Ieri, alla presenza dell’Assessore all’Ambiente, del commissario Caria e del direttore Mele, si è svolto un incontro che avrebbe dovuto essere cruciale per i dipendenti Forestas e per la campagna antincendio. Invece, come spiega Sadirs, la convocazione aveva come oggetto la “proposta avanzata dal Commissario di Forestas su come superare la criticità della carenza di personale qualificato. Mansioni superiori, insomma”.
“Dopo una breve introduzione dell’assessore all’Ambiente,” riporta una nota stampa di Sadirs, che riportiamo integralmente “il Commissario Straordinario ha espresso la sua ipotesi di soluzione, partendo dalla certezza che: «Verosimilmente, le leggi in consiglio non cammineranno. Percorriamo l’altra strada: derogare alla rigidità della normativa per le mansioni superiori. Sfruttando deroghe alle norme statali». Inoltre, in un incontro che ci è sembrato ben organizzato per mettere all’angolo ogni velleità di regionalizzazione, il commissario ha chiesto: «Di rinunciare alle legittime aspettative e battaglie sindacali» con un «appello alla responsabilità».”
“Insomma, partendo dall’art. 52, comma 6, del d. lgs 165/2001, hanno cercato di sostenere che, tramite un ‘accordo sindacale’ in questa situazione di ‘emergenza’, si sarebbe potuto firmare un accordo finalizzato all’attribuzione delle mansioni superiori. Ma guai a chiamarle ‘mansioni superiori’…” continua il comunicato. “Testualmente secondo il Commissario: se sei primo livello, e ti metto a fare il vedettista, tu lo fai per tutta la stagione, e ti prendi lo stipendio da secondo, quindi 50€ al mese circa. Poi, terminato l’antincendio, torni primo livello. Con il CCNL ovviamente! Ma queste, se non erriamo, si chiamano sempre MANSIONI SUPERIORI, le solite, vecchie, illegittime modalità di gestione del personale: sfruttato quando serve, lasciato da vent’anni senza valorizzare le professionalità migliori, e chiamato a fare di tutto disapplicando quello stesso contratto che, organizzato a LIVELLI VERTICALI, è il vero problema. Dunque la famosa proposta è sempre questa qui: violare anche quest’anno la correttezza del rapporto di lavoro, ma con l’avallo delle OO.SS. che le autorizzerebbero (pur non potendo autorizzare nulla) con un accordicchio da fare non si sa come (e non si sa con chi). Anzi… ‘con chi’ si voleva fare è parso subito chiarissimo, e non ci ha meravigliato nemmeno un po’… Un ottimo modo per allontanarci un altro miglio ancora dal Ruolo Unico Regionale che DUE LEGGI vigenti ci attribuiscono. E non sarà un caso se gli unici entusiasti sostenitori di questo ‘responsabile patto’ sono sempre gli immarcescibili soliti noti. Loro sì che sono responsabili: persino più preoccupati delle competenze dell’Assessore, che dei nostri lavoratori, in uno strano (ma frequente) scambio di personalità che porta dirigenti sindacali ad agire e parlare come assessori e politici potenti e dimenticarsi che sono là su mandato dei lavoratori. Il fondoschiena (e il patrimonio) naturalmente sarebbe dei dirigenti, che dovrebbero ancora rischiare di rispondere del pagamento di mansioni che esulano dai limiti e non sarebbero giustificate: gli accordi illegittimi non sono applicabili: e chi li applica, ne risponde”.
“La pazienza e la professionalità la mettono i soliti lavoratori ‘responsabili’ che da quasi trent’anni vengono lasciati con questo CCNL, inapplicato e inapplicabile, e la necessità di un accordo per poter lavorare ne dimostra tutti i limiti” si legge ancora scritto. “Al Commissario di Forestas è sfuggito un dato non secondario: la contrattazione non può derogare ai casi fissati dalla legge per l’attribuzione delle mansioni superiori, ovvero carenze d’organico per il quale si sia provveduto a bandire la selezione o concorso e la sostituzione di personale assente per malattia, gravidanza ecc. Il Sadirs ha, inoltre, fatto notare che questa soluzione (pezza) non può applicarsi al personale di Forestas, per cui vale e prevale invece la Legge Regionale 31/1998, che non prevede nessuna possibilità di fare accordi per svolgere mansioni superiori. Inoltre, il Sadirs si è espresso affermando la propria totale contrarietà ad accordi temporanei che lascino ancora una volta i lavoratori in un recinto, usati per l’antincendio e poi messi da parte fino alla successiva stagione estiva. La maggioranza dei sindacati presenti, oltre al Sadirs, ha espresso la contrarietà ad un accordo di questo tipo: Snaf, Uila, Saf e Ful si sono detti contrari, con motivazioni diverse, all’accordo.
Le uniche due sigle favorevoli ad un accordo di questo tipo, sono state la Flai Cgil e la Fai Cisl. Contrariamente a quanto viene detto nel Palazzo del Consiglio regionale, chi vuole il CCRL non è una minoranza: E QUESTO, DA STASERA, SARÀ PIÙ CHIARO AI CAPIGRUPPO… L’Assessore ha concluso la riunione, senza possibilità di replica, dicendo che avrebbe immediatamente riferito al Presidente. Apprendiamo oggi che un altro partito di maggioranza propone una soluzione legislativa alla situazione di emergenza per Forestas. Ed è responsabilità della politica allocare in maniera corretta le risorse presenti nel bilancio di Forestas per il CCRL: siano scelte politiche a portarci oltre gli egoismi sindacali che finora non lo hanno permesso. Attendiamo una soluzione nel solco delle Leggi regionali 43 e 6, che ci avvicini al CCRL e non invece un tentativo di metterci una pietra tombale sopra, ricorrendo alle peggiori pratiche dell’ultimo ventennio. Non aspetteremo a lungo. senza una risposta entro qualche giorno attiveremo altre forme di protesta. Essere ‘responsabili’ significa cercare le soluzioni, non allontanarsi dai problemi!”
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Fonte: Ogliastra News Federica Cabras
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