La fauna della Sardegna è ricca e molto particolare. Sono tanti gli endemismi e le specificità.
In questo breve articolo andiamo a vedere quali sono i principali mammiferi dell’Isola, andando a condire il racconto con un po’ di statistiche.
Il mammifero vivente più grande che vive nel territorio sardo è chiaramente un cetaceo, la balenottera azzurra. Concentrandoci sulla terraferma dobbiamo distinguere tra animali selvaggi e animali da allevamento. I più grandi in termini assoluti sono chiaramente i buoi, con un’altezza al garrese fino a 170 cm e un peso (nei maschi) che può superare la tonnellata.
Tra gli animali selvatici la palma del più grande sulla terra sarda spetta ai cavalli selvatici, che pesano diversi quintali e sono alti circa 130 (al garrese).
Giara di gesturi – Foto di Jara Manna
Poco più piccolo il cervo sardo, il “re del bosco”: i maschi raggiungo i 120 cm e superano il quintale di peso. Tra gli ungulati, gruppo a cui appartengono i cervi, ricordiamo le altre specie più diffuse: il daino, il muflone e il cinghiale. Tra i perissodattili, gruppo a cui appartengono i cavalli troviamo gli asinelli. Celebri gli asinelli bianchi dell’Asinara.
Ci sono poi i piccoli mammiferi: la volpe sarda, la martora, la donnola, il gatto selvatico, la lepre sono i più conosciuti. Il mammifero più piccolo che vive nell’Isola è il mustiolo, un piccolissimo toporagno lungo fra i 3 e i 5 cm.
Un esemplare di mustiolo ritrovato a Tavolara – Foto di LIFE PUFFINUS TAVOLARA
Qual è il mammifero più diffuso? Tra gli animali domestici il primato spetta senza dubbio alla pecora, con una popolazione di circa 3 milioni di capi, quasi il doppio di quella umana.
Tra quelli selvatici la spuntano sicuramente i topi e i gatti, anche se spesso per questi ultimi la “selvaticità” è una faccenda assai ambigua.
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Fonte: Ogliastra News Mario Marcis
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