In Sardegna ci sono delle usanze e delle tradizioni legate a gesti quotidiani e di origine antichissima che sono ancora oggi radicati tra le persone.
Molti di questi gesti entrano in gioco quando ci si siede a tavola per mangiare o per bere insieme ad amici e parenti.
Se vivete in Sardegna o frequentate spesso l’Isola vi sarete accorti che quasi nessuno si permette di versare il vino o la birra con la mano storta, “a manu revessa”, ovvero con le nocche girate verso il calice e non verso l’alto.
In questo caso il galateo c’entra fino a un certo punto. La questione riguarda più l’onore e il rispetto (ma anche la sicurezza!) della persona a cui si sta servendo da bere. Per tradizione infatti, chi si “macchia” di questa “nefandezza” viene automaticamente considerato un traditore.
Ma perché questo avviene? La spiegazione è molto precisa. Anticamente molte persone che volevano eliminare un rivale senza che questi se ne accorgesse volgendo la mano al contrario nell’atto della mescita, lasciava cadere all’interno del calice una piccola quantità di veleno nascosta in uno scomparto segreto dell’anello.
Questo il motivo per cui si dice che bisogna diffidare da chi versa il vino con la mano al rovescio: un traditore pronto a colpirci alle spalle in un momento di leggerezza.
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Fonte: Ogliastra News Mario Marcis
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