Sardegna e Corsica hanno tante cose in comune: un bellissimo mare, montagne aspre e selvagge, tanto verde e abitanti dal carattere fiero e ospitale. La loro vicinanza è testimoniata anche da piccole cose legate alle tradizioni enogastronomiche.
Oltre a una consolidata tradizione nella preparazione di salumi e formaggi di alta qualità c’è un altro prodotto che unisce le due isole: il mirto. In entrambe, infatti, crescono rigogliosamente le piante di questa bacca mediterranea.
L’utilizzo principale delle bacche di mirto, sia in Sardegna che in Corsica, è legata alla produzione di liquori. Sia a Cagliari che ad Ajaccio, sia a Nuoro che a Corte, è comune terminare i pasti con un bicchierino di liquore di mirto. I due prodotti però sono abbastanza diversi.
Il mirto sardo ha una colorazione più scura, una consistenza più densa e soprattutto una gradazione alcolica decisamente più elevata che si aggira tra i 30% e i 32%. Il mirto corso ha un colore più ambrato e mediamente trasparente, una minore cremosità e una gradazione alcolica piuttosto tenue (circa 18%).
Insomma, due ottimi prodotti, ricavati dallo stesso frutto, ma assai diversi tra loro.
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Fonte: Ogliastra News Mario Marcis
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