Nella nostra Isola i vivi e i morti hanno sempre avuto un legame stretto; i loro mondi sono considerati sovrapponibili sempre, ma l’unione tra anime e persone viventi si ha la notte tra il 31 ottobre e il 1° novembre. Secondo la tradizione, durante questa notte speciale i morti girano per strada liberamente. In mezzo a noi, nei percorsi che hanno calpestato quando dalle loro narici usciva l’aria. È la notte de Is Animeddas. In taluni posti, viene chiamata la notte di Mortu-mortu.

I bambini vanno per le vie – a seconda del paese le tradizioni cambiano un poco rimanendo, purtuttavia, simili – con bisacce, sacchi di farina prima o zaini adesso. Un piccolo dono per le anime bisognose, ecco quello che chiedono nelle case dei compaesani.

Un tempo erano arance, papassini, dolci secchi, mandorle, melograne, cachi. Adesso sono dolci confezionati che si trovano negli scaffali dei negozi – anche se, in certi casi e con estrema sorpresa, si assiste a bimbi che mangiano dolci della tradizione sarda o frutta per la strada.

In queste foto, gentilmente concesseci da Simone Sarritzu, alcuni Cesti de Is Animas ogliastrini.

Abbiamo Talana:

Urzulei (dove le porte vengono lasciate aperte):

Triei:

L’articolo (FOTO) Usanze ogliastrine, i Cesti “Po Is Animas”: alcune foto di Simone Sarritzu proviene da ogliastra.vistanet.it.


Fonte: Ogliastra News La Redazione

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