L’antica leggenda che narra dell’arrivo della statua della Madonna delle Grazie a Ilbono, postata tempo fa sui social da Andrea Piroddi.
“Una nostra, antica, leggenda, narra di una nave di pirati, attratta da una bella chiesa da saccheggiare. Frutto della razzia, una cassa di legno pesantissima. Ripreso il mare, mentre veleggiava al largo delle coste ogliastrine, una burrasca la sorprese! L’imbarcazione, stracolma di bottini, frutto delle tante razzie compiute, stava per affondare. Il capitano, intuendo il pericolo, decise di alleggerire il carico della nave: venne buttata a mare anche la cassa di legno. La cassa venne presto inghiottita dal mare in tempesta, mentre la nave, alleggerita, riprese la sua navigazione: la burrasca com’era arrivata se n’era andata!
Passano i giorni e arriva l’estate, i contadini di Ilbono scendono, dal paese, nelle fertili valli: c’è da mietere il fieno. I ricchi terreni arrivano fino alla spiaggia di Cea e confinavano con gli altri Comuni (Lanusei, Elini, Arzana, Loceri, Barisardo e Tortolì). Un giorno, uno strano luccichio in mare attrae un giovane contadino: è la cassa di legno depredata dai pirati.
Il giovane, da solo, non riesce a portare a riva la cassa, quindi, chiama aiuto. Gli agricoltori arrivano in massa: attratti da un improbabile, e tanto desiderato, tesoro. Con la forza delle braccia, riescono a portar in spiaggia la cassa ed a fatica la aprono.
Grande fu la delusione, nessun tesoro! Venne rinvenuta, solamente, una Madonna con il suo Bambino. Dopo lo sconforto iniziale, nacque nei contadini una forte diatriba, su chi se ne sarebbe impossessato. Il primo che l’ha vista? No.
Dopo breve ed animata discussione, venne deciso di affidare al caso le sue sorti. Venne preparato un giogo di buoi indomiti, e ad esso fu agganciato un carro su cui fu depositata la cassa. Si decise, inoltre, che i buoi sarebbero stati lasciati liberi di scegliere la strada: la statua sarebbe stata consegnata alla chiesa del paese in cui essi si sarebbero fermati.
Gli agricoltori (di tutte le comunità) provarono ad incitare i buoi per attrarli presso le loro parrocchie, ma i buoi si incamminarono con decisione verso Ilbono, e li si fermarono.
Erano le 11 del mattino del due luglio del 1600. La notizia si diffuse rapidamente presso tutte le comunità limitrofe e la chiesa di Ilbono, che onorò la statua con il titolo di Madonna delle Grazie, divenne, ben presto, meta di tanti devoti e sempre più numerosi pellegrinaggi, soprattutto in occasione della festa. Dal giorno, la festa in onore della Madonna delle Grazie, viene celebrata sempre, la prima domenica di luglio. Per ricordare la tradizione, la statua della Madonna delle Grazie, ancora oggi, viene portata in processione su un carro a buoi, addobbato a festa.”
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Fonte: Ogliastra News Michela Girardi
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