati inoltre per la litografia, per lungo tempo un sistema di stampa fra i più pratici ed efficienti, in quanto le caratteristiche del materiale lo rendevano particolarmente tenero per l’incisione e la sua grana finissima e la porosità lo rendevano ottimo per l’assorbimento della parte grassa degli inchiostri da stampa.

Alla fine del 1912 furono installate una moderna piallatrice a carburo di silicio e una sega circolare diamantata.

Il massimo periodo di produzione della cava venne raggiunto tra il 1909 e il 1912 quando vennero estratte in totale 200 tonnellate.

Nel 1913 la società “Ichnusa” che gestiva la cava, iniziò un rapido periodo di declino che portò l’anno successivo al ritiro della concessione e alla chiusura dell’attività estrattiva.

Oggi quello che resta sono i resti delle strutture degli edifici della cava e i resti arrugginiti di vecchi macchinari.

Nel 2014 l’Amministrazione comunale di Baunei ha realizzato importanti interventi di recupero ambientali della cava. Il luogo oggi è meta dei climbers e appassionati di archeologia industriale.

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Fonte: Ogliastra News Roberto Anedda

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