50 le associazioni e aggregazioni di B&B che hanno firmato una missiva da spedire direttamente al Presidente Conte e ai Ministri Franceschini e Gualtieri (rispettivamente Turismo ed Economia).

Nessun cenno, fanno presente le associazioni territoriali scriventi, nel Dpcm del 26 aprile 2020, alle strutture ricettive extra-alberghiere (codice ATECO 55.2) e a quelle extra-alberghiere non imprenditoriali.

Si chiede a gran voce una integrazione urgente “attraverso l’introduzione di un emendamento che contenga la possibilità di una riapertura immediata delle stesse” anche considerando il fatto che potrebbero essere, grazie alla presenza capillare nel territorio, “supporto indispensabile in considerazione del riavvio di ulteriori attività produttive nel Paese e delle reali difficoltà che incontrano le strutture alberghiere che, in questo particolare periodo storico, non riescono a garantire una continuità di apertura e di gestione”.

In altre parole, per la loro stessa connotazione strutturale, le strutture ricettive extra-alberghiere sono in grado di garantire le adeguate misure di distanziamento sociale utili al contenimento del virus.

Ma non solo: “Si richiede, così come previsto dalle attività imprenditoriali, il riconoscimento di un sostegno anche per coloro i quali gestiscono strutture ricettive in forma non imprenditoriale (senza partita IVA), regolarmente censite da Regioni, Province e Comuni per le quali l’attività svolta rappresenti una irrinunciabile fonte di reddito”.

Nella giornata di ieri, insieme a circa 50 Associazioni Provinciali del settore extralberghiero nazionale, riunite in un gruppo on line, anche Cinzia Simonetta Pintus, Presidente dell’Associazione Bed and Breakfast Ogliastra ha sottoscritto un’altra istanza destinata al Presidente del Consiglio, finalizzata al riconoscimento di un sostegno anche per coloro che gestiscono strutture ricettive in forma non imprenditoriale, regolarmente autorizzate. “Riteniamo che il Decreto di aprile sul Turismo non debba escludere il settore dei Bed & Breakfast e delle Locazioni Occasionali, un settore che rappresenta, nel territorio sardo interno e costiero, un’importantissima, anche se modesta, risorsa per continuare a vivere e valorizzare i piccoli paesi, un prezioso strumento per la riscoperta della nostra cultura e delle nostre tradizioni popolari. Non siamo un settore fantasma!”

L’articolo La missiva a Conte: «Nessun cenno alle strutture ricettive extra-alberghiere non imprenditoriali: chiediamo di essere ascoltati» proviene da ogliastra.vistanet.it.


Fonte: Ogliastra News Federica Cabras

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