Al giorno d’oggi capita ancora che il bimbo, soprattutto se molto piccolo, non riesca a pasteggiare come si deve. Dopo mangiato infatti, ecco che il latte viene immediatamente rimesso. E le preoccupazioni dei genitori sono tante.

Lo erano ancor di più in passato, quando i nostri nonni attribuivano ai fenomeni spiegazioni empiriche e tradizionali. Nello specifico, il rigurgito continuo del latte da parte del bambino era “su callu furriau”. Secondo la credenza infatti il bambino aveva lo stomaco “capovolto”, incapace dunque di procedere al normale lavoro digestivo.

Al di là della scienza medica, a “su callu furriau” si assegnava uno specifico rituale che prevedeva, oltre che precise preghiere, anche l’uso di un maglio di legno, usato normalmente per pestare i legumi, messo in capo al letto vicino al cuscino. Il bambino inoltre veniva afferrato per i piedi e gli si facevano fare tre capitomboli consecutivi, dopo i quali, una volta preso in braccio dalla madre, il male sarebbe passato.

L’articolo Credenze di Sardegna. “Su callu furriàu”, quando i bambini rimettevano il latte in continuazione proviene da ogliastra.vistanet.it.


Fonte: Ogliastra News Mario Marcis

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